Partito comunista scientifico

Non vi preoccupate, non è nato un nuovo partito comunista. E forse nemmeno nascerà, di qui a un bel po’ di tempo, se non proviamo a riflettere in cosa consista realmente la scientificità del comunismo marxista, e soprattutto su come possa e debba nascere un partito che si richiami al comunismo scientifico. (Direte: l’ennesima ingenuità del nuovo giunto. Può darsi, ma questa "ingenuità" la sento sempre più diffusa, forse è il caso di fare uno sforzo tutti.)

Senza un sereno confronto, tramite l’autocritica delle proprie posizioni riferite a vicende e divisioni del movimento comunista passato, non si costruisce nessun comunismo scientifico. Il comunismo scientifico si basa sul confronto fra tesi anche diverse, ma suffragate da basi e logiche razionali e coerenti, fondate sul marxismo leninismo. Il comunismo scientifico deve essere oggi, come sempre, lineare e coerente: usare gli strumenti classici del marxismo-leninismo per analisi e conclusioni riguardanti l’attuale.

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Forum: 

L’unico “passato” ammissibile è solo quello riferito agli strumenti dati da marx e lenin. Il resto deve esaurirsi nella fase di autocritica. Non essendoci oggi un partito comunista attuale e critico (nel senso che ha rifiutato il “passatismo” in favore della sola analisi del presente con gli strumenti del m-l), un tale partito oggi dovrebbe valutare e analizzare tutti i partiti comunisti e m-l esistenti al fine di recuperarne gli elementi attuali, e rigettarne gli scarti “passatisti”. Non si tratta di mero “sincretismo”, ma di recupero della scientificità del m-l sviluppata e testata nell’esperienza del movimento comunista fino ad oggi, trasportata nell’attuale senza il carico di polemica politica maturata nel tempo fra i vari partiti.

Superato il passatismo, il confronto non può che essere scientifico, e ciò non può non riconoscere la validità contemporanea di varie tesi scientificamente costruite.

Il confronto scientifico ha il compito di analizzare la fase economica del capitalismo attuale e il suo rapporto con la politica nazionale e internazionale; di analizzare il movimento operaio; di delineare, conseguentemente, le azioni e iniziative che meglio possono guadagnarlo alla causa comunista scientifica nel più breve tempo ragionevolmente possibile.

Insomma: autocritica; abbandono del pregiudizio e del “passatismo” nel confronto fra m-l; analisi attuale.

Umilmente chiedo: quali sono, concretamente oggi, gli ostacoli alla costruzione di un tale progetto?

Ciao Daser. Capisco il senso del tuo intervento, però non è che le divisioni sono da attribuire a differenti posizioni o analisi del passato (anche se certamente esiste una sclerotizzazione delle differenze su basi assai scarne): differenti posizioni, conclusioni ecc. nascono da qualcosa, e almeno per i principali tronconi della cd. Sinistra Comunista (m-l, che piaccia o meno, è un'etichetta religiosa [con trattino mistico tra m e l] coniata dagli stalinisti e gli stalinisti definente, al di là di un originario uso sporadico di qualche comunista) nascono da differenze di metodo profonde, che si potrebbero forse affrontare, ma non è certo solo passatismo. anche perché non sono d'accordo che l'unico passato ammissibile siano gli "strumenti di Marx e Lenin", ma tutti i 160 anni di storia militante del movimento marxista, con le sue analisi, le sue posizioni, le sue battaglie, le sue divisioni e le sue convergenze, il cui peso sulle organizzazioni attuali è cosa ovvia, problematica, ma da tenere in conto.

Concordo con quanto sostiene Reed.

Sottolineo che le questioni che più ci differenziano da altre organizzazioni sono secondo me essenziali. Non vorrei militare in una organizzazione che sostenesse i movimenti di liberazione nazionale, portando il proletariato a schierarsi in guerra su uno dei fronti borghesi. E' criminale! E non vorrei militare in una organizzazione che desse forza ai sindacati o ai partiti istituzionali e borghesi, contribuendo alla confusione ideologica che già regna. Ma diciamo pure: "presa per il culo del proletariato"!

