Lotta di classe in Italia - Febbraio 2011

Documentiamo alcuni episodi che narrano la lotta quotidiana della borghesia contro il proletariato e alcuni esempi di, seppur episodiche, risposte di parte proletaria

Casa: la mattina dell’8 febbraio, denuncia il comitato inquilini di via Cavezzali 11 a Milano, decine di agenti hanno dato vita ad un vero e proprio rastrellamento nei 170 appartamenti dello stabile alla ricerca di immigrati “clandestini” e di abitanti senza contratto (la proprietà preferisce non farli!).

Alfa Romeo di Arese: continua la mobilitazione operaia “contro la deportazione a Torino e il licenziamento di 750 lavoratori del sito”. Grazie alla azienda spionistica Innova Service, che gestisce portinerie e servizi sull'area dell'Alfa, venerdì 11 febbraio sono stati licenziati 65 lavoratori. La FIAT ha comunicato che l'11 aprile prossimo 170 lavoratori di Fiat Auto e di Fiat Powertrain saranno deportati (=licenziamento) da Arese a Torino. E’ inoltre già prevista l'espulsione di diverse decine di lavoratori delle altre aziende collegate alla Fiat (mensa, pulizie, guardiania, servizi vari..), altri 350 lavoratori del call center rischiano il posto per la speculazione sull'area da parte della FIAT. Un altro migliaio di lavoratori (in gran parte precari) occupati nel sito dell'Alfa sull'area ABP (AIG) rischiano a breve il licenziamento per far posto alla speculazione edilizia o all'Expo, uno strano incendio verificatosi i primi di febbraio alla GreenFluff sta rischiando di far perdere il lavoro ad altri 18 lavoratori ex Alfa Romeo. (Fonte: Slai Cobas Alfa Romeo)

Corena di Nerviano: il 3 febbraio, dopo circa 1 mese e mezzo, si è conclusa l’occupazione del magazzino Corena di Nerviano da parte dei lavoratori e delle lavoratrici della coop. Alfa , che dal 31 Dicembre sono stati licenziati. Grazie alla determinazione di questi lavoratori, alla loro capacità di evitare le trappole tese da CGIL, CISL, UIL e sindaco (i quali hanno più volte tentato di far passare accordi-bidone a favore dei licenziamenti), la vertenza ha ottenuto una prima vittoria con: 1) la cassa integrazione per un anno più un integrazione da corrispondere in anticipo di 1.800 euro da parte della coop e 2) la loro riassunzione quando e se le attività riprenderanno. Una vittoria parziale – come tutte le vittorie nel capitalismo – che ha portato i lavoratori a riflettere sull’importanza di tenere alta la tensione, di non farsi ingannare dai sindacalisti e di mantenere – come è stato fatto - nella loro assemblea il potere decisionale sul come e per quali obiettivi lottare.

Amcor di Lainate: La multinazionale australiana vuole chiudere l’intero stabilimento che produce imballaggi, licenziando 140 lavoratori. Cisl e Cgil hanno già siglato l’accordo, ma i lavoratori lo hanno respinto in assemblea. Ora, a fronte della dirigenza che voleva chiudere la partita entro il 15 febbraio, i lavoratori hanno reagito con un presidio, l’occupazione delle portinerie... e la lotta continua.*

Occupazioni studentesche a Milano: i giovani che nei giorni dell'approvazione della «riforma Gelmini» dell'università hanno occupato alcuni licei milanesi non hanno commesso il reato di «occupazione abusiva» delle loro scuole, perché - argomenta la Procura di Milano nel chiedere l'archiviazione per decine di ragazzi - la loro è stata «mera espressione della volontà di dare luogo a una protesta» contro «una riforma che, nell'attualità o in un prossimo futuro visto che le norme concernono l'Università, li coinvolge direttamente». Una volta tanto la magistratura difende i giovani in lotta invece di condannarli...

