Lotta di classe nella BA: solidarietà, non legalità

È guerra di classe nella BA (British Airways). Purtroppo, da parte nostra, la guerra la stiamo perdendo, perché finora è stato il sindacato Unite dettare l'agenda per i lavoratori.

Gli equipaggi di cabina di BA, attualmente in sciopero mentre andiamo in stampa, sono sottoposti ad enormi pressioni per cedere alle richieste della dirigenza aziendale per i tagli salariali e le condizioni di lavoro. La stampa capitalista li attacca continuamente per non aver voluto capire ragione e quindi piegarsi all'inevitabile, se non vogliono perdere il lavoro. Eppure, fino agli ultimi anni, questo era un gruppo di lavoratori molto poco combattivo. Oggi continuano a votare in massa a favore dello sciopero. Nessun lavoratore si impegna attivamente in un sciopero solo per il gusto di farlo; tutti gli scioperi significano una perdita di soldi mentre lo sciopero è in corso, e in genere un aumento delle minacce e delle intimidazioni da parte dei padroni. E così è stato con la vertenza BA. Quando alle linee di picchetto i lavoratori innalzano striscioni che dicono: “Non abbiamo scelta”, è il segnale che si è raggiunto il culmine di una serie di provocazioni e intimidazioni da parte della BA e il suo amministratore delegato, Willie Walsh.

La disputa iniziò nel novembre scorso, quando la BA impose la riduzione del numero dei membri dell'equipaggio di cabina sui voli a lungo raggio e il congelamento del salario per due anni (in termini reali, un taglio del salario). La BA ha previsto di introdurre nuovi contratti secondo i quali i nuovi assunti sarebbero pagati molto meno rispetto al personale attuale. Ha inoltre voluto peggiorare la retribuzione e le condizioni del personale promosso di recente. Per la BA non si tratta solo di ridurre i costi di gestione corrente, ma anche di ripianare il buco del massiccio deficit dei fondi pensione.

Una valanga di votazioni

La BA si è preparata per questo cercando di far accettare subito i tagli di posti di lavoro e il peggioramento delle condizioni agli addetti ai bagagli ed ai piloti. In questo modo ha isolato la sezione più ampia dei lavoratori, il personale di cabina, che ha dimostrato di saper mettere in campo una sorprendente resistenza. In risposta, la BA ha usato tattiche diverse, che preannunciano ciò che tutti i lavoratori si troveranno ad affrontare nei mesi a venire. In primo luogo, è ricorsa al tribunale per tentare di rompere la determinazione dei lavoratori, cercando di far dichiarare illegali i loro scioperi. Nel mese di dicembre un giudice ha stabilito che lo scrutinio di Unite sullo sciopero non era valido, dato che aveva incluso 11 membri del personale che avevano accettato i tagli (quando in tutto 7.482 avevano votato per lo sciopero, pari all'81% del personale!). Il giudice ha inoltre sostenuto che uno sciopero a Natale “non era nel pubblico interesse”, così lo sciopero è stato ritenuto illegale. Questo era in perfetta conformità con i termini delle leggi “anti-sindacali” (in realtà anti-sciopero) del 1987, approvate sotto il governo Thatcher. Queste leggi sono basate su quelle elaborate sotto il governo laburista Callaghan prima del 1979. E furono immediatamente approvate dal New Labour quando salì al potere nel 1997. L'idea di base è di rendere gli scioperi legali praticamente impossibili. Ma questo è un gioco pericoloso per i padroni, che devono giocare abilmente. Nessuno menzionò la legge quando gli operai della raffineria petrolifera di Lindsey entrarono in sciopero selvaggio, nonostante fosse del tutto illegale. Come mai? Per la ragione pragmatica che qualsiasi tentativo di usare la legge avrebbe ulteriormente allargato le iniziative di solidarietà e condotto ad un disprezzo ancora maggiore per lo stato britannico e i suoi politici. La lezione è chiara. Giocate secondo le regole boss, e sarete ostacolati. Giocate secondo le regole della solidarietà tra lavoratori, e almeno farete sapere ai padroni che hanno a che fare con una lotta vera.

Attualmente, tuttavia, pochi operai sono pronti a fare questo passo. L'avvio di cause legali è quindi sempre più usato come arma anti-sciopero, con i giudici che, ovviamente, tendono a favorire i padroni. (Nel mese di aprile, per esempio, alla Network Rail fu concessa una ingiunzione con l'appiglio di presunte difformità nelle schede di votazione per lo sciopero della RMT.) E dato che per il personale di cabina si avvicina il termine delle azioni decise nella votazione originale, se ne dovrà tenere un'altra prima che i lavoratori possano continuare a scioperare! Il 12 giugno segna dodici settimane trascorse dopo la prima serie di scioperi. Da quel momento in poi, chiunque scioperi potrebbe essere legalmente licenziato dalla BA (anche se in realtà la Gran Bretagna è uno dei pochi paesi “avanzati” in cui i lavoratori in sciopero non hanno alcun diritto a conservare in ogni caso il posto di lavoro) e Walsh si sta preparando a questo passo. Richiedendo circa cinque settimane per essere completato, il prossimo scrutinio verterà probabilmente intorno alla questione centrale della tattica di prepotenza della BA (dato che Unite non può far votare due volte sullo stesso argomento).

