storia

Ciao a tutti.

Vorrei chiedervi un consiglio. Mi piacerebbe studiare in maniera approfondita la storia della Russia e in particolare il periodo stalinista. È giusto un vezzo, ma vorrei farlo in modo esauriente e preciso. Sto leggendo "Il grande terrore" di R. Conquest. Potreste consigliarmi qualche testo o qualche autore?

Grazie

buona giornata

serdica

Forum: 

  • Ciao Serdica,

la*

Ciao Serdica,

la bibliografia sull'argomento è, come sai, immensa, ma provo a buttare giù qualche indicazione.

Ovviamente, per primo ti consiglio il nostro libro "I nodi irrisolti dello stalinismo...", ottimo, a mio parere, per capire gli antefatti dello stalinismo, cioè la progressiva sconfitta del processo rivoluzionario in Russia. Notevole è anche il testo di Bordiga "Struttura economica e sociale della Russia d'oggi", soprattutto le parti più "storiche", per così dire, benché, personalmente, non condivida alcuni giudizi di Bordiga medesimo. Buono è anche "Stalinismo" di Arturo Peregalli, edito dalla Graphos non proprio a buon mercato. Per il primo anno della rivoluzione, Victor Serge, "L'anno prima della rivoluzione russa", Einaudi. C'è anche la monumentale opera di E. Carr sulla russia sovietica, Einaudi, e il libro in tre volumi di C. Bettelheim "Le lotte di classe in URSS" (ma credo esaurito da tempo come l'opera del Carr: li puoi trovare in qualche ben fornita biblioteca). Infine, M. Lewin, "Storia sociale dello stalinismo", Einaudi.

Qui mi fermo, anche perché, per il momento, non mi viene in mente altro.

Ciao,

Smirnov

PS "I nodi irrisolti" lo puoi chiedere direttamente a noi, quello di Bordiga a Programma.

Smirnov ti ringrazio, sei stato davvero gentilissimo. Solo un'ultima cosa: il libro "I nodi irrisolti" posso richiedervelo solo via internet o è possibile che lo trovi in una delle vostre sedi?

grazie ancora

serdica

“I nodi irrisolti” lo

"I nodi irrisolti" lo abbiamo in tutte le nostre sedi

quello di peregalli,un ottimo libro,puoi richiederlo a www.graphosedizioni.it.peregalli era un ottimo storico purtroppo è morta troppo presto

Grazie

Indirizzo storico ed indirizzo di partito

L'opera del Carr, è ben fatta nel senso che sono riportati i fatti in maniera onesta.

L'opera del Conquest è paccottiglia come se ne può trovare a iosa, da destra o da sinistra si guarda allo stalinismo come ptroblema morale.....

L'opera della sinistra comunista, dagli anni 20 in avanti ha portato avanti una battaglia politica di denuncia dello stalinismo come espressione della controrivoluzione in russia e in tutto il globo.

Invito a leggere il materiale prodotto nell'arco storico.

Una piccola nota.

La sinistra comunista si aspettava una confessione, sulla falsa natura del socilismo russo, si ebbe il crollo ma non la confessione. Questo perchè la natura sociale della controrivoluzione russa ( campagne alleate del capitalismo urbano) ancora oggi non è messo in discussione.

  • Ciao Serdica,

figurati: se*

Ciao Serdica,

figurati: se posso essere utile a un compagno, sempre pronto.

per quanto riguarda Conquest, mi sa che abbia ragione Spartaco: sinceramente ne ho letto solo degli scampoli, ma quello che ho letto non prometteva niente di buono.

Ciao ancora,

Smirnov

In realtà l'ho preso perchè proprio non sapevo da dove iniziare! mi è capitato di trovarlo e ho deciso di comprarlo, a scatola chiusa. comunque sono contenta dei consigli che mi state dando. poi, iniziando a leggere un po' di cose, riuscirò anche a capire meglio quali sono quelle che mi interessano di più e quali meno.

buona serata a tutti

serdica

aggiungo algi ottimi testi segnalati dai compagni:

"il declino dell'Urss" smepre di Peregalli ed. Graphos

"Dialogato con Stalin" di Bordiga

"Dialogato coi morti" di Bordiga ove si mostra bene come in urss c'era mercato,moneta, investimento di capitali e profitti e dove la contabilità veniva tenuta in moneta xciò e come al contrario sarebbe dovuto essere in un sistema socialistico.

Saluti

  • Ciao Serdica,

scusami: ti*

Ciao Serdica,

scusami: ti ho chiamata "compagno", quanto invece sei una compagna.

Inoltre, concordo con No Nick, anche per sottolineare l'incoerenza di Bordiga che sul problema della natura sociale dell'URSS dise e disdisse continuamente: dal capitalismo di stato all'industrialismo di stato (che è?) e ritorno.

Ciao a tutti,

Smirnov

Figurati Smirnov, non potevi sapere. bhe, a quanto vedo avrò parecchio da leggere! vi ringrazio ancora per i suggerimenti

...poi c'è anche il ns opuscolo di partito "Le Purghe staliniane" agile e divulgativo

a ,me poi è piaciuto molto il "Da Lenin a Stalin" di V.Serge ed. Samonà e Savelli come tutte le pubblicazioni di quell'autore.

come vedi Serdica l'unico limite è... il tempo a disposizione!!

saluti

Dato che parliamo di libri vorrei segnalarne uno che come argomento è leggermmente fuori tema ma merita di essere letto. "Il passato di un'illusione" di Francois Furet. Parla di comunismo e comunisti. Dico merita perchè vi si può trovare tutto il campionario di sparate a salve contro la teoria e la pratica comunista. Più alcune assurdità piccolo borghesi piuttosto originali. Andrebbe letto e meditato per esercitarsi, in caso di confronti verbali, in maniera da contrastare efficacemente le obbiezioni più ricorrenti alla nostra linea politica

E' interessante anche Russia e rivoluzione nella teoria marxista edizioni il programma comunista, 1990.

