Natura umana

Parlare di rapporti tra i compagni, e tra le persone in generale significa parlare di natura umana. L'ideologia borghese e clericale postula una natura umana metastorica, sempre uguale a se stessa, non la considera come qualcosa sucettibile di evoluzione e di sviluppo. Ora, nella natura umana sono riconoscibili due componenti: una, istintuale, derivata dalla storia naturale dell'uomo e l'altra, sociale, derivata dalla evoluzione psicosociale dell'uomo nella comunità. In effetti negli uomini vive una contraddizione tra la competitività, acquisita nel corso della lotta ancestrale per la sopravvivenza, e la socialità, lo spirito cooperativo, che è stata la ragione prima e più importante del progresso della società degli uomini. I sistemi classisti hanno sempre esaltato la competitività, lo spirito di sopraffazione conforme al loro essere, e ciò ha impedito l'ulteriore sviluppo dello spirito sociale. In opposizione a questi sistemi nlla storia umana si sono sempre presentate istanze di "comunismo primitivo" che esprimono la socialità dell'uomo. I sistemi classisti hanno sempre impedito che si sviluppasse la piena cooperazione tra tutti gli uomini ed ostacolato l'ulteriore evoluzione della socialità. I comunisti sono per il massimo dispiegamento della socialità umana, per creare condizioni e cultura nelle quali la competitività tra gli uomini sia demotivata e non trovi più alimento nelle forme sociali dalle quali essa oggi assorbe continuamente aggressività. I rapporti tra i compagni devono riflettere questo spirito, l'idea di una società in cui i rapporti tra le persone siano di attiva e piena solidarietà, devono riflettere e rappresentare la forma sociale a cui si vuole arrivare, il comunismo, perciò ha ragione il compagno a ritenere importantissimi questi rapporti.