Man mano che lo sciopero va avanti, più diventa aspro. La BA non solo ha speso una fortuna per l'assunzione di personale e aerei da altre compagnie (che, come Michael Ryan, vogliono vedere gli stipendi del proprio personale ulteriormente ridotti in seguito), ma finora ha sospeso più di 50 scioperanti (alcuni per la scrittura di commenti su Facebook e l'invio di e-mail private dove indicavano per nome i crumiri), e ne hanno definitivamente licenziati 8. Alcuni anni fa questo gruppo di lavoratori aveva adottato la tecnica dello sciopero “con malattia”. Invece di dire che erano in sciopero, si procuravano un certificato medico. In risposta, ai lavoratori che cercano di aggirare i vincoli mettendosi in malattia è stato detto che i giorni di malattia presi durante gli scioperi saranno considerati come sciopero. Dovranno quindi affrontare l'azione disciplinare e finora i “servizi sanitari” di BA hanno sistematicamente ignorato la parola dei medici di base. Secondo Unite, altri sono stati presi di mira per discussioni sul forum del sindacato e alcuni membri solo per opinioni espresse in conversazioni private. Ad un rappresentante sindacale è stato presentato un documento legale in cui si chiedono le identità dei membri dell'equipaggio che hanno inserito commenti sotto pseudonimo sul suo sito. Forse l'attacco meglio pubblicizzato è stato quello di ritiro dei “privilegi” di viaggio per i lavoratori che scioperano. Dal momento che fino al 25% del personale di bordo vive all'estero e si basa sugli accordi di viaggio per andare al lavoro, ciò equivale a un attacco molto concreto sul loro tenore di vita.

Com'era abbastanza prevedibile, i media si sono quasi universalmente schierati contro gli scioperanti, concentrando la maggior parte dei servizi sul disagio per i viaggiatori, interrompendosi ogni tanto per evidenziare come i lavoratori BA siano ben pagati in confronto con gli altri settori dell'industria, in un periodo in cui la BA è in perdita (stranamente nessuno si è concentrato sulla busta paga di Willy Walsh, di tre quarti di milione di sterline, nonostante la BA abbia sofferto l'anno scorso di una perdita record di £ 531 milioni). E naturalmente, quando non fanno questo, segnalano quanto lo sciopero stia andando male, e in generale lo fanno usando la stessa propaganda della BA. Tutti i lavoratori, soprattutto quelli nei governi locali e nel settore pubblico, dovranno affrontare lo stesso tipo di propaganda nei prossimi mesi, dato che i tagli cominciano a creare salari più bassi e meno posti di lavoro.

“Unite” cercare di dividere

Come se gli scioperanti della BA non avessero già abbastanza nemici contro cui lottare, si trovano contro anche il loro sindacato, Unite, che sta facendo la sua parte nel gioco di contenimento, nel momento stesso in cui vanta il suo attivismo. Unite, che sta combattendo contro un taglio equivalente al 2% dello stipendio, si è fatta in quattro per fare in modo che i viaggiatori siano disturbati il meno possibile; la sua ultima promessa è che non ci saranno scioperi durante i mondiali di calcio. Molto più dannosa è stata la tattica adottata dal sindacato di inquadrare separatamente i lavoratori di ogni settore. Unite a dicembre interruppe lo sciopero degli addetti ai bagagli e del personale di terra, dopo che i lavoratori avevano votato per lo sciopero contro il congelamento dei salari. Comunque questo sciopero si proponeva di fermare il lavoro solo per poche ore al giorno. Il sindacato è abituato a fare il “giochetto” di interrompere gli scioperi votati dai lavoratori (come ha fatto nel 2009, quando ha rinviato lo sciopero) per poi avviare daccapo un nuovo scrutinio, dando ai capi della BA un attimo di respiro a loro molto utile. La stessa cosa sta succedendo per la vertenza in corso. Ha colto ogni occasione per bloccare le lotte ed era persino pronto a rinunciare alle sue richieste iniziali e mandare i lavoratori di nuovo al lavoro il 23 maggio, se Walsh avesse deciso di ripristinare le concessioni di viaggio. Derek Simpson ha anche detto ai lavoratori che pensa che la tattica del sindacato di proclamare una serie di scioperi durante le vacanze natalizie sia stata un errore (dichiarando la sua preoccupazione che ciò avrebbe orientato l'opinione pubblica contro lo sciopero). In base a tale logica, nessuno dovrebbe mai scioperare, non importa quanto fortemente provocato. Unite si è ormai ridotto a pagare per inserzioni di mezza pagina sui giornali nazionali, sulla prepotenza della “Brutish Airways” (“compagnia aerea bestiale”), avvertendo i suoi azionisti che Walsh rovinerà l'azienda. Nel frattempo il Balpa, il sindacato dei piloti (il cui capo negoziatore era una volta un certo Willie Walsh), si è mostrato desideroso di prendere le distanze dalla lotta in corso. Anche se ha un contenzioso in corso con la BA sulle ferie retribuite, ha chiarito che non vuole avere niente a che fare con lo sciopero del personale di cabina. La tattica del divide et impera, abilmente adottata dai sindacati, ha isolato l'equipaggio di cabina all'interno della compagnia.

