L’Inps, molti nemici e poco onore

Alla fine di giugno, forse per rinfrescare la torrida estate dei pensionati in... villeggiatura nei confortevoli quartieri delle periferie cittadine, l’Ocse ha sparato a zero contro l'italico sistema previdenziale, accusato di gravare sulla spesa pubblica quando è invece risaputo che l’Inps vive dei contributi del lavoro dipendente e del lavoro autonomo. Costretto a coprire una serie di spese assistenziali sgravando il bilancio dello Stato. Dagli assegni familiari alla cassa integrazione: quella ordinaria con un incremento in 12 mesi del 409,4% e la straordinaria dell'86,7%.

Stiamo naturalmente parlando di quel che resta ancora in piedi dell’Inps: dopo le riforme introdotte dal 1995 in poi, gli assegni pensionistici dei più fortunati scenderanno al 50-55% dell’ultima retribuzione: salti di gioia specie fra i lavoratori atipici che avranno (?) pensioni al 30% del salario medio! A tutti, in omaggio, l’articolo della Costituzione che - prendendo per i fondelli i proletari - parla di “diritto a mezzi adeguati alle esigenze di vita in caso di vecchiaia”, persino per una “disoccupazione involontaria”.... Tornando all’Inps, sono gli stessi mass-media ad informarci (Corsera e Repubblica) che nell’anno in corso l’Inps guadagnerà 5,9 miliardi di euro (nel 2008 il conto economico chiudeva con un utile di 6,8 mld). Grazie a Prodi e Berlusconi, con i loro ritocchi delle aliquote, ma anche ai versamenti degli immigrati tanto amati da... Bossi, nonché al recupero di 19mila fra aziende e autonomi in nero. A conti fatti, nel 2008, l’Inps ha incassato 162,8 mld mentre ne sono usciti 151, oltre le spese di funzionamento dell’Ente. Vi sono anche 3 mld di recupero crediti, mentre altri 58 mld fanno parte di erogazioni in “partita di giro” con versamenti del Tesoro all’Inps: pensioni sociali, integrazioni al minimo, invalidità, prestazioni assistenziali, eccetera. Quanto basta per portare a 220 miliardi quella che tutti, Ocse compresa, considerano la “eccessiva spesa pensionistica”: in realtà, al netto dell’imposizione fiscale (come la si calcola negli altri paesi) essa scenderebbe addirittura all’8,15% del Pil! Da notare che oltre ad avere i bilanci attivi l’Istituto è stato ammesso - unico ente pubblico - a far parte della proprietà della Banca d’Italia, cioè una banca di diritto pubblico appartenente a privati dei quali fa gli interessi. L’Inps è in quota minoritaria, ma degna di... attenzioni come fonte di quel fresco denaro (oltre a risorse finanziarie e patrimonio immobiliare) che fa sempre gola alla borghesia, privata o statale.

L’Ocse, mittente delle accuse all’Inps, e fu partorita nel 1948 dal Fondo Monetario Internazionale (banca privata che agisce per conto della Federal Reserve americana), ha compiti specifici piuttosto misteriosi, sia a livello europeo che mondiale. Scartando funzioni strettamente economiche, i più la considerano essenzialmente come un'agenzia di propaganda e “guerra psicologica” al servizio degli interessi Usa. Scopo principale: incidere sull’”animo” dei... concorrenti ai lauti banchetti internazionali, per strappare loro i piatti più succulenti. Spacciandosi per premurosi protettori. In tale contesto, l’Inps fa gola e basterà presentarlo come una creatura mussoliniana e, oggi, un feudo delle centrali sindacali (il che è per altro vero) per spianare la strada ad una eventuale sua privatizzazione. E quella delle pensioni è di fatto già in atto. In agguato è ben visibile la Confindustria, che guarda anche al possibile assalto, con relativo saccheggio, non solo dell’Inps ma eventualmente di Eni ed Enel: Spa controllate fin qui da uno Stato che non mollerà facilmente l’osso. Addirittura qualche pensiero la Confindustria lo fa anche per l’istruzione e i servizi del Pubblico Impiego; servizi “pubblici” nei quali i burocrati statali fanno di tutto per sollevare fra i loro utenti un inevitabile... disgusto. Non solo morale, grazie alle materiali iniziative del Governo in carica e in particolare dalla serafica ministra dell’Istruzione.