spagna

ho letto il libro di munis sulla guerra di spagna la suatesi è che era potenzialmente rivoluzionaria ma che mancò l' organizazione per guidarla che ne pensate?

Forum: 

Penso che sostanzialmente sia stata colpa degli stalinisti se non si è potuto estendere il potenziale rivoluzionario nel paese spagnolo. Anche se penso che con le prospettive che ha offerto il movimento trotzkista non sarebbero comunque arrivati lontani. Infatti era molto più forte il sentimento che si nasconde dietro la parola POPOLO, al quale gli spagnoli sono tutt'ora molto attaccati, a sfavore del vocabolo CLASSE, termine del quale fecero uso i soli anticapitalisti.

Saluti

Ps.:Se ci racconti un pò meglioche ha detto Munis, possiamo argomentare meglio la questione

Rivolunzio

Spagna

Nella guerra civile spagnola si racchiudono tre guerre. Quella tra due fronti borghesi, uno più moderno rappresentato da socialisti e stalinisti, l'altro, con Franco, retrivo economicamente e socialmente, rappresentato dai latifondisti e la chiesa cattolica. Quella all'interno dei rossi, tra la fazione realmente comunista, anarchici e Poum, e gli altri (cosidetti socialisti e i servi di Mosca) che culminò con i massacri di Barcellona; ed infine lo scontro tra le potenze straniere che in Spagna si contrapposero in una partita a scacchi. Quella di Spagna, oltre che il collasso interno della Spagna stessa, è una delle guerre limitate e localizzate con cui le potenze cercarono di risolvere la crisi generale del capitalismo. Non furono sufficienti ed arrivò la guerra mondiale. Un pò come con le guerre balcaniche prima della prima guerra mondiale, ed un pò (forse) come l'Iraq e l'Afghanistan attuali in preparazione della terza.

munis dice che cera la volontà rivoluzionaria nelle masse ma che venne tradita si dagli stalinisti ma anche dal poum e dal cnt nel momento che accettarono il fronte popolare e quindi si sottomisero allo stato borghese lui salva solo sbl (cioè i troschisti)ma dice che erano troppo deboli per potere agire.lui era 1 membro di loro

il libro è "lezioni di una sconfitta promessa di una vittoria"g. munis edizioni lotta comunista.l' edizione originaria è stata scritta dal 43 al 47.io spero d' aver detto a modoil suo pensiero che mi sembra interessante anche se un po troppo fiducioso su la possibilità di 1 rivoluzione mondiale in quei anni lui dice che se vinceva in spagna avrebbe trascinato tutta l' europa

Bè, una rivoluzione socialista in spagna avrebbe cambiato la storia del mondo. La possibilità di una rivoluzione mondiale era implicita secondo me, e per questo la borghesia da un lato e gli stalinisti dall'altro pestarono bene contro i rivoluzionari.

Spagna

Una rivoluzione in Spagna non aveva nessuna possibilità di riuscita, come la storia si è incaricata di dimostrare. I pochi, veri, comunisti ci hanno provato ma le hanno prese, perchè pochi, divisi e in concorrenza tra di loro. E' questa la lezione da imparare, il partito rivoluzionario è condizione indispensabile. E con gente dalle idee chiare ed omogenee dentro. Pensate che una personalità come Buenaventura Durruti è stato probabilmente assassinato da un anarchico dei suoi. Pensavano che fosse un traditore!!

Non mi pare che la storia abbia dimostrato quello che dici, in Spagna il proletariato poteva anche vincere. Sicuramente è mancata una guida rivoluzionaria in grado di fare la differenza, ma poteva anche formarsi in tempo. La guerra civile spagnola è stata una rivoluzione sconfitta.

lezioni dalla guerra di Spagna

ma, sono passati tanti anni, eppure si continua a dire una marea di fesserie.

