La commemorazione alla Calusca di Milano e i messaggi di solidarietà

Di seguito pubblichiamo i messaggi di solidarietà che ci sono stati inviati oltre che dalle organizzazioni aderenti o simpatizzanti del Bipr anche da organizzazioni che pur avendo divergenze poltiche anche di non poco conto con noi, avendo conosciuto Mauro, hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per la sua opera e per le sue qualità politiche e umane. Numerosissimi sono stati inoltre i messaggi di singoli compagni e, anche fra questi, molti non militanti del nostro partito che hanno voluto esprimere al partito e alla famiglia di Mauro la loro solidarietà. Purtroppo, per ragioni di spazio, non possiamo pubblicarli in questo numero e ce ne dispiace perché anche da essi emerge un dato per noi di grande rilevanza: Mauro era veramente molto stimato e amato e lascia un vuoto che non colmerà né lo scorrere inesorabile del tempo né la quotidianità della vita a cui pure nessuno sfugge.

Dalla Cwo - Gr. Bretagna

Forse è troppo presto per scrivere o dire qualsiasi cosa spassionata su qualcuno dalla presenza enorme come quella di Mauro, ma questo messaggio vi giunge dall'intera CWO per la quale Mauro era, per dirla con le parole che Lenin usò per Bukharin, "il prediletto del nostro partito".

Ciò non è solo dovuto alla sua calda ed attraente personalità. Sin dall'inizio Mauro è stato l'artefice del contatto tra la CWO ed il PCInt. e durante il corso degli anni è stato principalmente attraverso le sue visite che quelli di noi che non conoscono l'italiano hanno potuto rendersi conto di quanto fosse ampio il terreno politico in comune.

La CWO è stata fondata nel 1975 con l'unione di due gruppi, Revolutionary Perspectives e Workers Voice. Una piattaforma nuova, influenzata pesantemente dalla Sinistra tedesca fu prodotta e fu accettata nel settembre di quell'anno. Dopo alcune settimane la CWO fu accusata dalla CCI di essere "un raggruppamento incompleto di recente-formazione". Subito dopo ricevemmo la copia di Prometeo che conteneva un articolo di critica della nostra piattaforma scritto da un certo Mauro jr. Nessuno di noi capiva l'italiano e così fummo costretti a tradurlo parola per parola, usando il vocabolario. Il duro sforzo valse la pena, perché l'articolo non solo si rivelò stimolante andando al cuore della nostra confusione sul partito, ma era scritto con uno spirito veramente fraterno che non metteva in dubbio il nostro diritto di esistere come organizzazione.

La mancanza di dogmatismo di Battaglia, che Franca ha sottolineato nel suo bel tributo a Mauro, fu da lui personificata quando incontrammo la prima volta nel 1977 (insieme a Marisa). L'incontro ci stimolò a riguardare la storia della Sinistra tedesca e italiana. Attraverso le Conferenze Internazionali (1977-80), iniziate da Battaglia, Mauro lavorò per portare insieme le nostre due organizzazioni e il frutto principale di quel lavoro fu la formazione della Burò Internazionale per il Partito Rivoluzionario (Bipr) nel 1983.

Ancora una volta l'animatore fu Mauro che avanzò la proposta durante un pranzo nelle Montagne della Sila in Calabria.

Più di tutti noi, Mauro era la faccia pubblica dell'IBRP. Mantenendo infaticabilmente i contatti con chiunque, imparando a usare internet quando nessuno di noi sapeva cosa fosse un computer, e scrivendo copiosamente ad ogni organizzazione con cui eravamo in contatto.

Ma se riducessimo il suo contributo a questo non potremmo capire come riuscisse a coinvolgere gli altri a lavorare insieme e a tenersi in contatto l'uno con l'altro.

Mauro era qualcuno che, come noi diciamo, era più "grande della vita".

