March 2021
Internazionalismo?
E' stato ampiamente chiarito che il socialismo in una sola nazione è un ossimoro:se è socialismo non può essere in una sola nazione (o in un solo blocco di nazioni) se è in una sola nazione (o blocco) non è più socialismo ma qualcos'altro. L'unico modo per affermare il socialismo è quindi quello della rivoluzione proletaria mondiale.
E fin qui è tutto chiaro,sorge spontanea una domanda però: come si può far convivere all'interno di un unico gigantesco,mondiale appunto,stato proletario genti di etnia,lingua,cultura e religione tanto diverse?
Come mettiamo daccordo le popolazioni occidentali che dopo secoli di lotte e movimenti femministi sono riusciti almeno in parte a raggiungere la parità tra i sessi con i musulmani che hanno una visione del mondo e della donna che farebbe sorridere persino il bisnonno di mio nonno?
Quando si parla di fondamentalismo religioso e di condizione della donna si pensa subito all'islam ma anche le popolazioni Induiste in quanto a fondamentalismo,maschilismo e retrogradaggine non sono da meno,anche se meno presi di mira dai media. Anche la Cina e staterelli vassalli (Mongolia e Sudest asiatico) hanno una mentalità in larga parte inconciliabile con la nostra.
Che ne sarà di tutte queste diversità e di questi visioni del mondo così diverse quando i proletari di tutto il mondo saranno chiamati ad unirsi?
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Compagno,
Compagno,
Non solo la rivoluzione è impossibile a livello di singolo stato, ma non può esserci rivoluzione nemmeno se, nel suo stesso svolgersi, non si emanciperanno le donne, ma anche le minoranze di ogni genere e tipo. La rivoluzione è innanzi tutto la fine dell'oppressione dell'uomo sull'uomo in ogni sua forma. Venendo meno la società di classe e la miseria sulla quale si regge, verrà meno anche la ragione di esistenza della religione.
Il cambiamento futuro sarà il più grande cambiamento degli ultimi migliaia di anni, non dobbiamo fare l'errore di pensare alla società, malata come è ora, solo con la socializzazione dei mezzi di produzione. No, la stessa socializzazione dei mezzi di produzione produce la base materiale di tutte le oppressioni che tu hai elencato.
spero di esserti stato utile... vienici a trovare nelle nostre sedi per approfondire il discorso... e darci una mano per costruire lo strumento politico affinchè questa società e le sue brutture possano essere relegate tra i tristi vecchiumi della storia dell'umanità!
Lotus
Credo che il compagno Lotus
Credo che il compagno Lotus abbia risposto bene al quesito posto dal compagno Wilson. Vorrei aggiungere un'esperienza abbastanza nota di come le condizioni di vita cambiano rapidamente il pensare delle persone. Nel dopoguerra i braccianti del Sud emigrarono verso le industrie del nord. Erano figli di un popolo che aveva credenze religiose praticate da circa venti secoli e che marcavano ogni passo della loro esistenza. Inoltre per quel popolo la condizione della donna non era molto dissimile da quella dei musulmani. Ricordo che una zia di mia madre fu cacciata dalla chiesa dal prete perchè assisteva messa non portando il fazzoletto in testa.
Bastarono pochi anni, dico pochi, due o tre, perchè il nuovo ambiente della società industriale trasformasse radicalmente il modo di pensare e di credere di quei lavoratori, e bastarono le prime lotte operai a trasformare gli ex schiavi del latifondo in proletari combattivi ed energici.
A mio parere la rivoluzione
A mio parere la rivoluzione scoppierà dapprima in occidente nei paesi ad alta concentrazione di capitale.Non appena si venisse a formare un blocco socialista già capace di sviluppare pienamente il socialismo inevitabilmente esso creerebbe una certa influenza nei paese "periferici" con una diffusione di cultura e idee progressiste e socialiste.Nel giro di 20 anni anche il più arcaico talebano diventerebbe un individuo esemplare,consapevole della sua condizione sociale e del suo ruolo politico.Maggiore è l'influenza e la forza "propulsiva" di quel blocco,maggiore sarà la sua capacità di rinnovare il vecchio mondo.E' importante sottolineare che importante è stato il ruolo dei vari imperialismi nel mantenere i popoli sfruttati in condizione di ignoranza ed isolamento ed è sopratutto per questo che certi popoli conservano tuttora culture arcaiche e spesso disumane.Ma la colpa è sopratutto dell'imperialismo e del capitalismo.Il cambiamento dipenderà dalla capacità che avranno i paesi che si avvieranno per primi verso il socialismo nel trainare il vecchio mondo verso una nuova alba di pace e progresso.