Un altro giorno di lotta alla Terim

Pubblichiamo volentieri il seguente comunicato di un gruppo di operai in picchetto, che stanno fronteggiando non solo il padrone, ma anche le solite melmose macchinazioni proprie della logica sindacale

Da aprile del 2009, 200 lavoratori della Terim di Boggiovara (Modena) sono stati messi in cassintegrazione, quasi tutti sono mano mano ritornati al lavoro, tranne 40 operai che, dopo la cassaintegrazione ordinaria e straordinaria a zero ore, sono stati dichiarati esuberi dall'azienda.

Venerdì 8 aprile, a seguito della rottura del tavolo delle trattative, gli operai della Terim di Baggiovara sono entrati in lotta, con le loro modalità di sempre: picchetto con blocco delle meci in uscita e in entrata e blocco del personale... perchè gli impiegati e i dirigenti dell'azienda, oltre a non solidarizzare con gli operai in lotta, dopo ripetuti tentativi di sfondamento dei picchetti operai ai 2 ingressi , si sono persino rivolti alla questura di Modena per denunciare chi si oppone attivamente alle scelte del padrone, rivendicando "democraticamente" il loro diritto alavorare, quando i loro colleghi operai sono stati di fatto messi alla porta per motivi politici.

Infatti il padrone Montorsi, mascherando questa scelta con motivi economici, sta tentando di liberarsi degli elementi più attivi nelle lotte e degli oparai che si sono ammalati proprio lavorando in condizioni schifose nell'azienda che ora vuole sbarazzarsene.

Gli operai della Terim, oltre a dover combattere col padrone, si sono trovati le burocrazie sindacali sempre pronte a dividere il fronte della lotta, proponendo di ammorbidire il picchetto, "rimodulare lo sciopero" per andare incontro agli operai dello stabilimento di Rubiera decisamente in ritardo nel sostenere i loro colleghi di Baggiovara.

Gli operai della Terim stanno però tenacemante dimostrando come sia possibile lottare senza dovere aspettare le decisioni dei soliti mediatori sindacali, ricordando a tutti come sia doveroso, per chi si vede togliere il salario, decidere indipendentemente del proprio destino, così come per gli altri è doveroso solidarizzare.

Intanto il picchetto continua!

Un gruppo di operai della Terim, 2011-04-12