Richiesta informazioni sui privilegi dei dirigenti sovietici

Ho riportato ciò di cui sotto in un forum egemonizzato da stalinisti che sostengono che il documento è inattendibile in quanto privo di fonti.

Potreste fornirmi dati attendibili sullo stacco tra il salario reale di un operaio e quello dei funzionari e tra i privilegi di cui costoro godevano e che venivano negati al resto della popolazione ?. Grazie mille !.

leftcom.org

Il cerchio ristretto degli alti dirigenti veniva protetto con la creazione di un sistema di negozi speciali, centri di distribuzione e ristoranti dove determinati beni potevano venir acquistati a prezzi stabiliti. Gradualmente essi ottennero altri privilegi: propri ospedali, accesso gratuito alle case di riposo, case di campagna, e così via. Il migliorare della situazione economica, che nel 1935, a esempio, permise di abolire il razionamento e di aumentare le paghe, non si tradusse nemmeno allora in un’abolizione di privilegi degli alti dirigenti. Al contrario, tali privilegi vennero accresciuti. Un sistema di assegni di rappresentanza venne fissato per tutti i dirigenti. Molti dirigenti aumentarono ancor di più i loro stipendi mediante il sistema del cosiddetto “pluralismo” ovvero assumendo più di un incarico, per ciascuno dei quali ricevevano un salario completo.

Negli anni del dopoguerra infine, lo stacco tra il salario reale di un operaio e quello dei più alti funzionari assunse aspetti scandalosi. Il rapporto diventò per taluni dirigenti da 1 a 100. E per ciò che riguarda i membri del Politburo e lo stesso Stalin il loro costo non è neppure calcolabile. Mantenere Stalin costò allo Stato sovietico assai più di quanto il popolo americano paga per il proprio presidente e non doveva certo esser più costoso mantenere Nicola II.

Nel nucleo proletario del partito esistevano delle tendenze conservatrici che facilitarono il salire e l’estendersi dell’egemonia staliniana. Il proletariato rappresenta la classe più avanzata della società borghese, ma sarebbe un errore idealizzarlo. Al suo interno, come in ogni classe c’è gente incapace di pensare. Costoro non sono attratti dall’aspetto creativo, che è l’essenza del marxismo leninismo. Preferiscono al contrario il dogmatismo, che li libera dal bisogno di pensare.

Forum: 

tra i vari libri ti consiglio di leggere a questo proposito un libro da pochi anni stampato in italiano:

"NEL PAESE DELLA GRANDE MENZOGNA" aut A.Ciliga ed. Jaca Book 30 euro 450 pag

l'autore è un comunista iugoslavo ( e membro del PCd'I nel '21 in quanto nativo di Fiume - guidò anche l'assalto vittorioso alla sede del Fascio del Trieste come capo di una squadra di autodifesa comunista come allora si chimavano) che dal '26 al '35 visse in Urss...e dal '30 in prigione e siberia x la sua opposizione allo stalinismo.

saluti

Ti ringrazio per la segnalazione ma mi serviva solo qualche dato (verificabile) da poter riportare in un forum.

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