Breve report sulla presentazione-dibattito del libro sul partito a Torino

Breve report sulla presentazione-dibattito del libro sul partito a Torino

Venerdi 19 giugno, ore 20.45 alla Libreria Comunardi di Torino, trascorso qualche anno dall'ultima iniziativa, Battaglia comunista ha organizzato la presentazione del libro “70 Anni contro venti e maree”, storia documentaria del Partito Comunista Internazionalista dalle origini ai giorni nostri, seguita dal dibattito.

Alla riunione partecipano circa 25 persone ed ha avuto il seguente svolgimento:

  1. Introduzione alla questione partito nella tradizione della Sinistra Italiana
  2. Sindacato e lotte rivendicative
  3. Per un’analisi della crisi dagli Anni Settanta ad oggi
  4. Dalla questione delle lotte di liberazione nazionale alla lotta contro ogni forma di nazionalismo
  5. Il nostro lavoro per il partito internazionale del proletariato

L’introduzione agli argomenti ha visto il relatore soffermarsi, ponendo un particolare accento, sul fenomeno dello stalinismo e le sue ricadute sulla lotta di classe che questa forma capitalistica statizzata ha prodotto e produce ancora oggi a decenni di distanza dal crollo dell'Unione Sovietica. Precisazione utile e necessaria vista la possibile presenza di elementi esterni, non appartenenti ad organizzazioni politiche, che quindi -tendenzialmente- associano lo stalinismo alla rivoluzione di ottobre e al leninismo-marxismo, anche se, come ben sappiamo, più di una organizzazione mette assieme i fondatori del comunismo (Marx, Engels e Lenin) con i peggiori personaggi che la storia borghese abbia mai prodotto (Mao, Stalin, Castro, Togliatti, ecc.), quelli del falso comunismo.

La fine della ottima presentazione del compagno relatore da inizio al dibattito cui subito alcuni dei presenti partecipano, principalmente la discussione verte su temi, evidentemente sentiti, quali una possibile via di uscita da questa situazione di stallo (empasse) dei movimenti operai e della lotta di classe. Le risposte, apprezzate da chi le ha poste e dal resto dei partecipanti, vedevano impegnati alternativamente i compagni di Battaglia Comunista presenti per l'occasione. Addirittura, caso forse unico, un compagno appartenete alla corrente di Bordiga si dichiara soddisfatto dei chiarimenti ricevuti relativamente alla teoria della crisi permanente, in cui avrebbe ravvisato alcunché di “trotskysteggiante” nelle posizioni di Battaglia Comunista espresse durante la riunione (BC non riconosce alcuna teoria della crisi permanente).

La nota positiva consiste nella presenza di alcuni nuovi elementi, non appartenenti a ceto politico, che intervenendo hanno dimostrato una certa sensibilità rispetto ad una ricerca di alternativa sociale "altra" al capitalismo ed al pensiero dominante di espressione borghese, qualcosa che non si infrangesse inesorabilmente sullo scoglio della contabilità borghese. Si spera nella frequentazione e formazione con questi compagni di un gruppo di discussione politica che possa rappresentare una continuità sul territorio.

Quella negativa rimane relativa al disinteresse dei lavoratori contattati dai compagni piemontesi e della classe lavoratrice in generale, a qualunque iniziativa politica classista che non sia di mera rivendicazione salariale (ad essere ottimisti), risultato del clima oppressivo sui luoghi di lavoro, dell'intensità dello sfruttamento strutturato per non concedere spazi di alcun genere, della frammentazione dei lavoratori ridotti nel numero di addetti e di attività produttive. A fronte di una disoccupazione in crescita che ha raggiunto oramai livelli da dopoguerra, aumenta il ricatto padronale e la compressione dei livelli di vita senza che alcuna risposta giunga dal proletariato.

Come diverse volte detto, nella contrapposizione di classe i comunisti devono ovviamente schierarsi dalla parte della classe lavoratrice, contribuendo attivamente - per quanto possibile - allo sviluppo delle lotte che riguardano la difesa delle condizioni proletarie ma non limitando la loro azione solo a questo. Possiamo, e dobbiamo quindi, per ciò che riguarda l'azione del partito, promuovere iniziative politiche sul territorio e tra la classe operaia per il radicamento del partito e la formazione di avanguardie operaie, sul piano teorico rispondere e analizzare l'azione della classe borghese attraverso la pubblicazione di articoli e approfondimenti sul mensile Battaglia Comunista e sulla rivista teorica Prometeo. Questo lavoro "grigio", svolto "dietro le quinte", di formazione politica a cui subordinare iniziative eventualmente utili alla causa della classe operaia, rimane inteso come il lavoro della Tendenza Comunista Internazionalista e dei suoi militanti, l'unico possibile in questa fase della lotta di classe, evitando di disperderlo o vanificarlo con il "fare per il fare" in quanto nessuna "palestra" politica esiste al di fuori dell’attività di partito.

Nessuna miccia può essere accesa, nessun demiurgo modellerà la storia, solo una classe operaia cosciente potrà liberare se stessa e l'intera società da questo infame sistema sociale.

GK
Venerdì, July 3, 2015