Operatori sociali: Napoli 20.000 lavoratori del sociale a rischio in Campania, le cooperative e gli enti vantano nei confronti della regione un credito di 500 milioni di euro e 60 dal comune, ma dopo la prolungata occupazione del Maschio Angioino *“*Lo stato della nostra vertenza non è cambiato: i 12 milioni di euro che la Regione doveva trasferire al Comune di Napoli ancora non si sono visti; il credito di 34 milioni di euro che vantiamo col Comune di Napoli resta congelato perché non c'è una banca disposta ad assumersi il debito dell'Ente locale; la Regione Campania ha messo a bilancio, per la Spesa sociale, solo 13 milioni di euro, rispetto ai 163 dell'anno precedente; la gara d'appalto per la gestione dei servizi socio sanitari è stata ufficialmente revocata dalla Regione Campania”. Continua la vertenza di questi lavoratori da mesi senza stipendio, quasi tutti con contratti “atipici”, pur lavorando da 10-15 anni nel settore, e con sempre minori prospettive per un impiego nel futuro.

Bologna: operatori sociali dell’interland bolognese hanno iniziato ad organizzarsi contro un taglio – deciso dai comuni – superiore al 1.500.000 euro che “metterà in pericolo posti di lavoro (si stimano almeno 15-20 esuberi) e rischierà di azzerare 20 anni di esperienze di lavoro sociale ed educativo sul territorio.”

Meridiana: la compagnia aerea, per far fronte al suo stato di crisi, dichiara la messa in mobilità di 910 dei 2000 lavoratori attualmente impiegati. Più della metà dei tagli sono concentrati in Sardegna, nella zona di Olbia, sede storica del gruppo. Meridiana è controllata da Karim Aga Khan, il principe ismailita che mezzo secolo fa ha inventato il business turistico della Costa Smeralda.

Vyinyls: mentre da ormai un anno è in corso l’occupazione dell’isola dell’Asinara (l’isola dei cassaintegrati), all’ennesimo nulla di fatto degli incontri istituzionali per risolvere la crisi aziendale, i lavoratori di Ravenna, Porto Marghera e Porto Torres hanno deciso di salire sulle torri dei loro stabilimenti in segno di protesta.

JBT di Parma: scioperi e stato di agitazione per i lavoratori di questa azienda dopo che il padrone ha dichiarato l’intento di procedere con un nuovo piano di tagli di personale - negli ultimi 5 anni cassa integrazione e mobilità si sono susseguiti - a venir licenziati sarebbero i 50 contratti precari (su 110 lavoratori).

Picchetto alla Fiat Cnh di Modena: Sabato 19 febbraio, il picchetto ha visto la partecipazione di operai di 4 fabbriche modenesi. Alle 5.30 si sono presentati gli operai che volevano entrare nonostante il picchetto contro la prossima applicazione del “piano Marchionne” nella loro azienda. Alla fine entrano 100 operai sui 500 chiamati. Di rilievo il fatto, guarda caso, che i delegati FIOM e Cobas, nonostante avessero appoggiato a parole gli scioperi del sabato, nei fatti non fossero al picchetto. La Fiom, l’indomani, ha sospeso il suo appoggio agli scioperi del sabato. (fonte: comunicato de “Gli Operai e i militanti del Picchetto Fiat cnh”)

Gambro-Dasco di Medolla (MO): presidio permenente dei lavoratori contro la decisione aziendale, rappresentata dal vicepresidente l'olandese Dirk Lijnzad, di cessare la linea sangue per l'emodialisi (la bloodlines) e conseguente esternalizzazione presso gli stabilimenti di Prerov (in Repubblica Ceca), Shanghai (in Cina) e Tijuana (in Messico). Il piano prevede 400 licenziamenti.

Dati: tanto per fare un esempio... Modena e crisi (fonti: Provincia di Modena, Regione Emilia Romagna e INPS). Dal Gennaio 2008 al Dicembre 2010 si è verificato uno stillicidio di circa 45.000 posti di lavoro, di cui 21.000 uomini e 23.000 donne; a questi vanno aggiunti circa 13.000 operai posti in mobilità, di cui 7.500 uomini e 5.500 donne (la maggior parte di queste mobilità si tradurranno probabilmente in licenziamenti). La richiesta della Cassa Integrazione nell'anno 2008 ammontava a 1.130.599 ore, 11.323.336 nel 2009 e 23.311.634 nel 2010.

Diego

E - vi preghiamo - quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla sia detto: è naturale in questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanità, cosi che nulla valga come cosa immutabile.

Bertolt Brecht

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.