Solidarietà ai facchini della logistica per il superamento del capitalismo!

Volantino per la manifestazione dei facchini, 1° febbraio 2014, Bologna

Prima, la vigliacca aggressione ai danni di Fabio Zerbini, militante del sindacato SI COBAS, aggressione conclusasi con il minaccioso invito a non occuparsi più dell'organizzazione degli scioperi operai. E' evidente che un simile atto si inscrive nel clima di intimidazione che la borghesia, in tutte le sue varianti (da quella "legale" a quella "illegale", vale a dire la criminalità organizzata) esercita verso chiunque cerchi di rialzare la testa anche solo per rallentare, sul terreno contrattualistico-sindacale, l'attacco globale mosso contro la classe operaia e il proletariato in genere.

La crisi del capitale è tale per cui anche il semplice rispetto dei contratti nazionali è considerato dal padronato un'intollerabile limitazione alle vere e proprie forme di schiavitù che impone a una forza lavoro particolarmente ricattabile, come i facchini della logistica.

Poi, ancora pestaggi, denunce, arresti da parte delle forze dell'ordine borghese contro i facchini e i "solidali", che picchettavano la sede della Coop Granarolo, per far applicare un accordo - siglato la scorsa estate dai sindacati confederali e dal SiCobas - che, com'era ampiamente prevedibile, rispettato non è, se non molto parzialmente. Un accordo inoltre che - come dicemmo - rappresentava una battuta di arresto per la lotta dei facchini, in particolare perchè creava una ulteriore divisione tra le fila dei lavoratori coinvolti. Alle aggressioni delle forze dell'ordine, si sono aggiunte quelle dei crumiri, che hanno picchiato degli operai in lotta.

La nostra solidarietà di classe va dunque ai lavoratori in lotta e a chi, solidale con loro, ha subito l'immancabile repressione della giustizia borghese. Allo stesso tempo, non possiamo non sottolineare, una volta di più, come la strada del sindacalismo, anche di quello che vuole essere più radicale, sia una strada che non porta da nessuna parte, in particolare in un'epoca di crisi profonda del sistema capitalistico, quando gli spazi di riformismo e contrattazione si riducono ogni giorno di più. Ciò non significa affatto che la classe non debba lottare per i bisogni immediati, ben al contrario!, ma la lotta deve scavalcare i riti del sindacalismo, elemento necessario - benchè non sufficiente - per cominciare a porsi nella prospettiva del superamento di questa società fondata sullo sfruttamento, una prospettiva che solo il partito rivoluzionario può indicare.

Rilanciamo l'esigenza che il programma della conquista rivoluzionaria del comunismo torni a circolare nella classe, che si rafforzi il lavoro di costruzione del partito, unici strumenti reali per contrastare, una volta per tutte, la violenza padronale, rottamare il sistema capitalista.

Solidarietà ai facchini della logistica, per il superamento del capitalismo!

Venerdì, January 31, 2014