La battaglia contro l'inceneritore di Acerra sia una battaglia anticapitalista

Questa lotta mette in evidenza almeno due caratteri fondamentali del sistema capitalista nel quale viviamo:

  • Le contraddizioni generate da questo irrazionale modo di produzione, che ha come finalità il profitto di pochi e non il benessere di molti, vengono riversate sugli strati maggiormente disagiati della società: la vita di bambini, uomini e donne non ha nessun valore, le crisi industriali si risolvono licenziando i lavoratori, i problemi legati all'emarginazione aumentando la repressione, i problemi ambientali peggiorando ulteriormente le condizioni di vita. Il capitale nella agonia della sua crisi genera mostri!! Ne è una dimostrazione l'inceneritore che vorrebbero costruire ad Acerra, una realtà dove già migliaia di proletari vivono gravissimi problemi, non ultima la grande incidenza di casi di tumore.
  • Il problema dei rifiuti è intimamente legato alla produzione: quando le produzione è finalizzata al profitto l'impatto ambientale delle merci prodotte è irrilevante per il padronato. È per questo che parlare di ciclo integrato raccolta differenziata/riciclaggio è pura utopia. A nulla vale portare come esempio altre zone molto più ricche della nostra (come la Germania) che possono sobbarcarsi oneri molto maggiori. Modelli differenti di smaltimento dei rifiuti si sono imposti in luoghi differenti quando l'economia mondiale era ancora in espansione. Oggi viviamo una crisi economica profonda (il carovita lo dimostra!). Le amministrazioni non si sobbarcheranno mai le spese maggiori necessarie per avviare un tipo diverso di smaltimento dei rifiuti, sopratutto oggi che quasi non hanno neanche più soldi da distribuire tra i vari politicanti papponi.

La risposta tuttavia esiste: l'inceneritore non deve aprire, la lotta non si deve fermare, il capitalismo va denunciato e combattuto.

Insieme alle lotte dei lavoratori e contro la guerra sia questo un momento in cui la prospettiva del superamento del capitalismo diventi un programma reale, non affidato ai soliti politicanti di mestiere.

L'alternativa esiste ed è una società di liberi ed uguali, dove gli uomini e le donne decidano in prima persona della propria vita, dove il denaro, il mercato e lo sfruttamento siano aboliti e la produzione sia finalizzata ai bisogni umani.

La battaglia è appena cominciata, gli elementi più coscienti non si tirino indietro. È oggi necessario più che mai costruire un punto di riferimento internazionalista, strumento necessario per conquistare un nuovo futuro e non marcire in questo presente.

Le condizioni necessarie alla trasformazione non nascono da sole, vanno preparate!

Partito Comunista Internazionalista - Battaglia comunista
Sezione italiana del Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario