A proposito di Virus suini e... sociali

Ci sembra opportuno fare un po' di chiarezza da marxisti su una vicenda che tanto rapidamente ha imperversato su tv giornali quanto improvvisamente è scomparsa a riprova, se non altro, del dominio totale ed incontrastato del Capitale e delle sue idee nella vita quotidiana di tutti i noi.

La vulgata che è passata è quella di un problema dovuto ad un generico “sottosviluppo” dove i “poveri” messicani - il maggior numero di morti ha quella nazionalità infatti - hanno avuto la sfortuna, che spesso e non casualmente è compagna di strada di poveri e sfruttati in genere, di vivere in un paese molto caldo (condizione che favorisce il diffondersi di malattie) con condizioni igieniche almeno precarie. Non è proprio così.

Granjas Carroll de Mexico è una multinaizonale del settore trasformazione carni ed ha sede nella località messicana La Gloria, nel municipio di Perote (Stato di Veracruz) da dove è partita l'infezione e dove si sono registrati il maggior numero di contagi e morti, sul cui numero circolano comunque cifre contrastanti, già a partire dal dicembre 2008 coi cittadini che hanno dato luogo a proteste anche violente come l'occupazione della locale autostrada per protestare contro l'inquinamento delle falde acquifere e dell'aria.

Essa nel 2006 era stata espulsa dagli Usa dove aveva sede per violazione delle norme ambientali... e si era trasferita in Messico dove verosimilmente il costo della corruzione delle autorità pubbliche - ineludibile nel processo capitalistico come ci ricorda Marx - era ed è più basso.

La Granjas ha come soci (al 50%) la Smithfield Food Inc.. La Smithfield è semplicemente il "primo trasformatore di suini del mondo" che ha come azionisti: Barclays, Wellington management Co (investimenti finanziari), Eaton Vance Corp. (servizi finanziari), John Hancock Financial Services (servizi finanziari), Lord Abbett 6 Co., Wachovia Corp. (settima banca privata al mondo), Cofco (primo importatore di cereali dalla Cina), e fattura qualcosa come 12 miliardi di dollari all’anno (dati 2007).

Tralasciamo per ragioni di spazio le condizioni di allevamento, che non si possono definire neppure “bestiali”, in quanto studiate meticolosamente dall' Uomo per massimizzare i suoi profitti: animali immobilizzati per tutta la loro vita dentro gabbie, vere e proprie bare, grandi quanto i loro stesso corpo (per non farli bruciare preziose calorie nel muoversi), imbottiti di ormoni e farmaci per farli crescere nel più breve tempo possibile, a cui vengono tagliati i denti per evitare anti-economici atti di autolesionismo dovuti alla P.S.S. (Porcine Stress Syndrome) che è la prima causa di morte “naturale” (mai parola fu più fuori luogo). Il sistema del just-in-time applicato all'alimentazione.

Tanto a ribadire il carattere imperialistico della vicenda.

Il ruolo “ideologico” emerge da un altra serie di aspetti: innanzitutto dal 28 aprile il governo di Città del Messico ha fatto chiudere ristoranti, bar, supermercati e scuole fino al 6 maggio, come se da quel giorno la pandemia e il contagio non preoccuperanno più.

Questo per isolare le persone evitando, con la scusa del contagio, le riunioni.

Il 30 aprile vengono chiuse tutte le attività commerciali pubbliche e private ad eccezione delle banche.

In contemporanea in Parlamento si vota con 303 volti a favore, 13 contrari e 2 astenuti una riforma legale secondo cui:

  • alle forze dell'ordine sarà consentito di controllare, attraverso le società di telecomunicazioni, telefonate, posta elettronica e siti internet; il tutto alla faccia della libertà di parola e di espressione;
  • le imprese private saranno costrette a fornire informazioni sul proprio personale;
  • la polizia federale potrà infiltrarsi in associazioni, gruppi, movimenti civili ecc., per prevenire ovviamente colpi di stato e terrorismo...

Qui in Messico, l’unico virus che appare nella scena è il virus del controllo globale del Capitale!

Con le informazioni di cui ad oggi disponiamo non siamo in grado di stabilire se si è trattato di una ripetizione in salsa messicana di un 11/9 (e relativo Patriot Act) o di un semplice “esperimento sociale”, magari non programmato in anticipo. Di sicuro non si può sottovalutare il dominio assoluto della borghesia a livello ideologico, risultato del suo pieno e ad oggi incontrastato dominio economico e sociale. Ci pare significativa una vignetta satirica di un giornale messicano che ironizzava sulla presunta pandemia (quando incidenti stradali, sul lavoro e guerre tra narcotrafficanti fanno migliaia di morti...):

Il problema non è che mancano i "tappabocca" (mascherine)... ma che ci sono troppo bocche da tappare...

ds

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.