Note dal fronte domestico - Turchia in guerra

Qualche riflessione sulla situazione in Turchia - Traduzione del post di Devrim in inglese

Giovedì 25

Ieri solo due manifestazioni nazionaliste sono passate vicino a casa mia. Suppongo questo sia un miglioramento... Lunedì c’è stato un attacco ad una area kurda di Ankara da parte di fascisti. Io l’ho sentito da qualcuno che abita lì, ma non ho visto niente a questo riguardo sui media. Dio sa cosa sta succedendo ad Istanbul... Martedì i nazionalisti hanno manifestato a ODTÜ, la cosiddetta “roccaforte del comunismo”. È la prima volta in assoluto che si tiene lì una manifestazione nazionalista. La nostra organizzazione ha lì un paio di membri, e loro hanno prodotto un volantino che è stato accolto molto bene...

La sinistra sembra allo sbando: il TKP insiste sul non permettere agli imperialisti di dividere il nostro paese; ci manca poco, ma proprio poco, che prendano posizione a favore della guerra.

Sulla strada, mentre andavo al lavoro, sono stato avvicinato da uno che vendeva bandiere. Mi ha chiesto se avevo una bandiera, e quando gli ho risposto di no, lui mi ha chiesto come mai no. Allora gli ho detto cosa farci con la sua bandiera... ma ho capito subito che ciò che avevo fatto era molto pericoloso... Quello era uno dei sette diversi venditori di bandiere che ho visto mentre andavo al lavoro stamattina.

26 000 lavoratori sono ancora in sciopero alla Türk Telekom; anche alla Novamed lo sciopero continua.

Come nota personale ieri dopo una discussione con un negoziante particolarmente nazionalista, avevo deciso che non sarei più entrato in negozi che espongono la bandiera. Ma sfortunatamente l’unico senza bandiera che ho visto era un negozio che vendeva protesi artificiali. Il bisogno di pane ha avuto il sopravvento su una stupida idea astratta dovuta alla seccatura...

Venerdì 26

La scorsa notte il Comando Generale dell’Esercito ha ringraziato il pubblico per le manifestazioni contro il terrorismo... I notiziari sono pieni di questa sorta di manifestazioni. Si tengono in ogni città o piccolo paese... È difficile dire quanto l’esercito sia direttamente coinvolto nella loro organizzazione.

Alcuni compagni mi hanno riferito di discussioni con lavoratori al picchetto alla Telekom. I lavoratori lì condannavano gli atti di sabotaggio che avevano avuto luogo, dicevano che loro erano patrioti e che non avrebbero fatto nulla contro il paese. Tutti sono caduti in questa trappola.

Ho parlato di nuovo con i compagni di ODTÜ. I membri della sinistra sono ancora molto confusi. Stanno decidendo se attaccare i fascisti. Stanno parlando di questo già da quattro giorni. Sono rimasto un po’ shockato quando ho saputo che in realtà ci sono solo sei fascisti lì... Gli anarchici sostengono che dovremmo bruciare le bandiere turche. Sono pazzi? Il risultato sarebbe un pogrom. C’è stato un incidente a riguardo di una bandiera bruciata un paio di anni fa, e tutto il paese era scivolato nell’isteria. Non riesco ad immaginare cosa succederebbe con l’atmosfera odierna...

Ho parlato con una ragazza al lavoro; la sua voce si è ridotta ad un sussurro quando mi ha accennato di essere kurda. Il 20% del paese è kurdo, e quanti di loro hanno paura anche di sussurrarlo ora...

“Il segretario di stato USA, Condoleezza Rice, si recherà in visita in Turchia nei primi giorni del mese prossimo per tentare di smorzare le tensioni tra Ankara e l’Iraq”. C'è una guerra in corso oggi, e lei verrà nei primi giorni del mese prossimo. Qualunque cosa dicano, è forse questo un segnale di luce verde dagli Stati Uniti per i generali? Il capo dei generali, Yaşar Büyükanıt, chiede ai dimostranti di “contenersi". Dice che è il PKK a voler far esplodere il conflitto etnico. Questo mi fa sentire molto più tranquillo nei confronti delle folle nazionaliste che rumoreggiano nelle strade... È il PKK che vuol far esplodere il conflitto etnico, non loro...

