Operai Titan a testa alta: nuovo picchetto e sciopero ad oltranza

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In risposta all'ennesimo tentativo di attacco al salario, gli operai della Titan di Crespellano (BO) hanno subito deciso, compatti, di entrare in sciopero ad oltranza. Il folto picchetto già da stamattina ha bloccato i cancelli, lasciando fuori 6 tir.

L'azienda, in particolare, si rifiuta di pagare il premio di produzione stabilito per contratto in 1000 euro all'anno, rateizzati su 3 mesi. La scusa è quella della crisi, ma invece la commesse non sono mancate e i ritmi di produzzione sono stati ultimamente molto intensi.

Questo "premio" è per i lavoratori fondamentale, una piccola boccata d'ossigeno per tirare avanti dopo mesi di cassa integrazione e salari ridotti. Il premio inoltre dovrebbe essere pure rivisto al rialzo, per adeguarsi quanto meno all'inflazione reale. Ma il contratto aziendale scaduto non viene rinnovato. I vertici aziendali rifiutano ogni incontro con i lavoratori, oppure mandano capetti che non possono decidere nulla e non possono firmare accordi. Fatto sta che al posto del premio dovuto, ai lavoratori viene offerta una misera integrazione di 200 euro per le spese di carburante.

Un recente episodio dimostra quale sia il clima in fabbrica, e dell'atteggiamento sprezzante dei vertici. In alcuni reparti la settimana scorsa i riscaldamenti non funzionavano; gli operai hanno quindi smesso di lavorare per mancanza delle condizioni minime e si sono spostati nelle zone riscaldate. Non si è trattato di uno sciopero, che tra l'altro nessuno aveva mai proclamato: i lavoratori non hanno abbandonato la fabbrica, semplicemente non era possibile continuare a lavorare. Ebbene... in busta paga sono risultate due ore retribuite in meno, per "sciopero". In sostanza, i padroni pensano di potersi arrogare il diritto di stabilire scioperi per gli operai...

Nell'accordo del 21 gennaio, seguito ad un duro sciopero che aveva completamente bloccato la produzione e di cui abbiamo parlato anche sul giornale , la questione del premio di produzione era stata tralasciata. Ma il vecchio contratto lo prevede e se i padroni pensavano che i lavoratori si accontentassero dei risultati ottenuti, rinunciando alle integrazioni dovute... lo sciopero di oggi dimostra loro quanto si sbagliassero. Gli operai Titan dimostrano di saper lottare, a testa alta.

Lo sciopero di oggi, inoltre, è teso anche a denunciare il contenuto fortemente anti-operaio del cosiddetto "Collegato Lavoro". Gli operai della Titan invitano altri lavoratori ad iniziare una mobilitazione di opposizione adeguata a bloccare questo ed altri tentativi di introdurre ulteriore precarietà e facilità di licenziamento.