La medievale disputa ideologica tra Islam e Papato

La verità sull'odierna disputa tra Islam e Chiesa cattolica per stabilire (in apparenza) a chi spetti la palma della bellezza/perfezione delle loro fedi, ciascuna segno inappellabile di "superiorità" sull'altra, non è certo risolvibile restando sul terreno prettamente teologico. Al contrario, occorre calarsi nel movimento economico-storico del capitalismo odierno per comprendere lo squilibrio di produzione e ripartizione della ricchezza mondiale prodotta e le condizioni di esistenza miserevoli in cui versano centinaia di milioni di "plebi" musulmane, arabe ed asiatiche, che sono all'origine del conflitto tra Oriente ed Occidente, sotto forma ideologica, cioè religiosa, o di civiltà (laicità, diritti umani, tolleranza, democrazia...).

E prima, allora, che cosa muoveva le due aree verso il conflitto religioso? All'epoca, al tempo delle repubbliche marinare, operavano le leggi del capitalismo mercantile per la conquista del mercato mediterraneo, onde la rivalità tra i commercianti delle due sponde mediterranee si scontravano sempre dietro le maschere delle crociate e dell'affermazione del credo musulmano con la spada, come recitano i Sura del Corano. Papa Ratzinger vorrebbe farci credere, invece, che la Chiesa cattolica è mossa da una "fede adulta" che si coniuga alla ragione e, pertanto, cerca il dialogo, rinunciando alla spada (la forza). La cosa ha fatto "incazzare" l'Islam che ritiene ipocrita la formula "Fede + Carità" di Ratzinger, cosa del resto smentita dal largo uso della violenza a cui fece (e fa ricorso) il cattolicesimo lungo la storia.. Ma anche prima, al tempo di Mosè, il suo generale Giosuè combatteva i nemici della terra di Canaan a fil di spada. Quindi, restando sul terreno teologico non si perviene ad alcuna "verità" da parte dei due "Credi". Saluti. duccio

Forum: 

Sono d'accordo con Duccio,vorrei solo aggiungere che il comportamento del Papa mi lascia un pò interdetto.

Ci voleva tanto a capire che leggere per venti minuti un testo chiaramente razzistico nei confronti dei musulmani avrebbe scatenato un pandemonio,di questi tempi?

A che gioco gioca Mazzinger? Cosa ci guadagna la chiesa cattolica a gettare benzina sul fuoco?

Mah...

BESOS

Prospettive moderne di una disputa medievale

Concordo con Pietrotskij col fatto che la Chiesa non ci guadagna niente; o meglio, potrebbe guadagnarci qualcosa, ma non penso che questa dichiarazione rientri in una strategia vaticana. La Chiesa ha tutto l'interesse di rafforzarsi come riferimento ideologico e politico dell'Occidente, a partire dall'Europa dove tenta di consolidare la sua presenza, accelerando anche contatti con le altre confessioni cristiane, utilizzando una maggiore unità politica delle Chiese in tal direzione. La scommessa della Chiesa credo sia consolidare questa presenza, radicarsi in altre regioni del mondo, in una dialettica Occidentale/Universale, divenendo anche riferimento per le relazioni con le borghesie extra-europee (dietro la veste di confronti culturali, religiosi, ecc.): ovvero, conservando rispetto all'Islam una forte identità altra (nella quale l'Occidente possa confidare ecc. ecc.), ma cattolicamente dialogica e pacifica. Credo che la sparata del "capo-druido" sia un errore tattico non previsto, ma occasionale.

un appunto

Un discorso di papa Benedetto XVI ha creato forti proteste. C'è qualcosa che non torna. O meglio, non è come la raccontano.

A mio avviso è in atto da parecchio tempo uno scontro tra l'amministrazione statunitense, e la chiesa cattolica.

La chiesa cattolica è reazionaria e al servizio della classe dominante, ma è anche al servizio di se stessa. Nella sua ultrasecolare storia ha dmostrato, di lottare con grinta nel difendere i suoi interessi.

Di fatto la chiesa cattolica, rapresenta più l'approccio europeo, che quello statunitense.

Le diverse confessioni pentecostali e tutto il marciume degli evangelici di importazione USA sono favoriti e finanziati per una penetrazione culturale a stelle e strisce.

In africa, la chiesa cattolica è fautrice degli interessi francesi ed europei in genere. Il massacro in Ruanda, nè è conferma ( con preti con mani lorde di sangue ricercati e protetti dal vaticano)

Nei Balcani idem, forte scontro con i missionari targati USA, odiati dagli ortodossi e in competizione con i cattolici.

Dico questo non certo per prender partito, ma come possibile lettura di alcuni eventi che ci propinano come spontanei.

saluti

Spartaco

Spartaco allarga lo sguardo con considerazioni interessanti.

Personalmente credo improbabile che i preti, e tantomeno i papi, facciano dichiarazioni casuali e nn ben ponderate.

Mi sembra in continuità con la storia delle vignette danesi sul Corano.

