Legge marziale… a quando?

Lo scenario sembra quello di uno dei tanti film di Hollywood, ma questa volta è la realtà ad essere più avanti della finzione. Dal 1o di ottobre compito della III Divisione di Fanteria della I Brigata Combat Team dell’esercito Usa è:

sostenere l'applicazione d’interventi della FEMA e della legge federale nell'imposizione di controlli stradali, nel controllo della folla, oltre a coprifuoco, sicurezza rafforzata alle frontiere e nei porti, e pattugliamenti di quartiere in caso sia dichiarata un’emergenza a livello nazionale.

Questa stessa divisione è stata a lungo impiegata in Iraq; può sembrare un paradosso ad alcuni, non certo a chi come noi cerca di leggere gli avvenimenti alla luce del marxismo, e ironicamente pare accontentare i pacifisti del “Brings troops home” (Riportare le truppe a casa), mostrandone tutto il loro carattere idealista in teoria e reazionario in pratica.

La crisi finanziaria di queste settimane sta accelerando i tempi; anche la borghesia statunitense vede che non potrà rimandare in eterno i conti con la propria classe operaia sulla quale già vengono e verranno ancor più nell’immeditato futuro scaricati gli effetti di questa crisi e gioca d’anticipo dispiegando nelle città soldati già addestrati al combattimento urbano all’estero; a riprova che la borghesia statunitense tramite il suo stato sarà costretta a trattare i proletari di Chicago, New York ecc. in modo sostanzialmente analogo a quello usato a Baghdad, Bassorah ecc.

Lezione importante da cui auspichiamo le avanguardie della classe operaia americana e mondiale sappiano trarre le conseguenze in termini politici.

Così come la crisi anche le risposte sono simili a livello mondiale; in Germania il governo Merkel ha proposto una legge che consenta l’impiego dell’esercito in patria in funzione della lotta al "terrorismo" e di "aiuto nelle emergenze". (non specificate...).

E dato che il business è business e must go on (= deve continuare) i bookmakers inglesi hanno già stilato la lista delle città in cui è più probabile avvengano rivolte o insurrezioni, con tanto di relative quotazioni. Che per la cronaca sono nell’ordine Parigi, Washington e New York. Sarkozy infatti (?!) pochi giorni fa ha nominato prefetto di Parigi e della cruciale Ile de France un suo uomo di fiducia. Ricordiamo anche che in Gran Bretagna non più tardi di un paio d’anni fa era stata discussa e momentaneamente accantonata dal parlamento una proposta di legge che prevedeva condanne penali assai severe per chi pubblicamente incitasse con scritti o parole alla rivolta, alla guerra santa o alla dittatura del proletariato (testuale) ...

In Italia i soldati li abbiamo già da diverse settimane in strada... ah già ma da noi c’era la scusa della criminalità, della spazzatura ecc. !

Una ultima considerazione; il Trattato di Lisbona con cui l’Unione Europea ha abolito la Pena di Morte di recente ergendosi a paladina dei diritti dell’Uomo reca con sé la pressoché sconosciuta ma non secondaria postilla recitante:

Essa -- la pena di morte cioè -- può essere reintegrata nei codici penali degli stati membri che lo ritenessero opportuno a seguito di rivolte, insurrezioni o rivoluzioni.

Chi vuol capire, capisca...

Noi le idee le abbiamo molto chiare: radicare il Partito Rivoluzionario, indirizzare la lotta di classe verso l’anticapitalismo fino alla conquista del Potere politico, per l’esercizio della Dittatura del Proletariato!

Fonti