La frazzione all'esterno negli anni '30 prese posizione denunciando la naura borghese ed imperialista della guerra in Spagna. Sulla stessa linea denunciò il carattere interclassiita della " resistenza ".

Gli Anarchici ci fecero una figura meschina, dimostrando la sconfitta storica dello loro programma rivoluzionario. I trotskisti dimostrarono che la strada "democratica" era di completo disarmo per la classe.

Il problema è che i rivoluzionari, come li ha chiamati PT ,non hanno, o per programma o per defezione, mantenuto tale ruolo.Qunidi c'è poco da stupirsi.

Saluti

Rivolunzio

Due articoli di quegli anni, da //Bilan//:

  • [[/node/1655|Il "Fronte popolare" trionfa in Spagna]]
  • [[/node/1997|La guerra in Spagna]]

Sulla Spagna

Sulla guerra di Spagna ormai si hanno tutti gli elementi per farsi un'opinione, dal punto di vista comunista la situazione era disperata. Pit. il proletariato poteva fare la rivoluzione, certo, ma non l'ha fatta. Domanda: perchè? Risposta: perchè molti di quelli che si dicevano comunisti non lo erano. Perchè la parte di proletariato che credeva nel comunismo (una sola perchè un'altra parte credeva nel fascismo e nella religione, è puerile pensare che un proletario, in quanto tale, sia comunista di natura) credeva anche che i burattini del padronato spagnolo, tipo Azana, o russo, tipo la Ibarrurri, fossero sinceri. Perchè i "veri" comunisti erano pochi ed in lotta fra di loro. Infine perchè le guerre si vincono con le armi e i nostri ne avevano davvero pochine. Di qui l' importanza di un partito vero e3 solido.

E un altro ancora...

  • [[/node/1787|La Sinistra Italiana e la guerra civile in Spagna]]

il gruppo di munis era contro il fronte popolare e che ci fosse 1 guerra in difesa della democrazia.conosco bene e condivido le posizioni della frazione però che cerano in spagna posizioni rivoluzionarie solo cheil gruppo nacque nel 1937 quando era troppo tardi.non è un caso che più avanti munis abbia scritto articoli su battaglia comunista

è ottimo l' articolo citato per ultimo da mic

Vedo volentieri che si focalizza il tema ulla posizione della frazione all'estero.

Condivido il giudizio finale dell'articolo sopracitato. La frazione non era omogenea e non poteva definirsi partito con un programma ben definito. Alcune posizioni tattiche ed ipotesi sul futuro possono oggi essere considerate con il senno di poi. Il grande merito fu quello di rimanere ancorati a livorno 1921, contro ogni interclassismo e cedimento di fronte alla "democrazia". Le posizioni monoclassiste per l'area occidentale sono quelle che permetteranno di schierarsi contro la guerra imperialista ed a favore dei moti coloniali.

Quello che è sporco è il ruolo di mistificazione di LC, che di chiarezza sulla questione non vuole e non può farne. Il libro di Munis, vale poco rispetto a quanto pubblicato da prometeo e bilan. Nella fattispecie sotto il rigore fraseologico si nasconde il solito volontarismo anarchico e il classico opportunismo di pretesa natura leninista. Lenin era comunista e basta. La parola leninista fu una invenzione dello stalinismo.

Cervetto & C negli anni 60 giravano in lambretta ancheggiando a destra e a manca per crearsi riverginare il volontarsimo con nome altisonanti . Azione Comunista fu il loro trionfo di sdoganamento dell'anarcostalinismo in sotto il nome di "gruppi leninisti della sinistra comunista".

