Considerazioni e verifiche sulla caduta del saggio medio del profitto. Libro di Fabio Damen.
Stampato senza fini di lucro, nel giugno 2020. Distribuzione ad offerta libera. Costo di produzione e distribuzione del volume € 15.00.
Ci raccontano che l'acqua rimarrà un bene pubblico, gestita però da privati...
Ormai tutti i lettori del forum hanno capito che sono monomaniaco, da qualche tempo ho la fissa dell'energia, che ritengo un tema centrale per il presente e per il futuro prossimo.
La privatizzazione dell'acqua rientra nella stessa logica della appropriazione delle fonti energetiche, a parte l'eolico e il fotovoltaico, tutti gli altri tipi di centrali elettriche hanno bisogno di quantità di acqua spropositate.
Teniamo al momento fuori le centrali idroelettriche dal discorso, in fondo l'acqua che usano dopo avere fatto girare le turbine viene restituita tale e quale ai corsi idrici, senza nessuna aggiunta di sostanze e senza nessun incrementeo di temperatura.
Per le centrali termoelettriche e nucleari il discorso diventa molto diverso.
Vi riporto i dati di Valutazione Ambientale della centrale dell'ENI a Ravenna relativi al consumo di acqua per il 2008, l'intero documento si trova:
Considerato che il consumo medio di una utenza domestica è di 200 metri cubi all'anno, la centrale ENI di Ravenna fa evaporare, cioè disperde ogni anno l'equivalente del fabbisogno di oltre 11000 utenze domestiche, ovvero 11000 famiglie che possiamo approssimare a oltre 40000 persone.
E stiamo parlando soltanto dell' acqua che viene "persa", senza parlare di quella prelevata e restituita all'ambiente con temperature fino a 35°.
Dopo che hanno scatenato guerre per impadronirsi del petrolio per produrre energia pensate che siano disposti a fermare le centrali perchè l'acqua è scarsa?
Non sia mai detto...
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Non capisco come mai il
Non capisco come mai il copia-incolla non risponde mai correttamente.
Il dato riportato di 2360868 metri cubi si riferisce alle perdite dovute ad evaporazione.