E' vero che normalmente si esprimono con cognizione di causa, preti e compagnia, ma può capitare che nasca un risultato non previsto da un'azione o una dichiarazione... Lo dimostrerebbe tra l'altro la montagna di chiarimenti espressi dal Vaticano, culminati nell'Angelus in diretta sulle tv arabe.

Le considerazioni di Spartaco mettono in campo un tema molto interessante, quello delle relazioni tra Vaticano e imperialismi.

Spartaco scrive: "Di fatto la chiesa cattolica, rappresenta più l'approccio europeo, che quello statunitense". Vero è però che la Chiesa ha un profilo di potere che relaziona fedeltà alle borghesie nazionali, e quello che Spartaco chiama "essere al servizio di se stessa" (quindi la maschera universalista, comoda inoltre da usare per essere "potenza tra le potenze"). Di fatto ha un radicamento e un peso politico in Europa relativamente forte, il che determina una linea europeista prevalente (e il tentativo di dare all'UE un'impronta esplicitamente cristiana: Radici cristiane nella costituzione e così via...). Questo non toglie che anche in America lavori per costruire il suo peso politico e ideologico, e che anche in America sia vista nella duplice veste di servitore (tra servitori in concorrenza fra loro) ma anche di potenza politico-ideologica "universale".

L'anticapitalismo della chiesa cattolica

Non credo che le posizioni espresse dal papa tedesco si possano appiattire a una presa di posizione della Chiesa cattolica in favore dell'imperialismo europeo o di quello statunitense.La questione è più sottile e sarebbe meglio affrontarla in profondità. Con la critica al relativismo, Ratzinger si schiera dalla parte di una "Fede forte"(fede adulta, non alla moda), che sia intesa come una scelta di fede che guidi il comportamento pratico e lo indirizzi in senso misericordioso (leggi: non violento). Citando Manuele il Paleologo,imperatore di Costantinopoli, nel famoso scritto del 1475 in cui v'è il dialogo tra questi e il Persiano (difensore dell'Islam), Ratzinger voleva ribadire, come il bizantino, che il Cristianesimo aveva elevato la legge di Mosè, mentre Maometto l'aveva abbassata indicando ai suoi seguaci di imporla con la forza e la spada! D'altro canto la polemica contro il relativismo filosofico è diretto contro la modernità e la pratica dell'Imperialismo che,con la sua tecnologia,impone cambiamenti repentini, al punto da provocare smarrimento nelle relazioni umane e resistenza di queste intorno alle loro tradizioni e costumi che rischiano di essere cancellate,sottoponendoli ad altre culture dominanti.Come si sa,la politica costante della Chiesa cattolica è quella di frenare lo sviluppo,o come ha scritto Tronti, di "tentativo di trattenimento della Storia".Ora, affermare una "fede adulta" contro una "fede primitiva",portatrice di violenza, per Ratzinger non significa altro che coniugare la fede alla ragione (il tomismo cattolico) e in questo modo fare del dialogo un metodo permanente di affermazione di Credo religioso.

Da questo punto di vista,i musulmani hanno visto giusto nelle parole del Papa, un tentativo d' imporsi come religione superiore (quella cristiana), trattando la islamica come religione inferiore.E' chiaro il disegno: imporsi sulle altre religioni (anche le sette cristiane) come Katolikòs (universale); e imporsi verso gli stati imperialisti della terra.europei e statunitensi, con la sua guida spirituale, come katèXesis (istruzione) per raggiungere la salvezza, il bene ( Eschaton).

Verso gli imperialismi, la chiesa si propone di indicare loro che sappiano governare i ritmi di trasformazione della modernità, senza affidarsi del tutto all'innovazione pena la perdita del rapporto tra fede e secolarizzazione (leggi: tra identità dell'uomo nel sacro e mondo tecnico economico-capitalistico). In realtà si vorrebbe governare la società capitalistica,congelandola nella sua natura storica, impedendole il suo corso verso il comunismo, come le leggi interne rivelano già, frenando lo sviluppo della Storia. La chiesa cattolica è oggi "anticapitalista" alla maniera dei socialisti reazionari alla Proudhon! Saluti duccio

Credo che il Vaticano cerchi di essere contemporaneamente - per quanto gli è possibile - voce d'Europa e voce "universalista" (ovverosia, voce di se stessa). Cosa che, peraltro, cercano di fare più o meno tutti i paesi che hanno a cuore la nascita di un blocco imperialista europeo. La Francia, ad esempio, in politica estera lavora sì per se stessa (anche contro altri paesi europei) ma contemporaneamente cerca di porsi, insieme alla Germania, come polo d'aggregazione di un futuro blocco imperialista europeo (o euroasiatico) sempre più sganciato dagli interessi USA.

Anche il Vaticano, insomma, si trova a giocare le sue... "carte spirituali" in questo scenario internazionale in continuo mutamento e pieno di situazioni contradditorie, dove le scelte di campo non sono ancora del tutto delineate.

Non dimentichiamo infine che la "provocazione" è uno strumento della politica antico come il mondo, utile per conoscere meglio le intenzioni sia degli alleati che dei nemici, anch'esse in continuo mutamento.