Oggi l'oportunismo teorico e pratico degli epigoni è spaventoso!

ho ritenuto utile far conoscere questo libro come ho già detto non condivido molte sue posizioni in particolare non credo sia possibile 1 rivoluzione senza 1 partito presistente farlo nascere sul momento è troppo tardi.

comunque mi sembri troppo severo con munis mentre condivido i giudizzi su lotta comunistaanche se ho il dubbio che munis parli con il senno di poi non mi sembra che le sue siano le posizioni di trostski sulla spagna

Lotta Comunista

LC non ha ormai da tempo niente di comunista, la sua azione parla per lei. Anche le sortite verbali sono in linea col resto. E' un elemento particolarmente dannoso, in tanti disgustati da una voracità di denaro degna del peggior usuraio e da pratiche da setta religiosa hanno finito per abbandonare ogni attività politica. Sarebbe però necessario studiare il passato del movimento rivoluzionario per chiarire cosa si è rivelato efficace e quali sono gli errori da non ripetere e non come battage pubblicitario per i rispettivi gruppi d'appatenenza. La Spagna insegna che già a priori è necessario un partito solido e che alleandosi con i traditori o peggio facendosi inglobare si fa una brutta fine. Politica ed umana. Nins morto, Berneri morto, Durruti morto, Mera vivo per miracolo, e non sono stati i fascisti!

Ciao a tutti e scusate la lunga assenza.

Non so cosa si intenda qualche mess più su dicendo che la rivoluzione in Spagna non aveva nessuna possibilità. Ma non sono affatto d'accordo. Molte delle condizioni che tutti noi riteniamo indispensabili alla riuscita della rivoluzione erano mature: crisi economica e divisione della borghesia, tanto per iniziare. Se ci fosse stato un partito forte e soprattutto con un programma dalla tattica decente, forse le cose sarebbero andate in maniera diversa.

Sono invece molto d'accordo (per una volta) con Spartaco. Gli anarchici c'hanno fatto davvero una pessima figura, rendendo palese che il loro programma, che poi in realtà è un'assenza di programma, non serve proprio a niente. Fermo restando gli eroismi e il valore personale di alcune figure di spicco, gli anarchici hanno mostrato quanto vulnerabili li renda la loro assenza di organizzazione.

Per quanto riguarda lc sapete già come la penso. Posso solo far riflettere la platea sul fatto che la pubblicazione del libro di Munis è solo un modo per far riflettere chi si ritiene comunista, sugli errori fatti dal movimento rivoluzionario in Spagna, in modo che possano non esser ripetuti in futuro.

La pretesa natura leninista di lc si riferisce al partito di stampo bolscevico. Purtroppo ciò che di buono Prometeo e Bilan dicono su questo argomento è sconosciuto ai più. Perchè non li legge nessuno. A me questo dispiace. Ma chi parla di pratiche da usura dovrebbe spiegare anche come risolvere questo problema senza chiedere la sottoscrizione.

Invece questi personaggi, alcuni dei quali avrebbero anche tanto da dire, preferiscono tacere. Anzi parlare a se stessi. Però così possono gloriarsi di essere dei comunisti puri, senza neanche una falange a contatto con il modo di fare borghese. Complimenti.

A proposito del fatto che lc non fa attività politica poi mi farei anche una risata. se non fosse che mi fanno ancora male i piedi dopo una settimana passata in università a volantinare nel tentativo, riuscito , di far uscire qualche giovane dalla passività sociale.

Saluti internazionalisti

Certo non vi si può lasciar soli un'attimo a voi che subito ve ne approfittate!

Lottarolo in incognito

Ciao Zazza, vieniamo al sodo A) C'erano tutte le condizioni in Spagna per la rivoluzione, che secondo te ci sarebbe stata se non fossero mancate proprio quelle inezie che guarda caso sono le condizioni medesime. Ripeto: non c'era un partito comunista solido, dunque dobbiamo crearne uno se vogliamo avere qualche possibilità di riuscita B)esiste il nemico se no la lotta di classe con chi si farebbe? In questo caso i finti comunisti più tutto il resto delle schieramento padronale. Fascisti in primis. C) i pochi, costretti dai rapporti di forza del momento, furono costretti ad un'alleanza suicida D) so che considerazioni di questo genere fanno poco intellettuale, ma qualcuno vorrebbe dare un occhiata alla valanga di armamenti riversati da Italia, Germania e Russia? come imporsi con tre schioppi? E) i soldi per far politica sewrvono, ma una cosa è cghiedere soldi per far politica ed un altra far finta di far politica per scucire soldi. In più la parola buona Lotta la mette sempre per il padrone. Comnunque hai ragione anche tirare in carreto diEpifani è politica.

