Sua fraudolenza George Bush

Pubblichiamo il volantino emesso dai compagni di Los Angeles di Internationalist Notes - il gruppo statunitense simpatizzante del Bureau - subito dopo la conclusione della farsa elettorale nel centro dell'impero. Al di là della locale insistenza sugli aspetti fraudolenti dell'elezione stessa, riecheggia qui la posizione internazionalista sulle elezioni e i loro soggetti.

Il governo di Gorge Bush prende il potere il 20 Gennaio.

La sua vittoria è il risultato di centinaia di milioni di dollari provenienti da grosse somme spese per la sua promozione da parte dei mass-media, TV, radio, giornali, riviste, ecc.

E, alla fine, ha ottenuto il potere, grazie ad una sentenza della Corte Suprema, da sempre covo di togati reazionari.

Bush non ha ottenuto neppure la maggioranza dei votanti, indipendentemente dal fatto che più del 50 per cento degli aventi diritto non sono andati a votare, sapendo che i loro voti non avrebbero in realtà significato un bel niente. Hanno o no dimostrato queste elezioni di essere un'enorme truffa controllata dai padroni? Non è questa la più grande dimostrazione che i lavoratori sono stati privati politicamente del diritto di voto sia che abbiano deciso sia che no di infilare in un'urna la propria scheda il giorno delle elezioni? Non ha dimostrato questo sfacciato arraffa-arraffa senza scrupoli del potere politico che questa "democrazia" è in realtà il dominio della plutocrazia?

I mass media gestiti dalle grandi corporation hanno allestito un'enorme montatura per nascondere la verità ai lavoratori: ora dicono che non importa se ci sono stati decine di migliaia di aventi diritto nella sola Florida a cui non è stato permesso votare o che hanno avuto i loro voti "dispersi", o chi per qualche ragione tecnica non ha avuto la propria scheda conteggiata.

I miliardari servi giornalisti della TV - da Peter Jennings a Dan Rather e Sam Donaldson, ecc. - dicono che la cosa più importante è che vengano rispettate le "regole legislative", dando ad intendere che quelli dei ladri reazionari della Corte Suprema sono gli unici voti che possono realmente contare alla fine! La loro decisione finale, in effetti, ha assicurato che i voti del collegio elettorale 25 della Florida andassero a George Bush, porgendo ai Repubblicani il controllo del ramo esecutivo del governo per i prossimi 4 anni.

I Democratici possono non aver avuto delle facce allegre dopo la decisione, dopotutto la possibilità di governare per il capitale implica ingenti bottini. Ci sono migliaia di impieghi politici da guadagnare o perdere! Ci sono in ballo centinaia di miliardi di dollari nei contratti del Governo Federale per vari appalti da distribuire, soprattutto ai clienti "preferiti" (che hanno sostenuto la campagna) del partito vincitore. Ma i Democratici, come i Repubblicani, sostengono il dominio del capitale e inoltre eseguono gli ordini delle corporation. Così, quando la Corte Suprema decretò l'elezione il 12 Dicembre, Al Gore parlò alla radio il giorno successivo sostenendo Bush ed elogiando le meraviglie della "democrazia" americana per un elezione in cui lui ed il suo partito sono stati legalmente derubati della vittoria!

Per Gore e compagni, provvedere al controllo di una eventuale crisi politica e "unire la gente dietro la nostra nazione" (leggi - unificare le masse dietro al dominio del capitale) è molto più importante persino di contestare seriamente un'elezione che è stata così corrotta e oltretutto truccata.

I veri affari del governo procederanno rapidamente: il "bi-partitismo" è l'ordine del giorno per i padroni demorepubblicani.

Si "uniranno" cinicamente ancora una volta per attaccare spietatamente le masse proletarie.

I costi energetici - dovuti all'accaparramento delle forniture da parte delle imprese - stanno andando alle stelle.

Lo stesso per i prezzi delle medicine e degli affitti. Lo stato sociale è ridotto all'osso per i lavoratori, ma gli incentivi per le imprese, lo stato sociale per i ricchi, sta crescendo a dismisura!

Il riformista Ralph Nader afferma che i donativi del governo USA ai ricchi superano i 250 miliardi di dollari l'anno sotto forma di progetti di ricerca e sviluppo, sgravi e scappatoie fiscali,ecc.

Il governo e i sindacati AFL si uniscono per assicurare che gli scioperi o qualsiasi altra azione da parte dei lavoratori, siano strettamente controllate dalla legge e usano la tecnica del bastone e della carota per evitare che si possano diffondere.

In questo modo i padroni avranno sempre la certezza di mantenere la propria posizione.

I nostri governanti ci hanno avvertito: la classe operaia non ha diritti che la classe dei capitalisti sia tenuta a rispettare!

Noi lavoratori dobbiamo organizzarci autonomamente per combattere per i nostri interessi.

Abbiamo bisogno di costruire nuove organizzazioni politiche di fabbrica e territorio basate sulla lotta degli schiavi salariati contro i padroni e i loro governi.

Non possiamo lasciarci dividere dalle nazionalità.

Una società di lavoratori basata sulla socializzazione dei mezzi di produzione e una produzione imperniata sui bisogni dell'umanità è materialmente possibile. Dobbiamo impegnarci a costruire un'efficace resistenza operaia collettiva per difenderci dagli attacchi dei padroni, poi potremo lanciare noi stessi un'offensiva!

Los Angeles Workers' Voice, 13/01/2001