... e quelle di Liberazione

Riceviamo e pubblichiamo

La Gazzetta di Parma non è la sola. Troviamo in sua compagnia anche Liberazione, ma, contrariamente al compagno che ci scrive, noi non ce ne stupiamo. Quella vile razza di vipere che sono stati e sono gli stalinisti, ora travestiti da "liberal" è stata capace di ben altre pugnalate alla schiena soprattutto del proletariato.

Sul numero di sabato 23 marzo, di " Liberazione", nel rispondere ad una lettera al direttore, avente per argomento il terrorismo, la direzione del giornale definisce "bordighisti" gli attuali brigatisti rossi. La definizione è totalmente inesatta, e dimostra, nella migliore delle ipotesi, totale sconoscenza delle posizioni assunte sull'argomento da parte di quei comunisti che a quella componente ideale fanno riferimento. Basterebbe avere letto, almeno una volta, dal 1945 in poi, un giornale "bordighista" - ce ne sono diversi - per rendersene conto. Una presa di posizione di pochissime righe, in tale senso, subito inviata da chi scrive, è stata fin qui ignorata. Si rischia, così, oltre a diffondere ignoranza, anche di indurre nell'opinione pubblica ed in specie fra i comunisti, opinioni errate sul terrorismo, la cui logica aberrante viene attribuita a chi non ha mai avuto con la stessa nulla a che vedere. Evidentemente i troppi anni trascorsi dal compagno Curzi - che è sicuramente un grande giornalista - a contatto con la cultura del defunto PCI - quello che definiva trotszkysti e bordighiani rinnegati e traditori, nel nome di Stalin prima e di Brevzniev poi - continua, paradossalmente, a produrre i suoi frutti ancora oggi.

Con profondo dispiacere, da militante comunista di Rifondazione in Trieste, sono costretto all'invio di questa nota a tutti gli organi di stampa, senza eccezione, nella speranza che la censura non sia totale al di fuori di "Liberazione".

Vincenzo Circeo - Rifondazione Comunista - Trieste

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.