1921: la difesa del PC d'Italia dagli attacchi fascisti

Presentiamo un documento originale di partito, a smentire le falsità sulla direzione internazionalista del PCd'Italia, diffuse da chi democraticamente ieri come oggi pretende di insegnare la lotta al fascismo

Milano, 10 marzo 1921, Circolare n. 11 (Riservatissima)

Alla Commissione Esecutiva della Sezione di …

Oggetto: difesa delle nostre istituzioni agli attacchi "fascisti"

Se le gesta brigantesche dei fascisti dovessero accadere in danno alle vostre Istituzioni il vostro atteggiamento di difesa si dovrà tramutare in offesa contro loro e contro gli industriali che queste gesta incoraggerebbero. Per la difesa in caso di attacchi alla Camera del Lavoro, alla Sede del giornale, dei Circoli, le squadre incaricate respingeranno con le armi ogni tentativo di invasione o di danneggiamento alle nostre proprietà, nel frattempo i "ciclisti rossi" correrebbero alle Barriere a chiedere rinforzi agli operai se l'attacco venisse effettuato nelle ore in cui è cessato il lavoro; oppure si porterebbero negli Stabilimenti stessi durante il lavoro. Squadre armate risponderebbero immediatamente attaccando: giornali borghesi, le sedi del Fascio, dell'Associazione Nazionalista, della Liberale Monarchica e ancora per rappresaglia contro gli industriali ritenuti responsabili di quei crimini si attaccherebbe la Sede della Lega Industriale e, se è possibile, tutti i loro Circoli di Convegno. Ci riserviamo di parlarne ancora se le eventualità ce lo obbligassero. Fin d'ora rimane inteso che si dovrà rispondere con la massima violenza, senza riguardi e senza rispetto alcuno. A chi attenta a noi, alle nostre persone e alle nostre Istituzioni, nessuna attenuante: la legge del taglione.

La CE del Partito Comunista

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.