Le ultime dall'Argentina - Il ruolo reazionario del peronismo

Durante l'ultima settimana la funzione del peronismo è emersa sempre più chiaramente. Sebbene sia innegabile la partecipazione di alcuni settori di questo partito nei primi momenti, adesso il suo ruolo è quello del peggior partito dell'ordine che possiamo immaginare. I suo membri nelle organizzazioni di massa si stanno comportando in un modo paragonabile a quello degli organismi fascisti. A Buenos Aires e a Mendoza si sono aggiunti alle forze repressive dello stato nell'aggressione contro le manifestazioni autonome di proletari, sottoproletari e piccolo borghesi. A loro volta, i manifestanti hanno individuato nei peronisti uno dei loro obiettivi, che attaccano con una certa decisione. L'odio ardente verso i politici ha fatto sì che finora le proteste e le mobilitazioni si svolgano sotto il segno della "apoliticità" e del rifiuto dei politicanti di ogni specie. La furia della gente l'ha condotta a un rifiuto dal quale non si salva nessuna istituzione, nessun personaggio della fauna politica argentina e che mette paura a tutti i partiti dell'ordine e ai suoi seguaci. Nonostante gli appelli alla "unità nazionale" e le invocazioni allo "spirito di sacrificio del popolo argentino" provenienti dal parlamento e dai covi del potere, è bastata la pubblicazione dei decreti del nuovo governo Duahlde per far scendere le masse nelle strade a protestare. Lunedì sette gennaio, a Mendoza, la lotta di strada è stata dura e si è protratta per tutta la giornata. Inoltre, secondo alcune voci, durante la repressione dei "disordini" a Buenos Aires, nella settimana che vide la caduta di De la Rùa, la polizia finì tutte le munizioni. In un certo qual modo, la borghesia argentina è sconcertata per l'ampiezza, l'intensità e la continuità del movimento di massa. La borghesia sperava per se stessa in qualcosa di meno di una ribellione di questa portata. Però, al panico dei primi momenti è succeduta la coscienza che il compito del governo e dello stato è quello di soffocare il movimento. Tutta la reazione comincia a unirsi attorno a questo obiettivo. Si può presumere che il contrattacco repressivo arriverà presto e in una forma estremamente violenta. Ma c'è da dire anche che le ambasciate dei paesi dell'Unione Europea, specialmente della Spagna (e di quella italiana) sono assediate da disperati "cittadini" che cercano in tutti i modi di andarsene dal loro paese. Si vede anche che una vera valanga umana comincia a circolare per le zone di frontiera con i paesi vicini. Speriamo che sorga qualcos'altro dal proletariato e che la faccenda si complichi per la borghesia.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.