Lotta

Anche Forza Italia e Forza Nuova fanno politica ma non sono davvero comunisti! Che tenerezza, cercare lavoratori gratuiti sarebbe costruire un partito comunista. Chi veramente sente questa esigenza ed ha avvicinato Lotta sa di cosa parlo. Forza Zazza, grido di battaglia "Pastorino miliardario subito" e poi a reggere il moccolo alla CGIL

Ho visto che avevi già corretto il tiro su quello che intendevi circa le condizioni in Spagna. Ma le condizioni non imponevano affatto un'alleanza con i repubblicani. In Spagna gli anarchici erano in tanti, non certo 4 gatti. E se per scelta tattica a volte si possono stringere alleanze con i nemici dei tuoi nemici, di certo è necessaria una strategia che ti renda chiaro quali sono i fini della tua lotta. E ti tenga al coperto da tragedie tipo quella di Barcellona. Ciò che è mancato agli anarchici.

E' comico che alcuni degli attivisti di battaglia pur dicendosi materialisti, si sentano pervasi da poteri divinatori e pensino di sapere "chi veramente sente l'esigenza di costruire un partito comunista"

Evidentemente sono tanti anche coloro che hanno militato in lotta, e vi militano tuttora, che si fanno beffe del giudizio di battaglia sulla loro attività.

non trasformiamo questo post nell' ennesima discussione su lotta comunista

chiarezza e precisione storica

In effetti la situazione in Spgna fu rivoluzionaria. All'appuntamento il proletariato si presentò nudo, senza il suoi organo politico. In Russia, la forza del partito bolscevico, è stata prima di tutto di chiarezza di compiti ed obiettivi. DISTRUGGERE LO STATO BORGHESE.

In Spagna passati i pochi giorni che potevano sconvolgere il mondo la borghesia si riprese appggiandosi all'opportunismo.

Ci sarebbe da dire parecchio per spiegare come mai a tale appuntamento il proletariato arrivò senza il suo Partito.

Da una parte la chiarezza teorica e nello stesso tempo l'azione conseguente nella calsse perchè il proletariato riconosca il suo partito.

Nel '36 in spagna non c'era un partito con una chiarezza dei compiti del proletariato.

La nostra frazione si presentò al congresso del POUM rivendicando le posizioni del disfattismo e la negazione dell'antifascimo come obiettivo primario. I troskisti ci dissero di scapare che per quanto dicevamo saremmo stati da fucilare !!!!!

La pubblicazione del libro di Munis, è una porcata perchè serve a creare confusione e nella confusione traghettare le posizioni volontariste tipiche degli anarchici.

E' una porcata perchè nel libro e nella prefazione non vengono minimamente citate le posizioni internazioliste della frazione ( PERCHè? ).

Chiuderei dicendo che l'antistalinismo è un cattivo prodotto, proprio come l'antifascismo. Non basta a definire il nord rivoluzionario,

Le comiche di Lotta Comunista

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io spero che la munis non abbia messo le posizioni della frazione perchè non le conosceva quando ha scritto il libro.certo toccava a chi ha scritto la prefazione parlarnema per loro non esistiamo è già un miracolo che citino damen

Il libro di Munis non serve affatto a sponsorizzare gli anarchici. Ripeto serve anzi a calcare la mano sull'inadeguatezza del programma e della loro organizzazione. A sottolineare come la mancanza di un forte partito internazionalista in Spagna abbia reso inevitabile anzi scontata la vittoria della borghesia.

