Roma 14 dicembre: solidarietà ai 23 arrestati

Contro la violenza dello Stato, per dare una prospettiva proletaria e comunista al movimento

Sono 23 i manifestanti arrestati e moltissimi i feriti, vittime di un apparato di repressione schierato con tutta la forza che la sua violenza è in grado di esprimere, ai quali va tutta la nostra solidarietà. La polizia attraverso la sua violenza, i suoi infiltrati tra i manifestanti, la brutalità con la quale si accaniva contro i molti studenti inermi che le capitavano a tiro, attraverso l’istituzione della zona rossa - creata ad arte per diventare una trappola/obiettivo per i manifestanti - ha dimostrato ancora una volta il suo vero volto: violenza e repressione per la difesa degli interessi dei borghesi.

Senza cadere nella facile e inutile contrapposizione tra manifestanti buoni e cattivi, esprimiamo la nostra totale e incondizionata solidarietà ai giovani arrestati e/o feriti il 14 dicembre ed auspichiamo che il movimento riesca ad uscire dalla logica studentista e riformista che ancora lo caratterizza per arrivare a collegarsi, a diventare parte e stimolo, alla generale ripresa della lotta di classe e della prospettiva del superamento del capitalismo e della crisi attraverso la conquista proletaria del potere e la socializzazione dei mezzi di produzione, in Italia come in qualsiasi altra parte del mondo.