Conto il numero di bandiere che sventolano dal mio palazzo. Ce ne sono solo sette. Perché diavolo sto pensando “solo”...

Forum: 

questo post è molto interessante è possibili conoscere,in italiano,le posizioni del gruppo di devin

Inquietante. Sapevo che in Turchia il nazionalismo è sempre stato forte, ma non pensavo a questi livelli.

Il sogno Turco sarebbe quello di riprendere il potere politico per risolvere le questioni del medio Oriente, problemi che secondo l'opinione turca sono dovuti al vuoto di potere dovuto al crollo dell'impero ottomano.

Ovviamente, parlo di opinione della borghesia turca.

Credo che un intervento turco in Iraq non farebbe che complicare una situazione già molto complessa: infatti, non farebbe che riaccendere l'animo nazionalista arabo.

Un nuovo conflitto all'algerina fra nazionalisti e integralisti non sarebbe da escludere.

Dunque, mi chiedo quanto vale l'alternativa proletaria oggi in medio Oriente?

Che fine faranno le parole di Hanna Batatu? di Ervand Abrahamian? di Faleh A. Jabar?

Could we have a translation please,Mic?

Devrim

Aggiornamenti dalla turchia - report dei compagni dell' Eks

L'alta Corte ha tolto il bando per i "media negativi". Il quale evento dà una generale soddisfazione borghese del fatto che in Turchia nn abbiamo la censura.

Significa che te sei il censore di te stesso...

Dopo tutto se scrivi qualsiasi cosa contro "L'identità Turca" puoi ritrovarti sotto la mannaia dell'articolo 301... o finire morto come Hrant Dink, Ahmet Taner Kışlalı, Uğur Mumcu, Ümit Kaftancioğlu, Abdi Ipekçı…

ho deciso che domani nn andrò allo stadio. Al Sivaspor lunedì c'erano 15 mila persone tutte con le bandiere turche che sventolavano. Il Presidente li ha elogiati.

Questo week-end penso sarà lo stesso ovunque.

In genere io non mi lazo in piedi durante l'inno nazionale e nn oso pensare cosa significherebbe farlo domani in un tale clima...

La Rice mette in guardia la Turchia dall'interferire in Iraq: ho discusso un'ora con dei ferrovieri a proposito della guerra mentre andavo al lavoro. La maggior parte di loro sostengono la linea nazionalista. alcune cose dette da loro sono agghiaccianti, tipo " Ripuliremo il Kurdistan".

Uno di loro ha sostenuto posizioni simili alle nostre, il che mi ha fatto essere un pò più ottimista. Un compagno che lo conosce mi ha detto poi che egli è un anarchico - tanto x dire quanto è piccolo il gruppo di perosneche si oppongono alla guerra (apertamente)

Yaşar Büyükanıt dice che un'operazione oltreconfine nn è imminente...significa che inizierà dopo l'incontro del 5 novembre

Devrim

Eks

l' ultimo intervento non è di nonik, ovviamente, ma lui è solo il traduttore

Ringrazio Devrim per questi report.. la situazione è veramente dura per un internazionalista in questa situazione... senza considerare che un estensione della guerra alla turkia rappresenterebbe un salto di qualità vero e proprio della contesa interimperialistica.. e' drammatico constatare ancora una volta il peso della ideologia nell'addormentare le coscienze proletarie.

Devrim ci sta offrendo un grandioso servizio. Purtroppo non vedo però come possiamo aiutarlo.

possiamo aiutarlo invece Ma07,

1 - dando voce alle sue esperienze coi ns mezzi ( sempre insufficienti ). cosa che Bc ha sempre fatto negli ultimi 60 anni

2- col mostrare che esistono sempre e cmq posizioni internazionaliste coerenti nella calma e placida vecchia Europa e che nn si è obbligati a scegliere "da che parte stare" almeno come lo intende la borghesia. Essere cioè un punto di riferimento x tutti quelli che rifiutano le logiche dominanti ( pochi, anzi pochissimi all'inizio delle guerre - molti di più alla fine...) .

saluti

p.s. se ti capita leggiti il "Viaggio in Europa Orientale-1915" del comunista americano J.Reed dove descrive molto bene le sensazioni, gli umori, le dinamiche precedenti lo scatenarsi della prima guerra mondiale in Europa dove si trovava allora.

