Napoli: solidarietà agli studenti e ai lavoratori caricati dalla polizia

Giovedì 2 dicembre studenti e lavoratori del Teatro S.Carlo di Napoli sono stati violentemente caricati da reparti della polizia e dei carabinieri.

Nel pomeriggio era partito un corteo spontaneo che ha visto partecipare studenti provenienti dall’assemblea dell’Università Orientale di Napoli e studenti della “Federico Secondo”. Il corteo si era prima diretto all’agenzia delle entrate per poi arrivare presso il Tetro San Carlo. Gli studenti, fermi nell’atrio, chiedevano di entrare in sala per tenere una assemblea assieme a tutti i lavoratori della struttura, per discutere delle rispettive condizioni e in particolare delle conseguenze della crisi e dei tagli.

Poco dopo l’arrivo degli studenti è arrivato un reparto celere per impedire l’accesso alla sala del teatro. Nonostante questo i lavoratori avevano deciso di incontrare gli studenti. Il clima era tranquillissimo. Poco dopo l’uscita di alcuni lavoratori è partita però la carica. Al reparto celere già presente si è aggiunta un’altra squadra di celerini, entrata improvvisamente da un ingresso secondario laterale. A questo punto sono seguite una serie di cariche che colpivano i giovani a mani alzate e gli stessi lavoratori del San Carlo.

Nonostante il clima pacifico i reparti della celere hanno caricato - in modo improvviso e senza pietà - studenti e lavoratori, semplicemente perché avevano deciso di discutere insieme gli effetti che la crisi sta producendo nella scuola, nelle università, tra i lavoratori. Evidentemente alle istituzioni non ha fatto tanto piacere il legame di solidarietà che stava nascendo in modo del tutto spontaneo tra lavoratori e studenti, evidentemente fanno paura le iniziative che tendono a far uscire la protesta dall’ambito studentista-universitario per allargarsi ai settori del mondo del lavoro. Evidentemente alle istituzioni è giunta anche la notizia della solidarietà che gli studenti hanno espresso ai lavoratori della “Villa Russo” di Miano che hanno trascorso due giorni su una gru in piazza del municipio, evidentemente alle istituzioni era giunta notizia anche della presenza ieri di un lavoratori della “Villa Russo” all’assemblea dell’Orientale…

La polizia ha fermato anche due ragazzi, successivamente rilasciati. Gli studenti intanto stazionavano fuori la questura, chiedendo l’immediato rilascio dei ragazzi arrestati.

Altro che “istituzioni al di sopra delle parti”, le istituzioni tutte (Parlamento, Governo, Polizia, ecc ecc) sono gli strumenti politici, burocratici e repressivi degli industriali, dei banchieri e dei padroni di ogni genere, quindi sanno bene da quale parte devono stare…

Noi invece salutiamo con gran piacere queste iniziative di solidarietà, anzi speriamo proprio che si possa proseguire su questa strada, che la protesta esca dalle scuole e dalle università, per arrivare sui posti di lavoro. Speriamo insomma che sempre più la protesta contro la riforma Gelmini possa assumere la giusta caratteristica di una protesta che deve andare non solo contro la riforma, non solo contro il governo ma contro i padroni di ogni genere, contro questo sistema economico e sociale.

Fuori dalle istituzioni, contro i padroni, contro il capitalismo, uniamo le lotte, costruiamo una prospettiva rivoluzionaria, ne abbiamo bisogno, oggi più che mai.

Giovani internazionalisti di Amici di Spartaco
Battaglia Comunista (P. C. Internazionalista)