Non abbiamo "//pregiudizi//". I tanti tentativi di dialogo che caratterizzano la storia del PCInt ne sono testimonianza. Abbiamo invece "//giudizi//", fondati sulla concezione materialistica della storia, che non ammettono compromessi di classe. Teniamo il timone ben saldo sulla rotta dell'autonomia della classe proletaria.

Il lavoro di analisi scientifica della realtà, lo stiamo tentando di portare avanti, in continuità non solo con Marx, Engels, Lenin, ma anche con i tanti altri compagni che hanno animato 160 anni di storia del movimento comunista, come dice Reed.

Cosa ci frena? Prima di tutto il mancato impegno di tanti potenziali compagni internazionalisti, che al pensiero non fanno seguire l'azione. Compagni, permettetemi lo slogan :)

Se condividete il nostro schifo per questa società, allora sostenete la causa della rivoluzione, sostenete il Partito Comunista Internazionalista!

è vero è l' ora di fare non solo di parlare dal di fuori.certo compatibilmente alle propie possibilità

Personalmente, trovo fondamentale ripartire dalla sinistra comunista, quella più stretta attorno alla scientificità del marxismo. E ci metto voi come anche Lotta Comunista, che tanto odiate.

Ok, quelli sono giudizi e non pregiudizi; ma è altrettanto vero che sia poco, diciamo, materialistico attaccarsi tanto alla propria storia piuttosto che fare l'analisi marxista del reale partendo dal reale presente.

Ho la convinzione, ma voi magari mi correggerete, che il partito comunista che parteciperà e magari farà la prossima rivoluzione, sarà costruito ex novo su solide basi marxiste e leniniste (insomma si può dire o no marxista-leninista?) che farà tesoro solo in parte, e solo per il contributo scientifico prodotto, del passato "movimento" comunista, concentrandosi soprattutto sull'attuale usando una scienza e un metodo d'analisi senza tempo.

Daser

p.s. ma come si fanno in questo forum i grassetto, corsivo, quote eccetera? le ho provate tutte ma non funzionano..

Damen diceva...

Ciao Daser, potresti andare a leggerti uno degli scritti scelti di Damen, sotto Testi

Il partito rivoluzionario si costruirà sulla base di una inesorabile critica del passato

La frase dice tutto(anche se si riferisce a tanti anni addietro).

Grùsse

Rivolunzio

Ciao Daser. Io ribadisco che la questione non sia difendere un'identità passata contro le altre. In vari decenni queste identità si sono costruite con metodologie diverse, analisi diverse, tirando conseguenze diverse con implicazioni strategiche e tattiche diverse. L'oggi è dato da quanto accumulato, selezionato e sedimentato nel passato. Analizzare il presente per intervenirvi risente di queste cose pesantemente. La scienza non è mai pura e perfetta. Dichiarando di usare lo stesso metodo, gruppi diversi leggono la stessa realtà nelle maniere più variegate, e agiscono poi nelle maniere più disparate, come è chiaro. Chi in buona fede chi anche opportunisticamente. Sarebbe perfetto se almeno alla prova dei tempi chi si fosse sbagliato ne prendesse atto, riavvicinandosi ad un utilizzo più corretto degli strumenti scientifici di cui disponiamo, ma come sai non è così. I fatti sembrano confermare qualunque cosa, se li si legge ideologicamente; più passano gli anni più errori si trasformano in disastri, mostruosità che conducono nel ridicolo o addirittura tra le braccia della borghesia. Di questo si deve tener conto, non si può cancellare, e non resta che rafforzare chi ha mantenuto l'orientamento scientifico più saldo.

Dici che il Partito che guiderà la Rivoluzione sarà costruito ex novo su solide basi marxiste e leniniste. Ma i partiti non si costruiscono ex novo, ma nei decenni che precedono la rivoluzione. E le basi marxiste e leniniste cosa sono? Marx ha lottato tutta la vita contro altre tendenze del movimento operaio; Lenin ancor di più, ha dovuto lottare contro tendenze che si definivano marxiste; il leninismo risulta anche da quelle lotte e da quelle vittorie. Oggi tocca pure avversare posizioni estranee al comunismo rivoluzionario presenti tra la Sinistra Comunista, ben sia; la tendenza rivoluzionaria ne può uscire rafforzata (anche perdendo nella contingenza). Da dove nascerebbe il partito che guiderà la rivoluzione? Dalle battaglie di oggi, non in un laboratorio di domani, non pensi?