La stampa e noi

Su La Repubblica, edizione Bolognese, del 12 giugno 1997, in un servizio a seguito degli incidenti di Piazza Verdi del Lunedì precedente 9/6, la giornalista Ilaria Venturi si è diligentemente prodotta in uno degli esercizi tipici della professione, già individuati da una canzone dei Comunardi parigini: la inchiesta poliziesca, mascherata di “informazione”.

Sotto il titolo “La Galassia Rossa degli antagonisti”, viene condotta una disamina delle organizzazioni e gruppi presenti nella Università e sul “mercato politico” bolognese degna del Rapporto Mazza di antica memoria da una parte e di analoghe mega-inchieste condotte dai super-settimanali tipo Panorama ed Espresso in anni passati, dall’altra. Come allora, l’ansia di “informare” collide con la verità dell’informazione data. Giornalisti e poliziotti sono spesso accomunati dal carattere approssimato delle loro informazioni, strettamente connes-so con la loro ignoranza e confusione sul terreno politico e delle idee.

È così per esempio che, fra “precise” informazioni di dubbio gusto su appartenenze ideologiche e indirizzi dell’area dell’autonomia, si parla a sproposito anche di noi.

Diamo qui il testo del comunicato stampa inviato a Repubblica e altri giornali.

Sul servizio di Ilaria Venturi, sull’edizione bolognese de La Repubblica del 12 giugno, è scritto che in Università circola

qualche volantino... dei Gruppi Giovanili di Lotta proletaria (area bordighista) con il giornale Luna Ribelle e circoli anche a Parma e a Catanzaro. Si ritrovano in via Pizzardi, al Circolo Aurora, che raccoglie anche il partito comunista internazionalista.

Ora, prescindendo dall’impianto complessivo di detto articolo, di sapore vagamente poliziesco, facciamo notare a Ilaria Venturi e a tutti gli interessati alle sue indagini, che l’area bordighista - lo dice la parola stessa - è fatta dei gruppi bordighisti, fra i quali non rientrano né i GLP né tantomeno il Partito comunista Internazionalista. Se in sede storica tanto il P.C.Int. quanto la attuale area bordighista si richiamano alle esperienze della Sinistra Comunista d’Italia, fondatrice di fatto del P.C.d’I a Livorno 1921 e alla sua direzione fino al 22 - ciò non significa che nei 75 anni trascorsi da allora non sia successo nulla. (O no? Ma non crediamo a tanto sapere di storia politica del movimento operaio...). Il citato P.C.Int. si è separato dai “bordighisti” nel 1952; da allora “l’area” bordighista è divenuta tale e il P.C.Internazionalista ha svilup-pato la sua identità e attività divergente da quell’area. E questo è detto per precisione politica (e di informazione?!) non certo per separarci da quei compagni di fronte al comune avversario borghese.

  • La sezione bolognese del Partito e i Gruppi di Lotta proletaria di Bologna condividono la stessa sede del Circolo Aurora perché sono l’uno la organizzazione politica a carattere appunto partitico, gli altri sono collettivi giovanili che raccolgono le avanguardie proletarie che si muovono sul terreno di classe, non necessariamente inquadrate nel partito.
  • La presenza dei volantini dei GLP e del partito in Università è solo un momento, e neppure il più importante del lavoro complessivo di entrambi, più volto agli ambienti e aggregazioni di classe proletaria che non al mondo studentesco, che nel suo insieme tutto è tranne che... antagonista.
Partito Comunista Internazionalista - sez. di Bologna

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.