Out this January
Winter/Spring 2021 (Series 4)
- Communist Work in a Covid Crisis
- Mythology about the Middle Class and the Class Struggle
- Class Consciousness and Working Class Emancipation
- 1871-2021: Vive la Commune!
Sul sito ho letto un articolo su un libro di Paul Mattick. A questo proposito vorrei chiedervi se intrattenete rapporti con movimenti marxisti libertari e se, oltre a Connessioni, siete a conoscenza di altri gruppi che si ispirano alle sue idee. Desidero un vostro parere sulla loro concezione delle cose. Grazie.
The Communist Workers’ Organisation is (unsurprisingly!) a not-for-profit organisation. We have no so-called “professional revolutionaries”, nor paid officials. Our sole funding comes from the subscriptions and donations of members and supporters. Anyone wishing to donate (to “Prometheus Publications”) can now do so safely using the Paypal button below.
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Out this January
Winter/Spring 2021 (Series 4)
Journal of the Communist Workers’ Organisation -- Why not subscribe to get the articles whilst they are still current and help the struggle for a society free from exploitation, war and misery? Joint subscriptions to Revolutionary Perspectives (3 issues) and Aurora (our agitational bulletin - 4 issues) are £15 in the UK, €24 in Europe and $30 in the rest of the World.
November 2020
Aurora is the broadsheet of the ICT for the interventions amongst the working class. It is published and distributed in several countries and languages. So far it has been distributed in UK, France, Italy, Canada, USA, Colombia.
Written by Onorato Damen
The present volume is the product of Damen’s considerations on Gramsci’s shortcomings as an analytical and practical Marxist which he evidently wrote over a period of years. The structure is loose because he died before he completed it and the draft chapters were only discovered posthumously and eventually published in 1982.
The book can be ordered by emailing us at uk@leftcom.org and asking for our banking details, by donating the cost of the publications required via Paypal using the “Donate” button, or via Amazon (amazon.co.uk).
Written by Onorato Damen
The originality and importance of this volume – in a expanded edition including new documents and editorial notes, from the two previous editions: 1971 and 1977 – mainly lies in the documents that throw permanent light on the distinctive development and perspectives of the “Italian Left” over decades (among the most tragic in modern history) in the history of international communism.
The book can be ordered by emailing us at uk@leftcom.org and asking for our banking details, by donating the cost of the publications required via Paypal using the “Donate” button, or via Amazon.co.uk (amazon.co.uk). Don't go to Amazon.com as it says "unavailable" there.
The issue of “consciousness” is one of the most important for the working class and for revolutionaries. Our approach is unashamedly historical and attempts to draw out the real experience of the working class in its struggles of the last two centuries.
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.
inizio brevemente, spero
inizio brevemente, spero altri trovino il modo di approfondire parti del discorso:
1) fondamentalmente l'analisi economica di mattick è condivisibile, è stato uno dei pochi ad essere capace di sviluppare la critica dell'economia politica tenendo al centro la legge capitalista fondamentale della caduta tendenziale del saggio di profitto
2) negli anni 20 le sinistre olandesi e tedesche sono state capaci di suonare parecchi campanelli d'allarme rispetto alla tattica comunista nei paesi capoitalisticamente sviluppati: sindacati, democrazia, elezioni, fronte unico...
3) purtroppo i campanelli di allarme rimasero tali ed il movimento, nel complesso, non fu minimamente in grado di sviluppare un discorso politico conseguente, viziato da un pesante idealismo di fondo il movimento si sfaldò in mille rivoli
4) i consiliaristi sono il prodotto di questo processo che ha portato a ripudiare lo strumento politico stesso della lotta di classe, allontanandosi una volta e per tutte dalla nostra via... rimangono sicuramente alcune elaborazioni interessanti, ma nel complesso il partito rifiutando il partito e la rivoluzione russa come proletaria è diventato per noi irrecuperabile espressione di un idealismo tanto suggestivo quanto astratto.
5) ti consiglio il testo di damen sulle 5 tesi su pannekoek che trovi sul sito.
agli altri aggiungere o correggere se sono stato troppo tranciante.
Grazie Lotus. A me ha colpito
Grazie Lotus. A me ha colpito molto il documentario su Mattick presente su youtube. Si racconta come, ad un certo punto della sua vita, abbia scelto di costruirsi una casa nel bosco, lontano dai centri abitati. Forse un comunista non dovrebbe vivere necessariamente in condominio, ma se ricerca la solitudine lontano dalle città, e quindi da quei lavoratori ai cui bisogni si dice particolarmente vicino, penso ci offra qualcosa su cui riflettere.
c'è il libro "alle origi del
c'è il libro "alle origi del comunismo dei onsigli" delle grphos edizioni
Grazie per la segnalazione
Grazie per la segnalazione Raes!
ho sbagliato a scrivere è
ho sbagliato a scrivere è graphos edizioni. è degli anni '90. ma credo si possa trovare ancora
Conosco la casa editrice in
Conosco la casa editrice in quanto si occupa anche di revisionismo storico sull'olocausto, un tema a me particolarmente caro.
Ciao a tutti,
Ciao a tutti,
scusate se entro ed esco, ma mi ha colpito la considerazione di Red sul fatto che Mattick fosse andato ad abitare lontano dalla città. Fondamentalmente mi ci ritrovo, perché, se da un lato posso capire l'attrazione per la natura (eccome!), dall'altro, a mio parere il suo ritiro, per così dire, è segno dei tempi, del processo controrivoluzionario che ha toccato duramente anche i migliori rivoluzionari. Mattick è rimasto per tutta la vita un rivoluzionario, su questo, secondo me, non c'è dubbio, ma anche lui, come altri, ha vissuto la separazione tra ricerca teorica e militanza, il che, per un comunista, non è roba da poco, anche se il "ritiro" non è stato affatto dovuto a codardia o cose del genere, ma conseguente a una certa impostazione teorica, che noi critichiamo...
Infine, solo due parole sul revisionismo storico: un'infamia!
Un saluto a tutti,
Smirnov
Piccola digressione per la
Piccola digressione per la quale chiedo venia. Le edizioni Graphos sono una casa editrice di orientamento bordighista alla quale, quindi, non è possibile attribuire vocazioni neonaziste.
è off topi, nessuno ha
è off topi, nessuno ha parlato di "vocazioni neonaziste", ma il revisionismo storico è comunque un infamia... al pari del negare i crimini commessi nelle guerre da qualsiasi altra potenza imperialista.
Certo. Bisogna saper
Certo. Bisogna saper distinguere il negazionismo dal revisionismo.