Non votate per nessun partito

Perchè votare significa appoggiare un sistema che è in grado di offrire solo guerre, miseria e disoccupazione

Il nostro volantino sulle elezioni

Il prossimo 13 maggio si celebrerà l'ennesima farsa elettorale. Lontani anni luce dai problemi dei pensionati, dei lavoratori e dei milioni di disoccupati, in questa squallida campagna elettorale tutti i raggruppamenti politici danno ancora una volta dimostrazione della loro natura di veri comitati d'affari che litigano esclusivamente per la spartizione del potere. Come interpretare diversamente le continue accuse che si scambiano i due fronti che si contendono la vittoria quando i rispettivi programmi politici sono l'uno la fotocopia dell'altro? Non è forse vero che Berlusconi attacca il centrosinistra di attentare alla libertà del paese, mentre Rutelli passa il proprio tempo accusando Berlusconi di essere incompatibile con la carica di presidente del consiglio per conflitto d'interessi? Nella realtà l'unico conflitto esistente è tra una classe lavoratrice sempre più bastonata e una borghesia e i suoi rappresentanti politici sempre di più impegnati a bastonare il proletariato.

Se nelle campagne elettorali si scontrano per la conquista del potere, nella realtà di tutti i giorni sono uniti nel tagliare le pensioni, la sanità, i salari e gli stipendi e quel che rimane dello stato cosiddetto sociale.

Per esempio, entrambi gli schieramenti promettono di aumentare le pensioni, ma in realtà è già previsto che il futuro governo che sia di centro-destra o di centro-sinistra dovrà riformarle per favorire lo sviluppo dei fondi pensioni privati e legarle definitivamente ai mercati borsistici, con il rischio che a 65 anni il lavoratore si trovi con in mano un pugno di mosche a causa di qualche crollo finanziario.

È la crisi economica del capitalismo che impone di attaccare quotidianamente il mondo del lavoro. Una crisi economica che nasce dalle contraddizioni strutturali del capitale e che la borghesia cerca di gestire attaccando su ogni fronte il proletariato.

Disoccupazione di massa, continui tagli ai salari e agli stipendi, pensioni da fame, questi sono i risultati di 30 anni di crisi economica. Ma gli attacchi subiti dalla classe lavoratrice non finiscono mai; la borghesia e i suoi rappresentanti sono impegnati nell'imporre ulteriori provvedimenti che nei fatti peggiorano le nostre condizioni di vita. Non rappresentano forse un sostanziale peggioramento sociale l'introduzione nel mercato del lavoro di maggiore flessibilità (nei fatti maggiore libertà nel licenziare), dei contratti di lavoro part-time, del lavoro interinale, dei lavori socialmente utili e dei lavori di pubblica utilità? Infatti, grazie a questi provvedimenti la disoccupazione aumenta e i lavoratori occupati subiscono una precarizzazione del loro posto di lavoro.

Appoggiare questi comitati d'affari significa accettare un futuro fatto di disoccupazione, pensioni e salari da fame. Per questo bisogna boicottare questa ennesima farsa elettorale astenendosi dal voto.

Astenersi dal voto per dire no al capitalismo ed ai suoi rappresentanti.

Contro le elezioni, per rilanciare dal basso la ripresa della lotta di classe, fuori e contro tutte le organizzazioni sindacali.

Contro le elezioni, per ricostruire il partito internazionale dei lavoratori, strumento politico indispensabile per la lotta del proletariato contro le barbarie del capitalismo.

P.C.Internazionalista - Battaglia Comunista

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.