I lavoratori della BA non vinceranno mai finché accetteranno la logica dei sindacati del divide et impera. Non è solo contro la BA che i lavoratori stanno combattendo. Negli ultimi mesi ci sono stati scioperi nel settore aereo in Air France, Portuguese Airlines, Lufthansa e Alitalia. I lavoratori della Air India stanno proseguendo ad oltranza uno sciopero selvaggio contro il licenziamento di 58 persone e il riconoscimento dei due sindacati più importanti. In una storia simile a quella della BA, la Air India ha ottenuto dall'Alta Corte un'ordinanza di blocco degli scioperi, e subito dopo ha avviato un programma di vittimizzazione.

La scelta di agire al di fuori dei sindacati

I lavoratori della BA hanno alcuni precedenti nell'azione al di fuori del controllo del sindacato, in cui hanno vinto la loro vertenza. Nel 2007 organizzarono una serie di scioperi non ufficiali contro l'introduzione di nuove pratiche di rispetto dei tempi (questo fu il caso in cui adottarono la famosa tattica della “malattia”). Ci fu anche l'azione secondaria degli addetti ai bagagli a sostegno dei lavoratori di Gate Gourmet. Ma l'intero corso di questa battaglia è stato diverso. Sono di fronte a una gestione più kamikaze in un settore che ha una grave crisi profitti. Se vogliono vincere questa disputa, avranno bisogno ancora una volta di agire al di fuori del controllo dei loro sindacati e unirsi con i lavoratori a livello internazionale. Se c'è un settore che si presta alla solidarietà internazionale è sicuramente questo, ma anche a livello nazionale c'è un sacco di spazio per ampliare la lotta. Anche i lavoratori della BT (British Telecom) stanno votando per uno sciopero e, dal momento che la coalizione neoeletta Con-Lib è orientata a introdurre £ 6,2 miliardi in tagli alle spese, ne risulteranno sicuramente altri scioperi nel settore pubblico.

Affidarsi al sindacato porterà i lavoratori solo ad essere divisi per settore e attività; le organizzazioni sindacali affronteranno un settore alla volta, ritarderanno la lotta attraverso i conteggi delle schede e ignoreranno poi i risultati e sospenderanno comunque gli scioperi. Oppure, come nel caso del RMT, si avvierà una causa in tribunale e lo sciopero sarà in ogni caso interrotto. I lavoratori della BA, per vincere, devono agire ancora una volta al di fuori del controllo del loro sindacato e creare collegamenti all'interno del loro settore e tra settori diversi, organizzando riunioni di massa per eleggere delegati revocabili. Come Marx osservava in Salario, prezzo e profitto: "I sindacati compiono un buon lavoro come centri di resistenza contro gli attacchi del capitale; in parte si dimostrano inefficaci in seguito a un impiego irrazionale della loro forza. Esse mancano, in generale, al loro scopo, perché si limitano a una guerriglia contro gli effetti del sistema esistente, invece di tendere nello stesso tempo alla sua trasformazione e di servirsi della loro forza organizzata come di una leva per la liberazione definitiva della classe operaia, cioè per l'abolizione definitiva del sistema del lavoro salariato [...] Invece della parola d'ordine conservatrice: “Un equo salario per un'equa giornata di lavoro”, gli operai devono scrivere sulla loro bandiera il motto rivoluzionario: “Soppressione del sistema del lavoro salariato”."

Possono essere trascorsi 140 anni da quando Marx scriveva queste parole, ma la loro importanza è ancora più nitida che mai. Per gli equipaggi di cabina della BA, gli attacchi che si preparano sono gli stessi che si troveranno di fronte i lavoratori di tutto il mondo. La risposta di tutti i lavoratori, se vogliono riuscire a difendere quello che già hanno, deve essere unita in tutti i settori e tutte le categorie.

RT

(Traduzione da Revolutionary Perspectives