Poi, anche se non è condivisibile granché il Trotsky della critica allo stalinismo per questioni più volte dibattute, i suoi scritti restano interessantissimi per la cronaca di quegli anni: tipo La Rivoluzione Tradita, la Terza Internazionale dopo Lenin, per alcuni versi La Rivoluzione Permanente, ecc. e naturalmente c'è la sua Storia della Rivoluzione Russa.

Oltre al tempo, come giustamente diceva No Nick, forse ciò che occorrerebbe per affrontare il tema è anche un po' d'ordine per orientarsi in questa marea di materiale.

Compito di un partito rivoluzionario è anche, oltre ad un certo volume di pubblicazioni, fossero anche fascicoli spillati tipo copisteria, la creazione di una catalogo concernente proprio il materiale a cui ti riferisci. Commenti, chiose, indicazioni, insomma un vero e proprio lavoro tendente a creare un percorso d'istruzione per i nuovi venuti in primis. E poi per tutti, dato che l'approfondimento dei problemi non è mai eccessivo. Oltre a capirne la necessità occorre tempo e menti e mani volenterose. Per il denaro al limite ci si arrangia.

Sono d'accordo, altrimenti è difficile orientarsi e si sprecano anche molte risorse mentali e di saccoccia in libri poco utili. Lo spirito credo dovrebbe essere quello che sta uscendo fuori qui nella discussione, ampio ma ragionato. Per esempio l'edizione '90 che citavo di Russia e rivoluzione si apre con un'introduzione che include un percorso bibliografico "bordighiano puro" sul tema trattato. Con un respiro maggiore sarebbe davvero un lavoro utile; magari facendolo proprio come nell'introduzione '90 di Russia e rivoluzione, con brevissime presentazioni dei testi, messi tra l'altro in collegamento tra loro.

è un' ottima idea per esempio vedo che a catanzaro fanno un ciclo d' incontri sulla storia politica potrebbero publicarli.certo ci vorrà un aiuto economico

Forse però con le classiche fotocopie su A3 si possono contenere parecchio le spese: basta tenere il testo impaginato su formato digitale e stamparne quando serve le copie necessarie, con un costo che copra le spese.

Un'altra cosa utile secondo me è tenere i testi impaginati su pdf, mettendoli magari a disposizione sul sito: anche i giornali varrebbe la pena ci fossero anche in versione pdf. Io per esempio preferisco scaricare pdf che posso archiviare (anche giornali) piuttosto che copia/incollare su un file di testo le cose che mi interessano da un sito, oppure stampare al momento dal sito stesso.

Parlando di buone letture volevo consigliare a MA07 i seguenti libri: "L'alleato scomodo" a cura di Alessandro Silj con la prefazione di Sergio Romano, riguarda i rapporti tra governi italiani, la Libia, glli USA e l'OLP nel biennio 85' - 86. I due volumi di Angelo Del Boca "Gli italiani in LIbia" nonchè per la "nostra" storia: "Cronache rivoluzionarie in provincia di Varese" di Alessandro Pellegatta. Si tratta del primo dei quaderni di Pagine Marxiste.

gli opuscoli di pellegatta sono intere se lui è piuttosto critico verso battaglia

Le critiche costruttive sono ben accette, nessuno crede di aver tutte le risposte in tasca. Il libro sul secondo dopo guerra è interessante sopratutto perchè parla di fatti e personaggii ignoti alla gran massa dei compagni. Prima di leggerlo io ero uno di loro. L'interpretazione ed i concetti che esprime l'autore anche a parer mio hanno più di una falla. Alla discussione tra noi il compito di stabilire alcuni punti fermi.

mi sono accorto di aver saltato delle frasi nel messaggio volevo dire che sono opuscoli interessanti anche se critici verso battaglia.anch' ignoravo le battaglie di varese e dell' isola d' elba.meritano veramente di essere letti

  • verissimo.

personalmente*

verissimo.

personalmente penso che di episodi analoghi, magari ancor meno noti, ce ne siano stati anche altri.

Il solito vecchio problema della storia cancellata e scritta dai vincitori.

ad es. tempo fa un compagno mi diceva d'aver letto da qualche parte alcuni cennni storici che farebbero ipotizzare che almeno uno dei fratelli Cervi era un simpatizzante della posizioni della SxCom.

In molti casi la storia viene riscritta per creare miti in appoggio a questa o quella linea politica. Il passato falsato serve a giustificare la falsificazione del presente. Pensate al presidente della repubblica che in Ungheria cercava di far passare la balla che il PCI dell'epoca avesse preso posizione a favore degli insorti.Il partito stalinista avrebbe rotto con Mosca già allora! Non mi dire! Per non parlare di come è stato rimaneggiato il periodo di costituzione dello stato unitario.

Ricorrono i quarant'anni della morte del Che. Per quanto egli fosse lontano dalla nostra linea politica tanto che oggi può essere considerato un esempio da evitare, lo stravolgimento della sua figura attuato da Castro, Minà o dal suo ex compagno d'armi, il "filosofo" francese Regis Debray, è veramente fastidioso.