La nuova finanziaria, per la serie "lacrime e sangue"

Pronte nuove stangate per il mondo del lavoro

Il redivivo Tremonti ritorna in scena dopo che la sua finanza creativa, 1997/2004, ha lasciato nei conti pubblici un buco di circa 70 mld di euro. Con le manipolazioni delle una tantum (cartolarizzazioni, condoni, riclassificazioni di bilancio, ecc.) si sale a più di 160 mld (Corriere Finanza). Dietro la regola dei conti truccati, la spesa corrente è sottostimata per almeno 10 mld di euro nel 2006 e circa 16 mld nel 2007 (Ref, Prometeia, Cer). Sul bilancio statale pesa anche l'incognita di 5,8 mld che dovrebbero risultare dalla minore spesa nelle uscite statali (tetto del 2% secondo il metodo Gordon Brown, ma per Bankitalia siamo gia al 4,7% e più del doppio per la Corte dei Conti!) e di 4 mld in entrate provenienti dalla revisione degli studi di settore sugli imponibili dei lavoratori autonomi. Cifre stimate, e a rischio, per i saldi di bilancio 2006 e i successivi, secondo i dati dell'analisi di bilancio di Bankitalia. Un totale di 10 mld che andrebbero ad aggiungersi ai 20 mld necessari a contenere il deficit attuale, confidando in altri 4 mld che dovrebbero arrivare dalla vendita delle centrali Enel.

Ed ecco farsi avanti il mago Tremonti che agita il suo coniglio con una manovra in uscita di euro 11,5 per correggere il deficit, 4,5 per le eccedenze di spesa e 4 per "sviluppo e solidarietà" (da definire...). Per le entrate si vendono immobili (per almeno 3 mld) prima di passare a strade, pozzi, fossi e passaggi a livello; si tagliano le spese statali centrali per 6,2 mld e per 3 agli enti locali; si tolgono 2,5 mld agli incrementi della spesa sanitaria (con le Regioni che reclamano dallo Stato 8,1 mld di arretrati riguardanti il periodo 2002-04 e per larga parte attenenti al fondo sanitario nazionale) e 1 mld al pubblico impiego (ancora in attesa dei soldi dello scorso rinnovo contrattuale). Dall'evasione fiscale si recupere-bbero 2,5 mld: le ultime stime, 1998, davano per ogni 100 euro di imponibile dichiarato, 46 euro di evasione per un totale di 200 mld. Inutile aggiungere quali siano - fra borghesi e proletari - i cittadini evasori. Intanto, il Secit e la Corte dei Conti hanno constatato una evaporazione dell'imponibile: dal momento in cui la Guardia di Finanza riesce a scoprire l'evasore al momento in cui il conto viene saldato, non solo passano anni ma vi è la possibilità di aprire un contenzioso presso le Commissioni tributarie, di usufruire di condoni o di varie forme di patteggiamento. L'imponibile recuperato da 100 si riduce a 10. Quanto al sistema delle riscossioni, nel 2003 su un carico di 22 mld affidati agli esattori per la riscossione, nelle Casse del Tesoro è entrato solo il 2,8%. Ultimi dati: gli incassi effettivi arrivano al 5% delle maggiori imposte accertate in sede di controllo. E non dimentichiamoci le parole di Berlusconi: "L'evasione fiscale fa parte di una legittima difesa (della classe borghese - aggiungiamo) nei confronti di un fisco rapace". Da parte sua, la "sinistra", con le consuete lacrime di coccodrillo, altro non può fare che appellarsi al dovere costituzionale di contribuire al finanziamento della spesa pubblica...

Tornando alla finanziaria e stabilito chi, come sempre, dovrà pagare e sacrificarsi, vediamo chi ci guadagna. La Confindustria intasca 2 mld di "oneri impropri", tra cui maternità e malattia, e una copertura per l'accesso al credito delle aziende che smobilizzano il Tfr; la Chiesa che non pagherà più l'Ici sui propri immobili e il...Ponte di Messina a cui andranno altri stanziamenti, assieme alle "missioni militari di pace" all'estero. Ritorneremo più nel dettaglio dei sacrifici agli uni e regali agli altri quando la Finanziaria sarà approvata.

Salgono intanto i risparmi della borghesia: 126 milioni di euro nel 2004 (Bankitalia). Sono i gestori del capitale che, coi loro patrimoni privati consolidati, chiedono di ridurre la spesa pubblica (oggi intorno al 48% del Pil) di almeno 5 punti, sparando su pensioni, pubblico impiego, sussidi al Sud e privatizzando tutto ciò che - debi-tamente ristrutturato - possa consentire di rastrellare plusvalore e derubare salari e pensioni. Misure che vengono chiamate una rigorosa politica di riforme. Per questo occorre convincere i cittadini (quelli da tosare) che alcuni programmi dello Stato sociale non sono più sostenibili, e il costo di alcuni servizi pubblici deve essere sopportato in misura maggiore da chi ne usufruisce (Il Sole-24 Ore). In una sua audizione al Senato, lo stesso Governatore di Bankitalia - prima di cadere in disgrazia - forniva preoccupate informazioni sulla seria crisi economica e industriale del Paese. Dal Pil azzerato alla compe-titività delle imprese che hanno perso in 4-5 anni dai 12 ai 15 punti di costo del lavoro per unità di prodotto. (Secondo il Word Economic Forum l'Italia è diventata il fanalino di coda dell'Europa a 25, allarmando tutta la sinistra, da Fassino a Bertinotti...) Per fortuna - di lor signori - a pagare costi elevati per la stagnazione economica sono le fasce più deboli, tali forse per loro naturale disgrazia. In prospettiva, però, Bankitalia si preoccupa per il benessere dell'intera collettività, fasce più forti comprese, e invita quelli che già pagano costi salati (i proletari) a dare il loro convinto coinvolgimento negli altri sacrifici indispensabili per salvare l'interesse nazionale. O meglio di quelli - i borghesi - che non hanno pagato prima e non intendono pagare adesso. Perciò, guai a tassare le rendite e speculazioni finanziarie (per la sinistra borghese l'unico fumo negli occhi disponibile per tacitare le fasce più deboli e trascinarle all'ennesimo sacrificio). Altrimenti - ammoniva Fazio - il risparmio scappa immediatamente, e per le manovre finanziarie e speculative in corso sarebbero guai. Vedi la famiglia Agnelli che coi propri titoli ha appena rastrellato circa 200 milioni di plusvalenze di Borsa.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.