Attualissimo

Oi ma07

L'alternativa proletaria in turchia sarebbe strettamente necessaria perchè lo spirito che aleggia li ora non è certo lo spettro delle prime pagine del manifesto ma un sentimento, come dire?, prefascista...il che giustificherebbe il governo a prendere misure tese a frammentare la classe operaia e promuovere l'odio etnico contro i turchi kurdi. Un popolo che desidera l'inizio di una guerra non è difficile da accontentare e in un attimo, tu internazionalista, ti trovi a doverti rinchiudere in casa e per giunta avere i vicini di casa che t'insultano.

La tensione è senz'altro alta in turchia e come puoi leggere usare il vocabolo sbagliato su un volantino può costarti la vita, perciò prima di tutto la solidarietà tra compagni di altri paesi è fondamentale, quella tra proletari non si può sempre ottenere.

Saluti Rivolunzio

ps: hey devrim, you're making a great work.

  • Ciao MA07,

concordo con i*

Ciao MA07,

concordo con i post dei compagni, in particolare con No Nick dove dice che tutti possiamo aiutare Devrim e i compagni/e che come lui sono su posizioni internazionaliste. Certamente, purtroppo ora il nostro aiuto immediato non può essere altro che di natura "ideale", ma già non sentirsi completamente soli in un mondo che tu trovi assurdo e che sempre di più lo diventa, può non essere poco, in ogni caso, meglio del niente o quasi (in termini di classe) da cui quei compagni sono circondati.

Ciao ancora a tutti,

Smirnov

Va bene il supporto morale, ma purtroppo al comunismo con le chiacchiere non ci arriveremo mai.

Un compagno mi ha suggerito di manifestare davanti all'ambasciata turca... voi che ne pensate?

Credo che la più incisiva solidarietà comunista sia sempre l'appello alla ripresa nel conflitto di classe nel proprio paese, contro tutte le menzogne ideologiche del nazionalismo, contro l'aggressione militare dello stato turco ma anche contro il vicolo cieco della lotta per un "Kurdistan libero" (libero per chi? Non certo per la classe operaia kurda), in nome dell'internazionalismo proletario e del disfattismo.

La nostra patria è il mondo

Davanti all'Ambasciata Turca ?

di principio nn lo escludo, però con un paio di punti fermi;

1- sottolinenado la ns solidarietà di internazionalisti ai lavoratori turchi in sciopero e dicendo che quella può e deve essere la chiave di svolta della situazione.

2- non aderendo a nessuna forma di nazionalismo filo curdo ( ed anti-turco), che magari si spaccia superficialmente x rivoluzionario, di cui la sx parlamentare ed antagonista sono impregnate.

( ricordati quando Ocalan venne portato in italia grazie agli agganci del parlamentare di Rifonda di cui ora nn ricordo il nome ).

Per quanto detto sopra mi sento in dovere di dirti che ti troveresti molto probabilmente isolato in territorio ostile ( se vuoi in scala 1 a 100 quello che accade a Devrim &Co).

La cosa cambia se pensi di poter organizzare un gruppo ,anche piccolo, di compagni, nel qual caso si può anche buttare giù insieme un volantino.

Saluti.

ciao no nick!

Compagno, io mi sto movendo per creare un gruppo internazionalista qui nel territorio. Oggi sono andato al Vittorio Occupato, centro sociale ostiense, e ho parlato in occasione di una manifestazione antifascista con compagni che potrebbero essere interessati, e nella settimana prossima aprirò un collettivo autogestito stesso lì. Purtroppo non è facile.

Saluti rossi.

Bene, bene sono contento.

le difficoltà purtroppo sono quelle di tutti in un periodo di schifo come questo.

L'importante è far sì che le difficoltà a volte insormontabili nn ci sottraggano l'indispensabile entusiasmo.

Scontri nel sud est della Turchia

[[Violenti scontri a Van, nel sud est della Turchia | euronews.net#]]

La polizia ha represso duramente una manifestazione indetta dal partito filo curdo: una protesta contro l'incursione militare dell'esercito turco nel nord dell'Iraq. Almeno 5 persone sono rimaste ferite negli scontri, e sei sono state arrestate. [...]