Usa & Risposte di classe

X Reed:

in un tuo post passato dicevi di conoscere il movimento operaio Usa abbastanza bene.

Ti volevo chiedere se potevi dare un parere sul raggruppamento che si chiama "Uslabor against War" sorto nel 2003 contro la guerra in Iraq.

Ho dato un'occhiata sommaria al loro sito:corretto ad es. l'analisi della situazione post 9/11 alla luce della centralità del dollaro negli scambi internzionali ed il suo possibile ridimensionamento a pro dell'Euro ( da cui la guerra futura ad Iran e Siria etc. etc ).

La ricerca del collegamento col movimento operaio iracheno ( nel 2005 ne sono stati ospitati in tour nelle maggiori città industriali alcuni esponenti ).

Corretta la ricerca del collegameto col movimento anti-war dei veterani del Vietnam e dei "refusenik" americani ( refusingtokill.org )che ormai sono qualche migliaio.

Sono un pò più perplesso quando vedo che vi partecipano sindacati affiliati all' AFL/Cio e "vecchi arnesi" stile reverendo Jessie Jackson ( l'ho visot nelle foto - nn so se ha un ruolo attivo...) ed intellettualità varie.

Saluti

Forum: 

Scusa se rispondo solo ora ma ero in Francia (giorni interessanti nelle periferie parigine, ma non mi sembra che in Italia se ne sia parlato - anche se all'estero si riesce a leggere solo un paio di giornali italioti, quindi non so bene; magari in un'altra discussione qualche cronaca diretta).

"Us Labor Against War" è un network di collegamento tra unions, committees e singoli nato effettivamente nel 2003... esprime posizioni democratiche radicali, e agisce come elemento di pressione. Pubblica tutti i nomi dei "candidati anti-guerra" alle elezioni, e cose del genere, per capirci. Può sorprendere ad un italiano che un'organizzazione così indichi una centralità strategica dei lavoratori, ma se leggi bene anche solo il sito vedi che non ha nessun contenuto classista; la "centralità del lavoratori" non è inoltre un concetto del tutto estraneo all'ambiente sindacale americano, al contrario di quanto va accadendo qui in Italia, ma significa ben poco da un punto di vista classista. Alcune campagne sono simili a quelle dei COBAS (tipo raccolta fondi per gli operai serbi, ricordate?), o a quelle di gruppetti radicali a base intellettuale piccolo-borghese.

Questo il quadro, se vuoi dettagli o cose specifiche dimmi pure.

Reed,cosa è successo di recente nelle periferie parigine(scusate l'off topic)?

Qui le notizie arrivano col contagocce.

Grazie x le info, Reed.

se mi vengono ulteriori domande le posto.

l'ultimo post di Goldner riguarda il Partito Comunista Americano a partire dai ricordi di Max Eastman.

Interessante.

Anche xchè sto leggnedo proprio in questo periodo "I primi 10 anni del p.c. americano" di J.P. Cannon.

A proposito che tu sappia ( Reed cioè...) esistono versioni italiane del libro "Roots of American Comunism" di Draper del '57 ??

Grazie

Che io sappia in Italiano non c'è. Credo che l'ultima edizione sia la New Brunswick London del 2003, altrimenti si trova l'edizione originale del '57 come libro d'"antiquariato". L'ho trovato tempo fa anche su Internet, ma non ricordo se fosse integrale o meno.