Eurogendfor, nessuno ne parla

Informazioni tratte da fonte web, Wikipedia e vari blog

E' nella logica del capitale, in questo caso europeo e in difesa dei suoi interessi e della sua conservazione, che assieme ai diktat economico-finanziari coi quali si tenta di arginare il dilagare di una crisi irreversibile, si vadano perfezionando gli strumenti repressivi a garanzia del buon andamento della politica comunitaria esercitata dalla classe borghese, a tutela dei “cittadini” di stampo borghese ed a suon di “sacrifici” e randellate per quelli di stampo proletario.

Col Trattato di Velsen (approvato all'unanimità, appassionatamente e con un solo astenuto, dal Parlamento italiano il 14 maggio 2010, convalidato dal Senato ed entrato in vigore il 12 giugno dello stesso anno) è nata la Forza di Gendarmeria Europea (Eurogendfor o EGF), il primo corpo militare dell'Unione Europea. Una forza di polizia alla quale partecipano Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Italia e Romania (per il momento e con la Polonia in lista d'attesa). Per il suo dispiegamento operativo è necessaria l'unanimità di questi Stati.

La gestione di questo super organismo di polizia è affidata a due istituti centrali: uno di natura politica e l'altro operativo. Al primo appartengono i ministri degli esteri e della difesa dei paesi sopra citati; il secondo (quartier generale permanente della struttura) ha sede in Italia, a Vicenza, “ospitato” accanto alla base Nato. E' composto da 16 ufficiali e 14 sottufficiali (di cui, rispettivamente, 6 e 5 italiani). I sei incarichi portanti (comandante, vicecomandante, capo di stato maggiore e sottocapi per operazioni, pianificazione e logistica) sono a rotazione biennale. L'Italia inoltre, generosamente, sostiene tutte le spese del suddetto Quartier Generale.

Questa vera e propria Gendarmeria Europea ha carattere sopranazionale e non risponde ad alcuno del proprio operato, neppure al Parlamento Europeo. I suoi compiti ufficiali sarebbero: pubblica sicurezza e ordine pubblico, espletamento delle funzioni di polizia giudiziaria; controllo, consulenza e supervisione della polizia locale; direzione della pubblica sorveglianza; assolvimento delle operazioni di polizia di frontiera, acquisizione delle mansioni di intelligence. Questo Corpo di polizia militare della UE avrebbe uno schieramento standard di 800 uomini, mobilitabili in 30 giorni, più altri 1.500 di riserva. Da notare che l'Italia fornisce all'Eurogendfor il maggior contributo di uomini. (Altre fonti forniscono numeri maggiori.)

L'Eurogendfor opera in piena autonomia: inviolabilità dei suoi locali, beni e archivi; non sono intercettabili le sue comunicazioni e non le compete l'indennizzo di danni eventualmente arrecati; i suoi gendarmi non possono essere indagati ed operano con la più assoluta autorità, eccetera. Alla faccia del diritto internazionale! E con qualche somiglianza vicina alla Gestapo nazista… e in difesa, manco a dirlo, dei “poteri forti”.

C'è chi nega trattarsi di una forza di Polizia antisommossa e impiegabile sugli scenari di rivolte, disordini o proteste nei Paesi membri o terzi. E subito il “pensiero” va alla Grecia dove da più parti sono state segnalate presenze di forze della Eurogendfor… Ed in effetti una intera sezione (Missions and tasks,) del trattato dice che Eurogendfor potrà operare “anche in sostituzione delle forze di polizia aventi status civile”, in tutte le fasi di gestione di una crisi, e che il proprio personale potrà essere sottoposto all'autorità civile o sotto comando militare.

Il governo italiano dà poi queste informazioni: Eurogendfor sarebbe una forza di Polizia militare già istituita nel 2004, da impiegare in zone di crisi e di guerra. Queste sarebbero le “dichiarazioni” di un altro misterioso trattato, quello della “dichiarazione di Petersberg” (1) che prevede "missioni umanitarie o di evacuazione, missioni intese al mantenimento della pace, nonché le missioni costituite da forze di combattimento per la gestione di crisi, ivi comprese operazioni di ripristino della pace".

Sarebbero esclusi interventi in rivolte di piazza? Sulla Gazzetta Ufficiale del 14 maggio 2010, nell'articolo 4 del Trattato allora approvato, si legge chiaramente che Eurodendfor potrà essere utilizzata al fine di “condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico”; e infine per “proteggere le persone e i beni e mantenere l'ordine in caso di disordini pubblici”. Il tutto - dunque - era già scritto sul Trattato di Velsen del 2007… (2)

Commento finale. Chi riporta queste informazioni per lo più versa lacrime sulle imposizioni finanziarie della UE e quindi sulla diretta sorveglianza militare esercitata su ogni Stato “senza un briciolo di visione sociale condivisa”… Non c'è più l'autonomia nazionale delle decisioni! E qui si ritorna al piatto forte del menù, ovvero al facile bersaglio di quelli che sarebbero le “misure” che anziché risolvere la crisi la peggiorerebbero, fingendo di ignorare la realtà delle vere cause strutturali che condannano il capitalismo ad un costante aggravarsi delle sue insanabili, ed esplosive, contraddizioni. Si preferisce quindi sparare a zero contro il Fiscal Compact (pareggio obbligato del bilancio statale e riduzione del debito pubblico) e contro quel Meccanismo europeo di stabilità (Mes) che farebbe da “fondo salva-stati”, col contributo dei paesi membri. Qui l'Italia figura al terzo posto (dopo Germania e Francia) col versamento di una quota iniziale pari a circa il 18 per cento del totale, circa 126 miliardi di euro…

Protestano le fazioni più nazionalistiche della borghesia europea: giù le mani dalle “nostre tasche” e basta con l'ingerenza europea nelle politiche economiche degli Stati, calpestando la loro sovranità! E dando soldi alle disoneste istituzioni finanziarie anziché agli investimenti “produttivi” dei capitalisti onesti! Basta con organismi sovrastatali: si rispettino i diritti dei cittadini d'Europa: e se qualcuno va manganellato, o peggio, sia la polizia nazionale a farlo…

DC

(1) www.difesa.it/Approfondimenti/ArchivioApprofondimenti/Semestre_UE/Pagine/La_Dichiarazione_di_Petersberg.aspx

(2) scribd.com

Giovedì, June 13, 2013

Comments

Da ricordare che uno dei comandanti di questa forza è stato Giovanni Truglio, dal 2007 al 2009. Chi è Truglio? A lui era assegnato il comando di uno dei due defender che, durante il G8 di Genova del 2001, furono protagonisti dell'omicidio di Carlo Giuliani. Un caso? No. Io la vedo come una sorta di "promozione".