Combattere il sistema che genera mafia e fascismo

Volantino per la manifestazione del 12 novembre ad Ostia, contro “fascismi e mafie”.

Gli avvenimenti

Violenza mafiosa e filo fascista ad Ostia. Nulla di nuovo. Ma stavolta è tutto in tv, ed allora cambia. Stavolta non è un disgraziato ad essere stato massacrato di botte ma un giornalista della Rai. E allora vai con le levate di scudi.

Ora tutti, istituzioni benpensanti e “cittadini” , alzano la voce contro la violenza! Parlano di unità tra Stato e “cittadinanza” contro questi loschi figuri che minerebbero la pacifica convivenza democratica.

Due parole sulle istituzioni

Peccato che queste istituzioni, lo Stato, che ora si riempiono la bocca di legalità e libertà, siano le stesse che fino a poco tempo fa erano commissariate per infiltrazioni mafiose, corruzione ecc.. Le stesse istituzioni che hanno sostenuto l’asso balneare ed i padroncini locali per anni, che hanno chiuso spazi di socialità, che hanno diffuso miseria e disperazione, che alimentano il razzismo, la paura e la violenza. Quelle stesse istituzioni che hanno sdoganato criminalità e neofascismo in territori come Ostia.

La mafia ed il fascismo come frutto del sistema

La realtà di Ostia, come di molti altri quartieri proletari, è frutto del sistema in cui viviamo. Se ci troviamo in quartieri in mano alla criminalità organizzata e ai neofascisti, la colpa è di quelle stesse istituzioni democratiche che hanno condotto politiche di devastazione sociale e peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro, sulle quali la criminalità ha potuto sguazzare come forma di impresa economica, da un lato, e come argine repressivo, dall’altro. Il legame tra fascisti e mafiosi non è altro che il legame politico-imprenditoriale della fazione più reazionaria della borghesia, che in periodi di crisi come questo fa molto comodo sostenere ed alimentare.

È evidente come tali forze siano funzionali alle esigenze economiche e sociali del sistema. Da una parte si sdogana la malavita come forma propria dell’accumulazione di capitale, con tutta la sua rete di connessioni con l’impreditoria legale e con la politica di palazzo, dall’altra si dà spazio, legittimità e risonanza mediatica ai fascisti del terzo millennio che, alimentando la disgregazione sociale attraverso razzismo e nazionalismo, frammentano il fronte dei lavoratori, generando ulteriori incertezze e paure. Questo è il terreno sociale su cui nasce il legame tra criminalità e neofascismo. Tutto questo però la stampa non lo dice. Punta il dito contro le mele marce nell’intento di salvare l’albero. Ma se ci sono delle mele marce è proprio perché è il sistema a produrle, dall’albero marcio del sistema non può che nascere il marciume.

La violenza come elemento strutturale del sistema

Ma la violenza del sistema non si esaurisce nelle intimidazioni mafiose o nelle aggressioni neofasciste. Si manifesta quotidianamente nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nei quartieri. Nell’aumento dello sfruttamento, nella disoccupazione soprattutto dei giovani, nell’allungamento dell’età pensionabile, nelle pensioni da fame, nella mancanza di letti per i malati, nei tagli ai trasporti, nelle scuole che crollano, nella mancanza di case popolari, nella proliferazione di focolai di guerra, nelle migrazioni di massa per fuggire da morte e fame, nei lager democratici per disperati, nel cibo contraffatto, nell’aria e nell’acqua inquinate. La malavita trova linfa vitale nella violenza del sistema.

La falsa contrapposizione

Per tale motivo è sbagliato e fuorviante contrapporre la legalità alla criminalità, poichè esse sono due facce della stessa medaglia, come errato è contrapporre due forme politiche del dominio capitalistico come democrazia e fascismo.

Criminale è il capitalismo, qualunque faccia assuma. Denunciamo l’indissolubile legame tra la faccia legalitaria del sistema e quella criminale.

Denunciamo l’uso strumentale che lo stato democratico fa del fascismo e del razzismo, quale mezzo attraverso il quale dividere i lavoratori e le lavoratrici per motivi di provenienza geografica, appartenenza nazionale ecc.

Denunciamo coloro che ci parlano del nemico come parte integrante del nemico.

Solo ponendo in discussione il sistema del profitto nel suo complesso potremo costruire le condizioni per il suo superamento.

Domenica, November 12, 2017