L'africa muore e tajani (UE) fa' propaganda.

antonio tajani presidente UE paventa l'arrivo di milioni di migranti nei prossimi anni in europa dal continente africano......e dopo secoli di colonialismo e neocolonialismo.....di depredazione di risorse di barbarie subita dai popoli africani da parte dei vari imperialismi occidentali la sua soluzione sarebbe di " aiutarli a casa loro". quindi anche dai vertici delle istituzioni europee assistiamo alla solita propaganda alla solita demagogia simile a quella di un salvini o di un minniti.....da parte mia rispondo a questo teatrino dicendo che l'unica soluzione all' ingiustizia alla poverta' allo sfruttamento delle masse africane e di tutto il pianeta e' la costruzione del partito della classe e la sua affermazione tra tutti i lavoratori e la rivoluzione socialista globale. il resto sono chiacchere borghesi.

Forum: 

Giustissimo il ragionamento generale, tra l'altro da poco pare che anche Renzi se ne sia uscito con questa cosa, ai termini generale di risoluzione del problema vanno poi affiancati i termini concreti di indagine del fenomeno migratorio oggi che vede la crisi economica strutturale, le cresenti tensioni imperialiste, l'attacco al costo della forza lavoro e per l'approvvigionamento e il controllo delle fonti e dei flussi delle materie prime, le cause fondamentali di un fenomeno tutto interno al capitalismo. Al quale si può rispondere solamente riscoprendo la solidarietà di classe proletaria (noi proletari non abbiamo patria) unita alla presa di coscienza della necessità e dell'..."opportunità" del programma rivoluzionario.

non abbiamo patria intesa come stato e come entita' istituzionale ovvio. tutto si evolve. gli stati nazione vanno inquadrati in un processo storico. non esistevano 500 anni fa' e non esisteranno tra 500 anni. comunque parlo personalmente io mi sento legato alla cultura italiana intesa come lingua come usi e costumi..... non ci vedo una contraddizione con l'internazionalismo. sbaglio?

come ad esempio non mi sento affatto legato alla mia citta' che e' un esempio di caos, cemento,sottoproletariato criminale che spesso e' manovalanza per il neofascismo e tanta tanta alienazione.....di contro mi sento molto piu' legato alla valle e al paese di montagna dei miei nonni immerso tra la natura.

senza dubbio, detto in tutta sincerità, io fuori dall'italia non andrei mai a vivere... amo la nostra lingua, modo, cultura, pappa etc. ecco. se parliamo di cultura ed enogastronomia sono pure d'accordo, ma patria, nazione, stato sono termini politici ed è politicamente che le patrie, le nazioni e gli stati vanno combattuti. Una sola bamndiera rossa per tutto il mondo e la valorizzazione di ogni cultura locale, abolendo ogni confine e muro penso sia la soluzione migliore. No?

ps ovviamente nel rispetto di tutti i proletari che sono costretti a migrare. Infatti la nostra classe, fin dal suo sorgere, è una classe di migranti.

ah beh l'uomo dovrebbe nascere libero.....il mondo dovrebbe essere di tutti! paradossalmente e qui parlo per le carogne nazionaliste,razziste e guerrafondaie( ovviamente i militonti....i caporioni sanno bene cosa c'e' dietro!) in una societa' liberata e senza frontiere non vi sarebbero piu' migrazioni di massa poiche nessuno scapperebbe da fame, guerra e malattie.