La sua presenza enorme, la generosità contagiosa e la prospettiva ottimistica, tutto aveva a che fare con il modo con cui egli poteva animare una riunione formale o informale. Come abbiamo detto all'AGA, egli non perse mai di vista il perché siamo comunisti - cioè che il fine ultimo è una vita migliore per tutta l'umanità. Effettivamente questa era la caratteristica permanente di Mauro. Fu interessato a ogni cosa e ad ognuno e non cessò mai di restare affascinato dalle cose nuove; era pronto a conversare con chiunque, non riconoscendo gerarchie sia parlando con i compagni che con chiunque altro. Il motto di Marx, 'Niente di umano mi è estraneo', avrebbe potuto essere il suo.

Anche se lui era il figlio di Luciano Stefanini (nome di battaglia 'Mauro' che passò a suo figlio), Mauro non si riferì quasi mai a questo fatto. Egli ha sempre condiviso con Fabio lo stesso atteggiamento nei confronti del falso orgoglio per il lavoro dei padri e non pensarono che esso - che loro hanno chiamato sempre 'l'archeologia' - potesse dare assicurargli un qualche automatico diritto di nascita alla gloria politica. Per loro, come per l'organizzazione, una lunga e onorevole storia non serve a nulla se non ha validità per il presente ed il futuro.

Ed è al futuro che noi ora dovremmo anche guardare. La morte di Mauro chiude un'epoca per noi, ma egli aveva grandi speranze per il futuro della nostra organizzazione e del Bureau e nel formarsi di una nuovo e più giovane generazione che contribuì a preparare. Ora il nostro compito è di costruire sulla base del lavoro da lui svolto e al quale diede un contributo inestimabile. Non possiamo rendergli omaggio più grande.

Dal compagno Dedè per Bilan & Perspectives - Francia

... Naturalmente, avevo capito che non ci sarebbe stata altra conclusione, ma questa notizia mi turba profondamente.

Penso al dolore di Franca e delle sue ragazze, di Gea che è ancora piccola. Penso a voi tutti, compagni, che l'avete conosciuto e apprezzato per anni e anni. Mauro era venuto qui l'estate scorsa e gli avevo dato delle albicocche del giardino: ricordo il suo entusiasmo (un'albicocca che sa di albicocca!). Rimpiango di non avergliene potute dare ancora. Domani sarò con voi con tutti i miei pensieri. R&P

Dalla Sez. di Montereal del Gruppo Operaio Canada/Usa

Cari compagni,

è con viva emozione che abbiamo ricevuto la lettera del compagno Jock con la quale ci annunciava la morte del nostro compagno e amico Mauro Stefanini jr, all'indomani della nostra celebrazione del primo maggio. Per tutti e tutte coloro che hanno avuto l'onore di averlo conosciuto, Mauro era l'esempio di ciò che dovrebbe essere un militante comunista. Devoto ai suoi congiunti e alla sua famiglia, colto, ben informato, combattivo, fedele ai suoi compagni, alla sua classe e al suo partito, era un uomo molto interessante e probabilmente uno dei migliori figli della classe operaia della sua generazione. È una perdita terribile! Ha giocato un ruolo di primo piano durante l'adesione del compagni di Montreal al Bureau e per questo gli saremo per sempre riconoscenti.

Vogliamo trasmettere a Franca, Giulia e a Gea, ai suoi amici, ai suoi compagni di partito in Italia come altrove nel mondo, tutto il dolore che proviamo per questa triste notizia.

Dal Gik - Austria

Compagni,

noi siamo attoniti e tristi per la morte di Mauro. Cosa che non è solo una perdita per il nostro movimento e la sua famiglia, ma per noi tutti! Noi conosciamo il suo grande e fermo impegno per i nostri scopi, per la classe. Quando eravamo in contatto con BC, era lui sempre che discuteva con noi, era lui che veniva a trovarci per discutere con noi, e quando noi eravamo a Milano eravamo ospiti nella sua casa. È difficile accettare il fatto che non ci sia più!

