perchè partito?

battaglia dice di non essere l unico rapresentante del proletariato infatti cerca contatti anche con altri gruppi ma se 1 partito comunista non dovrebbe essere unico?sia chiaro la mia è 1 domanda non 1 critica

Forum: 

Re:perchè partito?

Battaglia comunista ritiene di essere, in Italia, l'unica forza politica che procede verso la costituzione del futuro partito internazionale dei proletari, opera perseguita, a livello mondiale, dal BIPR (Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario) fondato nel 1984 da Battaglia comunista e dall'inglese CWO (Communist Workers Organisation). Vedi www.ibrp.org

Ciò non toglie che il confronto con altre organizzazioni o gruppi sia possibile, anzi auspicabile per chiarire meglio le rispettive posizioni, visti anche i tanti pregiudizi (a volte anche in mala fede) che circolano sul nostro conto (...i "bordighisti" che aspettano l'ora X, ecc...).

Sessant'anni di stalinismo e riformismo impunito hanno seminato in abbondanza le loro mistificazioni, a cui bisogna aggiungere anche aberranti paradossi (vedi Lotta comunista) che possono essere solo il frutto di un tempo malato come il nostro.

Ma, per dirla poeticamente, bisogna alzare lo sguardo e avanzare fra le macerie.

Re:perchè partito?

grazie della risposta

Re:perchè partito?

Quindi, secondo Giotto/Blasco, il problema consisterebbe semplicemente nella mancanza delle giuste "parole d'ordine" (che ancora una volta evita di esplicitare nel suo lungo sermone) e nell'assenza del... Pifferaio Magico. Interessante! Vuoi vedere che poi è tutta colpa del Lupo Cattivo!?

Ora, se il proletariato non lotta neanche per difendere le sue condizioni economiche, la colpa sarà senz'altro degli internazionalisti "infantili estremisti"! Oppure, certo, può dipendere anche dalla mancanza di "vere personalità storiche comuniste" che sappiano "educare" i proletari! E questo in nome del... materialismo???

Una sola curiosità: a parte eventuali sdoppiamenti di personalità, quanti proletari saranno stati conquistati finora alla causa del "giottismo" grazie a queste misteriose "parole d'ordine semplici"? La risposta in realtà la immagino già, ed è molto tranquilizzante.

Noi continuiamo la lotta, Blasco può continuare pure a sputare sentenze. Ma su queste basi e con questi toni non si costruisce niente, e noi non abbiamo tempo da perdere.

Re:perchè partito?

     

Sono proprio questi limiti, presenti in B.C., come la generalizzazione epocale degli obbiettivi che non si sanno tradurre in rivendicazioni concrete e in capacità organizzative delle masse, assieme al non pieno possesso della metodologia dialettica nell'analisi degli eventi politico-storici (per esempio,il fatto di non saper distinguere tra democrazia e fascismo, tra situazioni pre-rivoluzionarie e rivoluzionarie o non rivoluzionarie,cosa che richiede, per la politica rivoluzionaria,orientamenti politici e parole d'odine specifiche corrispondenti alle situazioni concrete), a sospingere la vostra organizzazione politica verso l' "estremismo infantile" e le posizioni settarie che vi allontanano dal movimento proletario reale. Non basta sbandierare i grandi obbiettivi epocali della lotta comunista, occorre superare gli schematismi con l'analisi delle situazioni concrete e teorizzando dialetticamente anche le condizioni soggettive della lotta (il rapporto partito/classe, non attraverso le sole attività di propaganda astratta e di agitazione, ma attraverso le parole d'ordine tattiche che permettono di avvicinarsi e "fondersi" con la gran massa dei proletari e degli altri lavoratori, senza rinunciare mai al carattere di guida a cui deve assolvere il Partitito,"in linea coi principi strategici e tattici del comunismo marxista"). I compagni di Battaglia devono convincersi che si devono avvicinare alle altre "avanguardie" comuniste,non solo con lo spirito di confrontarsi per chiarire (agli altri) le loro posizioni già acquisite e interpretrate come "giuste"(rispetto ad interlocutori che devono solo imparare,cioè: con la spocchia illuministica!...), ma anche di apprendere e correggersi, umilmente, dalla lotta teorica e politica che si svolge tra le intellettualità socialiste come arena (e fase) necessaria ed indispensabile per l'attuazione del processo di formazione di vere personalità storiche comuniste(che,al presente, non ci sono!). Donde scaturisce la "testa"(leggi : coscienza razionale-scientifica-dialettica) del proletariato che si "trapianta" nel corpo

di quest'ultimo,dopo che saprà educarlo praticamente e ne avrà conquistata la fiducia. Tutto qui!Il resto sono ciarle. Blasco

Re:perchè partito?