Ripeto che è ora che battaglia si renda conto che un nucleo di militanti anche ferrati nella teoria ma sparuto numericamente non può venire a capo di nulla. Battaglia non si può crogiolare nella sua presunta purezza teorica, mettendo in secondo piano uno sviluppo importante del partito. E ripeto ancora che qui non voglio far alcun paragone con lc.

Zazza prezzemolo

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Spagna

Chiunque intervenga riesce nel miracolo di parlare della guerra civile spagnola senza parlare di guerra e senza interessarsi alla Spagna. Spartaco (mi sembra) riesce solo a fare propaganda per il suo gruppo e quando scende nei fatti lo fa per dirci che il Poum mandò a quel paese i suoi antenati politici. Sono passati settant'anni! Diceva Trotsky; la storia sarebbe inutile se non ci insegnasse nulla. Cosa capire dalla guerra spagnola? Necessità di un partito comunista efficiente e radicato già presente al momento dello scoppio. E' indubitabile! Quindi invito tutti i bene intenzionati (LC è ovviamente esclusa!) a darsi da fare.

Come si fa il partito ?

Vecchia storia, raccontata da tutti i volontaristi.

Il partito come organizzazione radicata sul territorio è espressione della lotta di classe che il proletariato esprime. Con un linguaggio matematico si protrebbe dire che ne è l'integrale rispetto al tempo.

La chiarezza dei principi e la conseguente e COERENTE, impostazione tattica, permette al proletariato in lotta di riconoscere quel gruppo, o meglio partito che lo rappresenta nei suoi interessi storici.

Giustissima la battaglia teorica del partito contro idealismi e travisamento dei principi. Il metro storico è la base del materialismo.

Della guerra di spagna, di dovrebbe dire che è stato il podromo della più generale guerra imperialista in europa, dove il proletariato è stato schierato sui fronti di guerra e non su quelli di classe.

La lezione di oggi che è quella del '17 russo è il rifiuto del partigianesimo, il rifiuto dell'alleanza con la parte "progressista e democratica" della borghesia. nessun progresso è possibile all'interno della società borghese.

Oggi a più di 70 anni l'oportunismo continua il suo inganno, tantissime ciance, per nascondere quello che la frazione disse nel 36. SABOTARE LA GUERRA, PER LA FRATERNIZZAZIONE DEI proletari in divisa , REPUBBLICANI E FALANGISTI.

Munis questo la capì dopo la guerra, ma legato alla sua esperienza personale non arrivò alla chiarezza di condanna propria della frazione. L'utilizzo strumentale di LC è proprio legato alla mancanza di chiarezza, serve a nascondere quello accaduto Ieri, a giustificare l'Oggi e a mestierare per il Domani.

Quindi picasso stai dicendo:

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Ma se anche il proletariato

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giochini pietosi

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Ma quale parola avete speso

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Il proletariato dovrebbe essere composto da premi Nobel per capirci qualcosa tra integrali, rami d'iperbole e tattiche azzeccate. Nei momenti di massima crisi chiunque si chiede il perchè della situazione e in genere si sente in dovere e diritto di intervenire. Il punto è che non essendosi preparato per tempo finisce a rimorchio dei soliti politicanti, magari rivisti e corretti per la bisogna. Così nel '43 tanti proletari desiderosi di riscatto finirono per arruolarsi nelle Brigate Garibaldi o nella GNR facendosi così strumentalizzare per l'ennesima volta. Le milizie carliste o i battaglioni stalinisti che si massacravano vicendevolmente erano composti da proletari. Il partito è composto da quelli che certe domande se le fanno prima che inizino a fioccare le bombe; e che si danno le risposte adeguate. In Spagna come in Italia il numero di questi fu troppo esiguo per incidere. Non ripetiamo errori già fatti in precedenza.