Dalla Frazione interna della CCI - Francia

Cari compagni,

Abbiamo appena appreso la notizia aprendo la nostra posta elettronica. Siamo molto rattristati. Con tutto il cuore siamo con voi, che l'avete conosciuto da vicino e avete lottato fianco a fianco con lui. È una grande perdita, tanto sul piano militante che personale. Per quanto l'abbiamo conosciuto e incontrato poco, tuttavia ciò è stato sufficiente per farci sentire un sentimento di profondo cameratismo, d'amicizia e d'affetto in tutti noi. La causa del proletariato perde uno dei suoi più ardenti militanti.

Quale tristezza...

Saluti fraterni a tutti voi.

Dalla Frazione interna della CCI - Messico

Cari compagni,

Noi, compagni facenti parte della Frazione interna della CCI in Messico, esprimiamo le nostre più sincere condoglianze per la scomparsa del compagno Mauro.

La notizia della morte del compagno ci ha rattristato poiché rappresenta un'enorme perdita per il BIPR, per il campo proletario e per la causa della classe operaia.

Il miglior omaggio che possiamo rendere al compagno Mauro è la nostra sincera promessa di continuare la lotta di classe, nella quale, sappiamo bene, egli fu sempre in prima linea.

Ricevete, compagni del BIPR, con i nostri saluti comunisti, un forte e caldo abbraccio.

Da Gruppe Internationaler SozialistInnen - Germania

Cari compagni,

è con immenso dolore che apprendiamo la triste notizia della morte del compagno Mauro Stefanini. La sua morte è una grande perdita per gli internazionalisti rivoluzionari. Il suo ardore, la sua energia e il suo humor rimarranno per noi indimenticabili. Nel lutto per Mauro siamo vicino a voi e alla sua famiglia di cui egli ci raccontava molto. Contro la morte i rivoluzionario oppongono la lotta per la vita, la liberazione dell'umanità dai vincoli della barbarie capitalista.

Facciamo della memoria del compagno Mauro la motivazione per proseguire la nostra comune lotta per il comunismo in modo deciso.

Con i saluti solidali ed internazionalisti

Dalla CCI

Compagni,

è con molta tristezza che abbiamo appreso la notizia del decesso del compagno Mauro. Per noi la sua morte non è stata purtroppo una sorpresa, perché avevamo regolarmente chiesto sue notizie ai militanti del BIPR quando ci incontravamo (a Berlino, Milano, Parigi o Marsiglia). E le informazioni che ricevevamo ci facevano temere l'esito fatale della sua malattia. Mauro era certamente il militante di Battaglia Comunista più conosciuto dai militanti della CCI, poiché è lui che, in qualità di "delegato agli affari internazionali", viaggiava di più all'estero. A qualche giorno dalla festa di Lutte Ouvrière, dove avevamo l'abitudine di incontrarlo e di salutarlo quasi ogni anno, la sua scomparsa ci addolora molto. La sua vivacità e il suo contatto caloroso mancheranno ai militanti della nostra organizzazione che lo conoscevano personalmente.

Ma ci sono altre due ragioni per cui la sua morte di addolora particolarmente.

In primo luogo, noi sentiamo la scomparsa di Mauro come una perdita per la classe operaia. Le sue qualità personali, in particolare le sue capacità come oratore e redattore erano notevoli. Ma quello che per noi è più importante, è il suo impegno e la sua devozione militanti. Un impegno e una devozione che ha mantenuto anche quando la malattia stava per vincere la lotta.

In secondo luogo, non dimentichiamo che Mauro era il figlio di Luciano, membro della Frazione italiana, per il quale il nostro compagno Marc Chiric aveva una grande stima per la sua devozione, ma anche per la sua lucidità, dato che fu uno dei primi in seno alla Frazione a comprendere pienamente le implicazioni del periodo storico aperto dalla prima guerra mondiale sulla questione fondamentale della natura dei sindacati.