Il resto sono ciarle, dice Giotto/Blasco. E di ciarle, Giotto/Blasco se ne intende.

Re:perchè partito?

A questi livelli di discussione,mi rifiuto di intervenire...non ho tempo da perdere con certi " figuri" (che sfigurano il marxismo...!) Saluti...Blasco.

Re:perchè partito?

Blasco sei un ciarlone! Vergognati! Fai schifo! Ma come hai osato inserirti in questo forum, con le tue idee da somaro!

Cosa credi, che gli Internazionalisti abbiano bisogno di sostegno o di fare proseliti? Pensi per caso, che debbano convincere anche un solo proletario delle loro idee?

Ma no...sono già tutti dalla loro parte! L'unico problema è che loro, gli internazionalisti, sono sempre un passo avanti, il proletariato li insegue, li desidera, li sogna, li adora follemente ma loro continuano a negarsi, ma non per vanità o supponenza come credi tu e gli altri opportunisti che frequenti, ma perchè umilmente credono di non meritare così tanto amore e stima! Se tu, caro Blasco, avessi anche solo una briciola della loro umiltà, della loro ritrosia a guidare un proletariato che ormai, grazie a loro, non aspetta altro che di essere guidato, armi in mano, al rovesciamento del regime borghese beh...neanche di passaggio dovresti passarci da qui, neanche per errore!

Non lo fare mai più! Se cerchi il confronto, vattelo a cercare con i poveretti come te, quelli che pure umili sono, ma perchè credono di avere realmente poche forze, e come potrebbero averne di più, col loro smaccato opportunismo e i loro accomodamenti vari?

La prossima volta, busseranno direttamente i soviet degli operai internazionalisti a casa tua, e a loro, dovrai rendere rendere conto delle tue meschinità!

Re:perchè partito?

Bravo Mont, ben detto. Allora, uscite o no da Rifonda?

Re:perchè partito?

SI, VORREMMO PERò, FARE ENTRISMO NEGLI INTERNAZIONALISTI DI bATTAGLIA cOMUNISTA. SO CHE CI ATTENDETA SPERANZOSI.

Re:perchè partito?

Dovrete fare un po' di autocritica, però, mi raccomando.

Re:perchè partito?

Ma gli concederete il diritto di frazione (e un loro giornale autonomo) come nella migliore tradizione bolscevica?

Re:perchè partito?

Prometto che mi muoverò in questo senso. Ma prima devono rinnegare tre volte Ferrando di fronte al Congresso.

Re:perchè partito?

Mont Ventoux, il tuo sarcasmo è molto amaro, e per me completamente incomprensibile. Io stesso ho scritto:

Ora, se il proletariato non lotta neanche per difendere le sue condizioni economiche...

In questi tempi, purtroppo, il movimento comunista è molto debole, e il PCInt pure. Inutile negarlo. Ma questo non autorizza il primo presuntuoso che passa dal forum, come Blasco, ad esprimere giudizi tanto assoluti quanto sostenuti da vuote banalità e complete assurdità. I ragazzetti viziati vanno trattati come tali. I confronti politici si svolgono in altra maniera, con il rispetto per l'impegno e la dedizione che i compagni mettono nella lotta, con la conoscenza della teoria e della prassi di chi si vuole criticare, con la forza delle proprie idee ma anche con l'umiltà di imparare sempre, visto che siamo tutti uomini, fallibili, e visto che la realtà è in continuo mutamento. Di questi confronti il PCInt è stato più volte promotore e ad essi è sempre aperto.

Se il movimento comunista è debole, cerchiamo invece di rafforzarlo, intervenendo nelle lotte e portando un'analisi compiutamente marxista. Solo la maturazione della coscienza di classe, che si sviluppa nella battaglia quotidiana per le condizioni di vita e di lavoro, porterà il proletariato ad avvicinarsi alle posizioni rivoluzionarie.

A mio parere, oggi, il primo passo che il proletariato può fare per maturare una coscienza di classe è quello dell'organizzazione autonoma, sui luoghi di lavoro e nel territorio, per difendersi dagli attacchi del capitale. Muoversi fuori e contro i sindacati, organismi usati del potere borghese per controllare le lotte. Muoversi fuori e contro gli schieramenti imperialisti, di qualunque matrice essi siano, che cercano solo carne da macello per difendere o acquisire quote di rendita finanziaria. Purtroppo mi sembra che la tua organizzazione politica sia orientata in un senso diverso, e temo che continuerebbe ad esserlo anche nell'eventualità di una scissione.