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Home ›Un altro incidente sul lavoro nel bolognese
A Loiano (Bologna) mercoledì 18 aprile 2007 nei cantieri dell'alta velocità un operaio è rimasto travolto da un crollo ed è entrato in coma
L'ennesimo caso di un operaio che in nome del profitto di altri e per una pagnotta sempre più misera rischia di lasciarci la pelle.
Si espongono ogni tanto i politici di destra e di sinistra per dire che occorre fare qualcosa per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. I sindacati gli fanno il coro e, quando l'incidente arriva alla ribalta della cronaca, fanno un po' di casino per far vedere che non sono lì solo per rubarti la pensione e il TFR e per farti ingoiare le ricette economiche del governo e dei padroni, ma di solito chi muore al lavoro muore solo.
Le famiglie di chi muore al lavoro vengono il più delle volte zittite dall'elemosina padronale, altre volte, come nel caso degli immigrati o dei lavoratori in nero che nei cantieri non sono certo pochi, c'è solo la comunicazione del parente morto e a volte nemmeno quella.
I feriti accertati al lavoro in un anno, nel bel paese, sono circa un milione, i morti sono più di mille, 3/4 al giorno... sono i numeri di una guerra!
E concretamente nessuno fa niente perché questa guerra fatta in nome del profitto contro gli operai di tutti i settori finisca...
Nelle fabbriche non si sta meglio che nei cantieri e se gli incidenti mortali sono meno, non sono meno gli incidenti e soprattutto sono tantissimi i materiali, i gas, le polveri, i solventi, tossici e cancerogeni con cui gli operai entrano quotidianamente a contatto, senza le adeguate protezioni e spesso senza essere nemmeno informati sui rischi che corrono, nè dalle aziende, nè dai sindacati, nè da chi dovrebbe vigilare (medici asl e ispettori del lavoro).
Per intenderci il modo per non morire al lavoro, non infortunarsi al lavoro, non prendersi il cancro al lavoro, o mille altre malattie minori ma irreversibili, c'è, in quasi tutti i casi.
Siamo nel 2007 e che certe sostanze sono tossiche e cancerogene è risaputo! Si sa pure che esistono aspiratori molto più sofisticati ed efficienti di quelli che ci sono nelle officine, ma per i padroni anche far pulire i filtri costa troppo!
Nell'edilizia, nei cantieri in genere, ma anche per gli impiantisti e i manutentori nel settore industriale, nel settore fieristico e dello spettacolo, la causa di morte più frequente è la caduta... eppure esistono carrelli elevatori elettrici che se non sono in bolla col terreno non salgono, ma spesso si lavora ad altezze elevate ancora su scale traballanti troppe volte “assassine”, a ritmi quasi sempre serrati, per fare presto si sale sui ponteggi senza imbragature... insomma è chiaro che la vera causa delle morti sul lavoro sono i profitti dei padroni e i padroni stessi che, grandi o piccoli che siano, non spendono nulla per la tua salute, per la tua sicurezza, per la tua pelle e non sono nemmeno disposti a farci lavorare a ritmi più adeguati perchè anche questo costerebbe troppo!
A meno che i lavoratori non li costringano a farlo: innanzitutto informandosi e informando i colleghi di tutti i rischi che corrono e come, se possibile, evitarli! Subito dopo occorre senz'altro lottare: inchiodando chi di dovere alle sue responsabilità: capi, capetti, ingegnerini, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, medici asl e ispettori del lavoro che evidentemente corrotti, quanto i burocrati e i rappresentanti sindacali, fanno tutto tranne che preoccuparsi della tua salute e della tua sicurezza e si inchinano al profitto, per una pagnotta a volte molto a volte poco meno misera di quella operaia. Gente che ha già da tempo rinunciato alla dignità, per vivere di intrallazzi e mazzette.
Chi invece ha ancora una dignità deve organizzarsi subito, fuori dal controllo sindacale che risulta tanto più inutile e dannoso per i lavoratori, quanto utile e prezioso a garantire l'ordine e il sistema di morte e sfruttamento dei padroni.
Fogli operai
//Aurora// è il "//Foglio internazionale di intervento operaio//" che, per iniziativa del BIPR, viene prodotto e diffuso (identico nella prima pagina) nelle fabbriche e nei quartieri proletari di Italia, Gran Bretagna, Francia, Usa, Canada, Colombia.
Esso concretizza la unitarietà e omogeneità politica delle avanguardie rivoluzionarie a scala internazionale e per questo si caratterizza come un passo avanti, seppur piccolo, nel processo di costituzione del partito internazionale al quale puntano i compagni che lo producono e diffondono.
In Gran Bretagna sostituisce nelle sue funzioni la testata //Workers' Voice//: la agitazione all’interno della classe operaia, a partire dai problemi concreti e immediati del proletariato, delle indicazioni politiche di classe e rivoluzionarie. Negli altri paesi funge da primo organo di intervento unitario dei gruppi e compagni simpatizzanti del BIPR.
Invitiamo tutti i lettori simpatizzanti, anche isolati, a richiederne copie alle nostre sedi o alla amministrazione centrale, per aiutare l’organizzazione nella diffusione negli ambienti proletari.
Oltre ad //Aurora// il PCint pubblica e diffonde nelle fabbriche e sui posti di lavoro //Lotta di classe//.
Edizioni in lingue diverse dall'italiano sono disponibili nelle [[/ | altre sezioni del sito]].
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