Una delle conseguenze della terribile controrivoluzione che si è abbattuta sulla classe operaia dopo la sconfitta della rivoluzione mondiale, è la quasi totale scomparsa di una tradizione molto vivace nel movimento operaio del passato: il fatto che molti figli (come le figlie di Marx, il figlio di Wilhelm Liebknecht e molti altri ancora) impugnassero la fiaccola dei loro genitori, concretizzando in tal modo la continuità della lotta proletaria attraverso le generazioni. Mauro fu uno dei rarissimi a proseguire quella tradizione e questo è un elemento supplementare di simpatia nei suoi confronti.

Ma se noi siamo addolorati per la morte di Mauro, è ovviamente per i militanti della vostra organizzazione che è più dolorosa, così come per la sua famiglia. È sempre molto doloroso perdere un compagno stretto di lotta, e soprattutto quando questa lotta è quella per la difesa dei principi internazionalisti e per la prospettiva della liberazione dell'umanità dal giogo e dalla barbarie del capitalismo. È per questo che noi capiamo quale possa essere la vostra pena. Di fronte a questa prova, vi inviamo la nostra più sincera solidarietà e vi domandiamo di trasmettere questa solidarietà e la nostra simpatia alla compagna di Mauro e alle sue figlie.

Prima di chiudere questa lettera, vorremmo citare un passaggio di quella che avevamo mandato a Mauro l'8 gennaio scorso: "È vero che oggi i rapporti tra la CCI e il BIPR si sono degradati in maniera molto significativa (...) Ciò detto, distinguiamo tra la politica di un'organizzazione, da una parte, e la simpatia e la solidarietà che possiamo, da parte nostra, manifestare individualmente ai suoi militanti (...) È per questo, compagno Mauro, che puoi essere sicuro sul fatto che l'espressione della nostra solidarietà e della nostra simpatia (...) sono assolutamente sincere"

È per questo, compagni del BIPR, che potete credere nell'assoluta sincerità della nostra solidarietà e dei nostri saluti comunisti.

Da Rivoluzione Comunista

Compagni,

abbiamo appreso per via indiretta e a funerali avvenuti il triste evento della morte di "Maurino " (Mauro Stefanini junior), militante e dirigente della Vostra organizzazione. La scomparsa di Maurino ci dispiace seriamente in quanto egli ha rappresentato per decenni sulla "'piazza milanese " l'espressione più conosciuta di Battaglia Comunista. Sappiamo che Maurino ha lottato per anni contro il tumore, contribuendo fino all'ultimo al lavoro politico a testimonianza della fiducia incrollabile che lui nutriva nella prospettiva internazionalista. La nostra ultima immagine di Maurino risale alla conferenza pubblica da Voi tenuta alla Calusca il 14/3/03 alla quale eravamo presenti. Quando vengono meno pilastri come lui la perdita scuote l'organizzazione e si fa sentire a lungo. E questo è l'effetto peggiore che bisogna fronteggiare con fermezza. Vi esprimiamo le nostre vive condoglianze e Vi preghiamo di informarci sulle iniziative di commemorazione che intenderete prendere.

Saluti comunisti

Da Pagine Marxiste

Compagni,

Abbiamo appreso con ritardo della scomparsa del compagno Mauro Stefanini. Eravamo a conoscenza della sua malattia, ne seguivamo gli sviluppi con discrezione. Lo abbiamo conosciuto in occasione degli incontri tra le nostre organizzazioni, apprezzandone lo spirito non settario che ha permesso un confronto schietto e aperto fra compagni rivoluzionari militanti nello stesso campo politico. Per il ruolo che ricopriva in Battaglia Comunista, la sua scomparsa rappresenta una perdita irreparabile sul piano politico, oltre che umano.

Nell'esprimere a voi e ai suoi cari la nostra totale solidarietà, garantiamo sin d'ora la nostra presenza alle iniziative che vorrete intraprendere per ricordarne l'impegno politico.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.