Reddito di cittadinanza

Vorrei un vostro parere sul reddito universale di cittadinanza proposto da più parti allo scopo di assegnare un volto umano a questo sistema capitalistico. Grazie.

Forum: 

Ciao RED, è solo una illusione, una richiesta studita a tavolino dal ceto politico del radical riformismo... Il capitalismo non può assicurare "reddito per tutti" non lo ha mai fatto, figuriamoci oggi!

Due articoli tratti da leftcom:

leftcom.org

leftcom.org

Ciao Nun,

grazie per gli articoli che fanno molta chiarezza sull'argomento in questione!

Mi sono imbattuto in un sito in cui si affronta il tema. Qualcuno è arrivato a dire che con il RdC i muratori saranno strapagati. Ho fatto notare come, se così fosse, una casa che oggi ha un prezzo di mercato di 300000 euro potrebbe costare anche un milione di euro. La morale della favola è che il RdC spingerebbe in alto, assieme ai salari, anche i prezzi rendendo inaccessibili anche beni di prima necessità e quindi colpendo duramente proprio quelle fasce deboli che si vorrebbero aiutare. Ne convieni ?

Ciao RED, ti confesso che faccio fatica a pensare soluzioni reali per un problema che soluzioni reali non ammette. I fautori del Reddito di Cittadinanza, o simile, immaginano infatti la possibilità di un reddito “adeguato” per tutti (tutti!), dimenticando che il valore non si crea dal nulla ma solo attraverso lo sfruttamento della forza-lavoro e da questa fonte attingono capitalisti (profitto e interessi) quanto i proletari (in modo diretto, salario, o indiretto, sussidio e “stato sociale”).

Faccio un analogia matematica per spiegare meglio la mia difficoltà a dare una risposta esaustiva alla tua domanda: è come chiedere: quale è nel campo dei numeri reali la radice quadrata di meno quattro? Non esiste soluzione a questo quesito matematico nel campo dei numeri reali, bisogna introdurre i numeri immaginari per dare risposta. Allora…adoperando la fantasia un effetto potrebbe essere quello che dici tu, l’altro è di pesare completamente o parzialmente sulla fiscalità generale, che significa più tasse per i proletari o tagli al salario indiretto… I fautori del reddito di cittadinanza invece immaginano che lo Stato capitalista possa tagliare le spese militari, gli “sprechi” ecc ecc… Ad ogni modo siamo nel campo della pura immaginazione, il capitalismo non ha garantito mai “reddito” per tutti, oggi non garantisce manco “reddito adeguato” a chi lavora, pensare che lo possa garantire anche a chi non lavora è pura follia riformista!

Ma il punto cruciale è che questa “rivendicazione” non ha nulla a che fare con le rivendicazioni di classe le quali sono sì limitate ma che maturano comunque sottola spinta della pancia dei lavoratori. Soluzioni come il reddito di cittadinanza non sono partorite dallo svolgersi della lotta di classe – dalla pancia dei proletari -bensì sono “soluzioni” studiate a tavolino da ceto politico radical riformista - o spesso da sedicenti comunisti – che assumono quindi la connotazione di soluzione riformista e spesso viene importata come tale tra le file proletarie anche. Compito di noi comunisti è sottolineare l’assurdità di queste porposte riformiste ma non solo evidenziandone i limiti ma anche proponendo quella che è la nostra soluzione: potere proletario, socializzazione dei mezzi di produzione! Al riformismo dobbiamo contrapporre la rivoluzione. Dobbiamo "abituarci" a non fare solo i critici dei riformisti, non solo a difenderci ma ad attaccare, proponendo la nostra soluzione: il comunismo.

Ciao Nun, sembra si tratti dell'ennesimo strumento messo in campo dalla borghesia allo scopo di permettere al proprio sistema di autoperpetuarsi. Ho posto questa domanda dal momento che un movimento che si colloca nell'ambito della sinistra comunista propugna l'adozione di misure riformiste come il reddito minimo garantito ai disoccupati. In effetti vi ricordavo su posizioni diametralmente diverse da quelle su cui si attesta quel movimento.

Red mi ero dimenticato di indicarti questo, che ha spunti interessanti; punta l'attenzione sulla distinzone tra "Lotte proletarie e false rivendicazioni del ceto politico riformista".

leftcom.org

Inutile dirti che noi combattiamo le illusioini riformiste importate dalle organizzaizoni politiche nella classe indicando quella che per noi è il percorso politico sul quale la classe deve dirigersi - la rivoluzione, presa del potere, socializzazione dei mezzi di produzione - mentre sosteniamo le limitate lotte rivendicative che la classe esprime (sia perchè siamo comunisti, sia perchè ci coinvolgono a volte direttamente...), pur sottolineandone i limiti (nelle giuste forme ovviamente...), quindi allo stesso tempo cerchiamo di stimolare politicamente almeno gli elemnti più combattivi... Siamo contro la politica dei "doppi tempi", ovvero oggi lavoro di agitazione e domani lavoro politico, è un terreno scivoloso che conduce verso l'opportunismo e le illusioni di un sindalismo radicale.