Primo Maggio a Bogotà

Pubblichiamo alcuni stralci dal resoconto del Circolo Comunista Internazionalista di Colombia - In crescita i settori dissidenti verso le correnti ufficiali del movimento operaio e dei dirigenti sindacali

[...] Si è trattato di un corteo relativamente numeroso composto da 15-20.000 persone, tra le quali emergevano i proletari e i giovani. [...] La miseria nella quale è stata sommersa la classe lavoratrice in America Latina è, certamente, inaudita e vessatoria per chiunque pensi e senta ancora come un essere umano. Tuttavia, la miseria non è solo uno stato sociale di dolore, ma anche una condizione potenzialmente rivoluzionaria. Infatti, ci ha impressionato l'aumento dei settori dissidenti verso le correnti dominanti del movimento operaio e, particolarmente, il gran numero di giovani radicali partecipanti alla manifestazione. La gioventù porta un'aria nuova nei cortei, i quali ora si fanno in mezzo alle esplosioni delle bombe e alle parole d'ordine violente che spostano le azioni di massa dai sentieri privi di vita del movimento operaio integrato. Il rigetto dei manifestanti nei confronti della direzione sindacale è stato praticamente unanime. Appena arrivava al punto di concentramento, dove l'aspettavano i dirigenti sindacali con tutto il loro apparato decorativo di discorsi e saluti "di solidarietà", la gente si ritirava adirata dal luogo. Disgraziatamente, però, il rinnovamento che si registra in Colombia è ancora solamente generazionale, privo di quel sottofondo critico che faccia pensare a un progresso qualitativo dei movimenti di opposizione. Il fallimento evidente del sindacalismo nell'epoca della crisi e della mondializzazione, sta sfociando in un allineamento con le posizioni terroristiche e guerrigliere analogo a quello degli anni '60. I neo-stalinisti del Movimiento rivolucionario internacionalista (MRI) e altre formazioni maoiste hanno avuto un grande sviluppo organizzativo, che si nutre, inoltre, della disillusione, crescente nei giovani dissidenti (in gran parte di origine proletaria) verso il regime di Castro e la politica conciliatrice del PC ufficiale. Nonostante le loro prediche anti-staliniste, le organizzazioni trotzkiste non hanno saputo canalizzare le tendenze dissidenti che emergono all'interno della "sinistra", poiché marciano sulla stessa strada del sindacalismo e del democraticismo degli apparati riformisti e stalinisti, cioè, in coda alle due forme storiche che l'evoluzione odierna del capitalismo ha strappato alle radici. [È motivo d'interesse] la gioventù studentesca di origine operaia, la cui entusiastica militanza nella cosiddetta "sinistra radicale" riflette la frustrazione delle aspirazioni piccolo-borghesi delle famiglie proletarie che vedevano nella promozione professionale dei loro figli uno strumento di innalzamento sociale.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.