E non si dica che è stata una fatalità!

Prato, 14 giugno 2022 - E' morta in strada, per infarto, mentre lavorava, un'operatrice ecologica di 47 anni. Lavorava per una cooperativa che fornisce servizi di raccolta differenziata.

Innanzitutto, noi. lavoratori e lavoratrici autorganizzati igiene ambientale, esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza ai familiari della collega di Prato che si è spenta durante il suo turno di lavoro!

Detto questo, denunciamo con decisione che il nostro settore (e non solo), negli ultimi anni è sottoposto a duri carichi e condizioni di lavoro che vanno ad impattare inevitabilmente sul nostro stato di salute!

Non è stata una fatalità!!!

La collega non aveva problemi pregressi cardiaci sicché è più plausibile che sia morta per le eccessive e pressanti modalità di lavoro.

Carichi e condizioni di lavoro che sono negli anni peggiorati grazie anche alla solita complicità sindacale.

Se poi i lavori vengono dati in subappalto (_la _collega lavorava per una cooperativa), gli orari e le condizioni di lavoro sono ulteriormente peggiorativi.

La nostra non vuol essere una mera testimonianza di sostegno a parole, che in nulla muterebbe la grave sostanza di tale, tragico episodio; fatto peraltro non nuovo!

Quanto accaduto, non è il primo né sarà l'ultimo episodio di lavoratori vittime di questa società - il capitalismo.

La collega è l' ennesima vittima del capitale!

È tempo di dire basta a questo stato di sfruttamento, dove le aziende del settore, per poter meglio ottimizzare i propri profitti (anche in prospettiva di mutamenti assetti aziendali in Multiutility), non hanno "nessun ritegno" e non esitano nello sfruttare in maniera decisa i lavoratori del settore, che siano cooperative e /o municipalizzate.

Il mandante di quest'ultima ennesima morte sul lavoro, ha sempre lo stesso nome: capitalismo!

La nostra categoria, di recente, ha dovuto inghiottire un ennesimo contratto peggiorativo, sia per la parte economica, con aumenti salariali "a dir poco" miserevoli (rispetto ad un continuo aumento del costo della vita), che per la parte organizzativa del lavoro.

Dunque, è tempo di alzare la testa!

LA strada, quindi, da seguire è l'unità, contro ogni tentativo di divisione e di contrapposizione perpetrata sia dai padroni che dai sindacati che dallo Stato, per indebolire la compattezza e l'unità, uniche armi in mano ai lavoratori, contro la falsa contrapposizione cooperative/aziende municipalizzate etc.

La divisione delle lotte è il miglior regalo offerto ai padroni, perché è il miglior modo per dividerci.

È tempo di lottare: solo il protagonismo, di noi lavoratori può ridarci la dignità!_ Ma cosa significa “dignità” per la classe lavoratice? Significa rifiutarsi di essere semplici oggetto dello sfruttamento padronale, maturare la coscienza di appartenere a una classe dagli interessi – immediati e storici – opposti a quella dei padroni, della borghesia, cioè di chi ci sfrutta e ci opprime! Vuol dire prendere coscienza che occorre buttare nella spazzatura questo sistema sociale che produce – e non può non farlo - povertà, guerre, catastrofi ecologiche, perché solamente così può prolungare la sua esistenza fondata sul nostro sfruttamento.

Organizziamoci in assemblee/comitati di lavoratori autorganizzati per iniziare a rompere la cappa di rassegnazione, per stimolare e organizzare gli altri lavoratori al protagonismo di classe.

LAVORATRICI - LAVORATORI Internazionalisti autorganizzati
Sabato, June 18, 2022