Confronto con un compagno

Confrontandomi con un compagno, ad un certo punto della discussione, lui ha esaltato il "modello cubano" spiegandomi che ai cubani è garantito il diritto al lavoro, all'alloggio, all'istruzione, alle cure sanitarie etc.. e che negli altri Paesi latinoamericani i proletari versano in condizioni drammatiche.

Sono consapevole di come Cuba sia un Paese a capitalismo di Stato, ma non sono riuscito a trovare argomenti per spiegare che colà detta legge la classe sfruttatrice dei burocrati di Stato che non lascia che le briciole al popolo.

Voi come avreste risposto a quel compagno castrista ?.

Forum: 

- Papà, cos'è il fascismo?

- Zitto e mangia.

Io gli avrei risposto con questa vecchia battuta, sempre attuale. Oltre alla logica considerazione di Marx che il comunismo è la condivisione della ricchezza, non della povertà. Siamo sempre lì: socialismo o capitalismo di stato? Si vuole realizzare una nuova società o mettere qualche pezza a questa?

Posto che i proletari cubani abbiano qualche garanzia economica in più rispetto a quelli degli altri paesi centro e sud-americani, non mi pare che il regime castrista abbia risolto il problema della povertà sull'isola, anzi. Oltretutto come sarebbe possibile, con l'embargo americano in casa? Dal socialismo in un solo paese al socialismo in una sola isola, con la borghesia di stato che fa la corte ai capitali europei da cui è sempre più dipendente, da quando non c'è più mamma Russia a fare da sponda?

C'è poco da esaltare il modello cubano.

Sono d'accordo con te, Gek, su ogni cosa che hai detto.