Gli operai faticano, quello che non mangiano ingrassa il padrone... e il sindacato!

Volantino a una fabbrica

Il 26 settembre scorso i sindacati hanno presentato ai lavoratori in assemblea la proposta fatta dall'azienda Titan di eliminare la pausa intermedia dei turni della mattina e del pomeriggio. Tra ieri e oggi questa proposta viene votata.

Chiaramente la proposta è stata fatta nell'interesse dell'azienda e precisamente:

  • Ridurre i guasti ai macchinari dovuti allo spegnimento e alla riaccensione durante la mezz'ora di pausa.
  • Chiudere un'ora prima con conseguente risparmio energetico...
  • Risparmio di tutte le spese necessarie per sostenere i due turni di mensa da sopprimere, inclusa la riduzione del personale: due cuochi in meno.

Il sindacato:

"La mensa non viene eliminata!" dicono soddisfatti i delegati sindacali. Chi vuole può mangiare, timbrando un apposito cartellino, prima o dopo le sette ore continuate, a seconda del turno (mattina o pomeriggio). Ciò non toglie, però, che viene eliminata la pausa intermedia.

Il sindacato ha accettato, come sempre, la proposta dell'azienda, sapendo di peggiorare le condizioni lavorative degli operai, che fisicamente hanno bisogno della pausa.

Ha presentato la proposta in un quarto d'ora d'assemblea, come se i lavoratori non avessero niente da perdere, evitando la discussione tra gli operai e il confronto delle loro esigenze. Col voto segreto il sindacato si è assicurato l'esito della votazione; ognuno potrà votare a seconda della sua situazione individuale senza tener conto degli interessi collettivi degli operai.

Gli operai infatti hanno tutto da perdere:

Per quei lavoratori che svolgono lavori manuali a ritmi molto pesanti

(reparto presse e saldatori...) la mezz'ora di pausa è assolutamente indispensabile!

I lavoratori che rinunciano alla pausa, perché hanno mansioni leggere su macchinari automatici (che nell'azienda sono la maggioranza), si prendono volentieri le 140.000 di ticket al mese, uscendo mezz'ora prima. Ma eliminare la pausa su sette ore di lavoro, indipendentemente dalla mansione svolta, vuol dire aumentare i rischi di infortunio: è fisiologicamente impossibile mantenere costante la concentrazione per sette ore di fila.

L'azienda con la collaborazione del sindacato approfitta della diversità di esigenze, dovuta alla diversità delle mansioni svolte, per fare i propri interessi che sono ben diversi da quelli degli operai!

I padroni, con la complicità dei sindacati, continuano ad attaccare le condizioni di lavoro degli operai: contratti a tempo determinato, aumento dei ritmi di produzione... ora tolgono la pausa-mensa col voto stesso degli operai!

Al peggioramento delle condizioni lavorative bisogna rispondere con l'unità di lotta sui luoghi di lavoro, superare la divisione imposta dai contratti e dalle categorie, autorganizzarsi fuori e contro i sindacati!

Per la difesa intransigente delle condizioni e del posto di lavoro!

PCInt

GLP