Da Piazza Fontana alla Legge 30 ed oltre…

Una strategia che ha un solo nome: lotta di classe contro i proletari.

La bomba di Piazza Fontana si collocava al termine di un anno nel quale il proletariato italiano aveva finalmente ripreso la sua lotta di classe per migliorare, almeno sul piano economico, le penose condizioni nella quali viveva. Il padronato reagiva, inaugurando la strategia della tensione.

La borghesia ha sempre usato una copertura ideologica per portare avanti i suoi attacchi contro i salariati di ieri e di oggi. La strategia della tensione, il fascismo, il partigianesimo antifascista, il neo-fascismo, la democrazia... hanno un denominatore comune ovvero mascherare gli interessi reali che animano la dinamica sociale, deviare la lotta di classe proletaria - e le soggettività politiche che in essa agiscono - verso obiettivi politici, come l’anti-fascismo, parziali e compatibili con gli interessi del capitale, distraendola dall’unica e sola prospettiva politica realmente radicale e praticabile: l’anticapitalismo.

A tutti i militanti e sinceri compagni vogliamo chiedere: le politiche di sfruttamento, repressione e controllo sociale portate avanti dalla borghesia nostrana da 38 anni a questa parte esprimono semplicemente una continuità nella linea neofascista che le anima o sono piuttosto espressione di un interesse di classe borghese e capitalista ben preciso?

Può esistere un modo di essere del capitalismo che non sia quello della alternanza tra la democrazia che incapretta il proletariato mani e piedi, ed il boia fascista incaricato di stroncarlo una volta che sia stato, così, reso impotente?

E ancora, è stato il fascismo o il sindacato ed i partiti democratici di destra e di sinistra a condurre gli attacchi violentissimi che il proletariato ha subito negli ultimi 30 anni, sotto forma di taglio al salario diretto, indiretto e differito, precarietà, discriminazione degli immigrati, guerra... Ovvero togliendo quelle poche briciole che il padronato era stato costretto a cedere sotto la spinta delle dure lotte dei primissimi anni 1970.

Il nemico non è mai solamente la particolare forma ideologica che assume la politica di tutela degli interessi borghesi (solidarietà nazionale, antifascismo, democrazia, stalinismo, sindacalismo, socialismo del XXI secolo, liberazione nazionale, neo-liberismo, islam politico, americanismo e anti-americanismo). No. Il nemico è l’interesse antiproletario che sta a monte di queste ideologie nel suo complesso: l’interesse capitalistico della classe dominante a sfruttare sempre più la classe dominata.

I precari Atesia lo hanno espresso con chiarezza in un incontro tenutosi a Napoli pochi giorni fa: non esistono alternative alla auto-organizzazione di classe per la difesa dei nostri immediati interessi di lavoratori e proletari. Auto-organizzazione non significa replicare in piccolo (sindacalismo di base) le logiche sindacali della delega, della rappresentanza, della contrattazione fine a se stessa. Auto-organizzazione delle lotte significa elaborare un percorso indipendente di autonomia di classe per la difesa dei nostri interessi immediati a partire dalle questioni della precarietà, della sicurezza sul lavoro, del salario e dell’orario lavorativo...

Compagni,

l’alternativa anticapitalista va costruita quotidianamente, con chiarezza, nel vivo dell’intervento politico, nelle lotte sociali, nelle manifestazioni, nei dibattiti, nelle assemblee. Oggi più che mai urge la necessità di ricostruire un punto di riferimento politico inequivocabilmente internazionalista e classista.

Un partito politico proletario ed anticapitalista.

Un’organizzazione politica che sia in grado di elaborare una strategia - tanto nel “nostro” occidente quanto nel resto del mondo - limpidamente di classe, che smascheri ovunque le forme ideologiche (come la liberazione nazionale) che nascondono i reali interessi borghesi, che concretizzi la sola prospettiva politica capace di unificare tutte le lotte del proletariato a livello internazionale:

L’anticapitalismo.

Gli internazionalisti del Circolo Prometeo di Napoli