In memoria di Guido Torricelli

Da Battaglia Comunista - 20-27 luglio 1948 - Anno IV - N. 25

Ad una settimana dall'anniversario dell'assassinio di Mario Aquaviva, il Partito ricorda un'altra fra le più belle figure di militanti rivoluzionari scomparsi: Guido Torricelli.

Come Acquaviva, Guido Torricelli, anima dell'avanguardia parmense, aveva legato in modo indissolubile le propria vita alle lotte e alla causa del proletariato. Fra la giovanile milizia di combattente rivoluzionario nelle epiche battaglie condotte a fianco di Picelli nell'Oltretorrente della Parma rossa, e la sua più recente milizia di animatore instancabile delle nuove generazioni proletarie, corre un legame inscindibile, fatto di coraggio, di tenacia, di accettazione gagliarda delle persecuzioni, dell'isolamento, della sofferenza fisica.

È vissuto ed è morto sulla breccia, contendendo al male che lo consumava il terreno che la sua vitalità chiedeva per espandersi. Ma in questa battaglia, divenuta negli ultimi tempi quotidiana, fra una volontà prepotente di operare e le forze che lentamente gli venivano meno, i compagni non hanno mai sentito Guido Torricelli perdersi in un lamento: hanno solo sentito l'ansia di portare innanzi fino all'ultimo la opera duramente ma serenamente intrapresa. Era un combattente nato, ricco della forza interiore, della modestia, della naturalezza, di chi ha fatto della sua missione non una meta da raggiungere, ma la ragione e la norma della propria vita.

I militanti rivoluzionari non conoscono vita personale: conoscono solo la vita della loro classe, di cui sono l'espressione più condensata e più pura. Guido Torricelli aveva questa che è la qualità distintiva del militante e del capo. Perciò Egli continua a vivere e ad operare fra noi, nella vita e melle lotte del proletariato.