Un milione in piazza ma il clima è di festa

Resoconto della manifestazione organizzata a Roma da il Manifesto

Lo scorso venti ottobre si è svolta nella capitale una manifestazione di considerevoli dimensioni. Per cosa manifestava quell’immenso corteo di quasi un milione di lavoratori? Un vero e proprio enigma, tanta era la confusione politica dei partecipanti.

Ma non poteva certo essere diversamente. Infatti, essendo stata organizzata da “il Manifesto” e appoggiata da Rifondazione e dai Comunisti Italiani, la manifestazione non poteva, ovviamente, schierarsi apertamente contro il governo. Questo, in primo luogo, per evitare una crisi e far cadere il governo di centro sinistra, e soprattutto per non cadere nella ridicolaggine più pura. Perciò, tra i manifestanti non vi erano idee chiare sul significato della manifestazione: c’era, infatti, chi diceva che si manifestava contro il governo; chi lo correggeva dicendo che “solo in parte” si manifestava contro il governo; chi, ancora, diceva che non si manifestava contro tutto il governo, ma solo contro il fresco referendum sul welfare. Insomma, nessuno era pienamente lucido nell’analizzare quale era la reale situazione nella piazza: un milione di proletari che, veramente stanchi e delusi di questo governo, spacciato come “amico”, e delle loro sempre più difficili condizioni di lavoro e conseguentemente di vita, sentivano l’esigenza di esprimere in qualche modo il loro dissenso.

Ma accadeva veramente l’inimmaginabile. La rabbia e la delusione dei lavoratori venivano represse con un abile strategia di questi politicanti e trasformate in atteggiamenti festaioli. Infatti, la manifestazione si è svolta in un clima generale di festa. Ma che cosa fosse accaduto di così importante da prendersi il lusso di festeggiare, sinceramente, non è molto chiaro. Forse gioivano della situazione dei giovani precari, o dell’innalzamento dell’età pensionabile, o delle guerre imperialistiche nel mondo, o delle morti bianche, o del fresco accordo sul welfare! Masochisti, verrebbe da pensare! Invece no, la riflessione da fare è più complessa.

Purtroppo la “sinistra radicale”, Rifondazione & c., pur essendo al governo, riesce a guidare le opposizioni, intrappolando nella conservazione borghese la rabbia dei proletari. Per opporci a tale mistificazione noi di “Battaglia Comunista” durante la manifestazione abbiamo esposto uno striscione con la scritta: “Non abbiamo governi amici - Lotta di classe internazionalista”. Infatti, non ci si può schierare in favore di nessun partito politico parlamentare, anche se esso si spaccia per il partito che fa gli interessi dei lavoratori, e soprattutto di nessun governo, perché sono tutti espressione delle esigenze di un’unica classe, la classe che sfrutta ed affama: la borghesia!

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Volantino distribuito alla manifestazione: leftcom.org

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.