analisi politica risultati elezioni

Ciao, volevo aprire una discussione sulle ultime elezioni.

Premesso che sono 25 anni che non voto (da quando simpatizzavo per lotta comunista) e che comprendo benissimo come l'unica via di uscita (dalla quale però siamo lontani a mio avviso) per la classe operaia internazionale sia quella dettata da Marx e Lenin, volevo comunque sentire la vostra opinione su quella che per me è stata l'ennesima grande dimostrazione della debolezza della borghesia italiana. Ancora una volta infatti la borghesia è stata fatta prigioniera della casta politica che attraverso una legge elettorale a suo uso e consumo riesce a perpetuarsi e a perseguire i singoli interessi personali piuttosto che l'interesse generale della borghesia stessa la quale, incredibilmente, non riesce nemmeno a decidere su quale cavallo puntare e a farlo vincere.

Intendiamoci, non che nessuno di questi cavalli possa portare in groppa il proletariato, però è secondo me prova di quanto fosse azzeccata la considerazione di Lenin che parlava dell'Italia come "dell'imperialismo straccione".

Un grazie a chi vorrà rispondere

Forum: 

Ciao Gibbo.

Ovviamente nel valutare la situazione dobbiamo tener conto della crisi economica. Voglio dire che la crisi politica, secondo me, in gran parte è il riflesso della crisi economica. Le difficoltà economiche che la maggior parte delle persone vivono (ovviamente i proletari e ci metto parte del ceto medio, proletarizzato) creano scontento e quindi anche una maggiore difficoltà da parte delle forze politiche a far presa su di queste. Il boom di Grillo (più la crescita dell’astensionismo) è una prova eclatante di tutto questo: Grillo pur non dicendo cose molto diverse dalla lista di Ingroia – per esempio – ha preso un mare di voti perché si è posto come una cosa nuova…

Non condivido quindi più di tanto il discorso della “casta politica” che imprigiona la borghesia, anche perché oggi questa “casta” non solo serve gli interessi borghesi ma è essa stessa parte – o almeno espressione diretta - della borghesia. Ovviamente poi la borghesia è compatta quando deve reprimere il proletariato ma si divide quando si tratta di spartirsi la torta dei profitti e quindi eventuali scontri tra fazioni borghesi possono esprimersi anche sul piano del allotta politica (vedi scontro PDL e PD…).

La borghesia, per esempio, è stata ben compatta quando ha promosso il governo Monti, si trattava infatti di portare avanti misure molto restrittive in una situazione di malcontento e con un governo - quello Berlusconi - che già si era esposto troppo e quindi avrebbe potuto innescare tensioni sociali. Fatto questo, portato avanti l'ennesimo attacco al proletariato, ... poi si torna a "litigare" e ad esprimere anche diverse fazioni politiche.

Poi teniamo in conto che anche loro, i borghesi, stanno in difficoltà, perchè la crisi è profonda e gestire la situazione non è facile per loro, forse non sono semplicemente prigionieri della casta ma ancor più semplicemente anche loro a volte non sanno che pesci pigliare...