Ritorno a Manchester, partendo dal sud

Siamo nell'era della globalizzazione, nell'epoca di un capitalismo caratterizzato dalla produzione e dalla finanza globali, che combina i suoi affari dove i margini di profitto sono più remunerativi. Infatti con l'impiego della microelettronica il capitale è riuscito a ottenere livelli di produttività sempre più alti, cercando di contrastare la tendenza alla caduta dei profitti, praticando un'attacco feroce al costo del lavoro; ciò ha significato una graduale ma continua espulsione di manodopera dal mondo del lavoro. Mentre si propina che l'operaio non esiste quasi più, paradossalmente il capitalismo torna alla sua fase primordiale, allo sfruttamento manchesteriano. Per far fronte alla crescente disoccupazione gli economisti borghesi ci dicono che al mercato globale deve corrispondere un mondo del lavoro globale, cioè salari da fame e supersfruttamento. Ed è ciò che sta avvenendo. Le loro parole d'ordine sono flessibilità, lavoro interinale, contratti d'area. Questi strumenti passano per una feroce precarizzazione del lavoro, e l'attacco in questo senso parte dal meridione. È così che anche in Calabria stanno aprendo filiali di fabbriche del nord, le quali con il pretesto di creare occupazione applicano salari e condizioni di lavoro di manchesteriana memoria. Ecco come funzionano le assunzioni: i primi quattro mesi sono di prova ovvero in nero con orari di lavoro dalle 6 di mattina per 12 ore al giorno, sabato compreso (per L. 800.000 mensili); poi, si fa il contratto, per 8 ore, ma le ore di fatto restano sempre 12 per 1.200.000 lire al mese, senza contare i lavori extra-fabbrica, in cui ci si può infortunare senza copertura assicurativa. È già capitato a qualche operaio e la cosa è passata nel silenzio più assoluto.

Con una disoccupazione giovanile al 55%, il ricatto è facile; e gli operai purtroppo accettano di tutto, pur di guadagnare qualche lira; dunque una clima davvero ideale per un capitalismo in crisi che ricorre alle forme più primitive di sfruttamento, in tutti i sensi. E questa tendenza va consolidandosi nel tempo così la Starship viene a Gioia Tauro per gestire lo scalo portuale, ma dietro la grande competitività del porto da tutti esaltata ci sono i contratti d'area per quattro soldi alla faccia dei lavoratori calabresi e per la gioia del capitale internazionale. E così, in una situazione occupazionale "africana", la borghesia fa il bello e il cattivo tempo, senza che la più piccola foglia di opposizione sociale si muova.

GS

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.