Migranti - The show must go on - Lo spettacolo deve continuare

Di solito, in tutti i racconti che si rispettino, c'è il poliziotto buono e quello cattivo. L'armata Brancaleone al potere ci presenta invece il poliziotto cattivo e quello più cattivo ancora, in una sfida a chi è più cattivo. Salvini e Pianto-dosi, accomunati dallo stesso identico nome, Matteo, giocano a fare uno lo sceriffo con la pistola, mentre l'altro, esibisce il pistolone, ancora più micidiale, l'immagine della madonna o del rosario, secondo le circostanze, appellandosi ai sentimenti dell'anima e della carità cristiana, che notoriamente predica l'odio.

Il grido assordante dei nuovi maggiordomi del potere, che poi son sempre gli stessi con volti diversi, risuona in tutto il Mediterraneo: “la pacchia è finita!”. Lo stesso urlo che deflagra (in onore dei macellai guerrafondai in Ucraina), in tutta la penisola. La pacchia è finitaaa! La parola d'ordine liberatoria urlata in faccia ai “furbi”, in vacanza premio nella felice traversata col gommone, dall'Africa all'Italia: o paese do sole. Che, purtroppo per loro, si rivelerà invece, il paese dell'inferno dantesco, in una serie di gironi che li vede precipitare sempre più giù, sempre più in basso, come si conviene che così sia a chi si è macchiato, o si macchierà (i bambini neonati o in tenera età), dei delitti più efferati, perché, come le bestie, sono marchiati in modo indelebile fin da quando nascono come appartenenti a una razza altra, al di fuori del mondo civile. Mica come i civili occidentali come ci raccontano giornalmente le sirene del potere costituito, sempre disposto ad aprire le porte purché inquadrabili all'interno del sistema, e programmabili in rapporto alle sue esigenze.

Ecco svelato il mistero. L'unica condizione ineludibile, ferrea, è che questa massa che preme alle porte dell'Europa, sia ricondotta e programmata in base alle necessità del capitalismo europeo. Ovviamente ciò vale in generale, vedasi le migrazioni storiche e attuali verso gli Usa e tutti quei paesi “bisognosi” di schiavi salariati. “Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar...”. Orecchie sorde, non sentono più riecheggiare la canzone dei migranti contadini del Nord Italia che andavano, soprattutto agli inizi delle emigrazioni, (seguiti subito dopo da quelli del sud che diventarono la maggioranza) verso la fine del XIX secolo, nel sud America (che vergogna, sud America!) e solo successivamente negli Stati Uniti a cercare fortuna, (una fortuna che mai arriverà, perché la cosiddetta fortuna in un mondo di sfruttati e sfruttatori, di oppressi e oppressori, gira sempre da una parte sola).

Nessuno più ricorda le tragedie dei migranti italiani nelle traversate oceaniche verso il nuovo mondo, forse servirebbe una dura sferzata per riportare i nomi dei piroscafi, dei bastimente alla memoria collettiva: il Sirio, naufragò nel 1907, perirono circa 500 persone; Utopia, affondò nella baia di Gibilterra, morti e dispersi 562; il _Principessa Mafalda_, che prese il nome della figlia del re Vittorio Emanuele III, vanto della marina mercantile italiana, naufragò il 27 ottobre del 1927 a poca distanza dalle coste brasiliane. Il numero dei morti forniti dalle autorità fasciste furono 360, ma in Sudamerica si parlava di 657 vittime. Si noti che si era alla vigilia della Grande festa Nazionale della marcia su Roma e quindi il fascismo fece di tutto, con la stampa a rimorchio, per minimizzare l'incidente. Avrebbe dovuto essere il suo ultimo viaggio, ma non doveva neanche partire perché le condizioni della nave erano talmente deteriorate che non le permettevano neanche un viaggio in piscina.

La traversata fu funestata da tutta una serie di incidenti, e nonostante le continue richieste da parte del comandante della nave, di interrompere il viaggio, la società armatrice non volle sentir ragioni. I profitti, il Dio denaro vengono prima di tutto, le vite degli esseri umani contano lo zero virgola. E quando diciamo questo, prendiamo milioni di km di distanza da tutti coloro e da tutte quelle organizzazioni, blu, bianche e arcobaleno, che piangono “umanamente” le vittime di cotanta malvagità, per sbattere loro in faccia che questo è il capitalismo, niente di più niente di meno. L'unico modo per far cessare questa barbarie, purtroppo sempre attuale, è far cessare lo stato borghese. La borghesia fiutato l'affare migranti, allestì addirittura una vera e propria flotta. Spesso le condizioni di queste navi erano disastrose, ma poco importava, per il trasporto della “tonnellata umana”, come venivano chiamati i migranti, era più che sufficiente. I naufragi riportati sopra sono i più eclatanti di un epoca che vide altre migliaia di incidenti e di morti, non solo per affondamenti, ma anche per malattia, per fame, per soffocamento, per colera etc.

Ma la via crucis non finiva con l'approdo nel paradiso in terra: l'America! I controlli che si svolgevano all'ufficio immigrazione (soprattutto negli USA), erano riservati solo a dei potenziali assassini e delinquenti. “Una razza inferiore”, delinquenti, assassini, mafiosi, portatori di malattie e così via. Queste le “storielle” che si raccontavano degli italiani. Ancora nel 1973 il presidente R. Nixon intercettato al telefono disse degli italiani: _“Non sono come noi. La differenza sta nell'odore diverso, nell'aspetto diverso, nel modo di agire diverso. Il guaio é che non si riesce a trovarne uno che sia onesto"._ Certo detto da uno come lui, passato alla storia come campione d'onestà, diciamo che, per mantenerci di buon umore, fa sganasciare dalle risate.

Non vogliamo dilungarci ulteriormente sulla storia della emigrazione degli italiani che non avveniva solo verso l'America, ma anche verso l'Europa. Ormai più nessuno ricorda il disastro di Marcinelle (8 agosto 1956) a parte le retoriche e vomitevoli ricorrenze delle autorità costituite alle quali non frega un accidenti di quelle morti in Belgio, in cui morirono 262 minatori, di cui 136 italiani. Altri morti sull'altare del santo profitto capitalista. C'è, al dire il vero, una voce che svetta al di sopra di tutte le altre, che tiene a sottolineare che “quegli italiani, emigrati per migliorare la loro condizione e quella della Nazione che li ospitava...non si possono paragonare a chi sbarca illegalmente”. (1) Giusto signora, ben detto! Forse dovresti fare un corso di storia contemporanea giusto magari per farti entrare in quella testolina cose che pure un bambino capirebbe, e cioè che nel 1956 si era nel pieno della ricostruzione post bellica e si era avviato un nuovo ciclo di accumulazione, e che, quindi, c'era forte richiesta di forza-lavoro e non si guardava tanto per il sottile. Oggi forse la Meloni non si è accorta che siamo nel bel mezzo di una recessione che con alti e bassi, si trascina da anni. E forse non gli hanno detto che migliaia di quei clandestini per venire a farsi sfruttare nella bella Europa ci hanno lasciato le penne e che vengono sottoposti a condizioni di lavoro aberranti. Mica fanno la pacchia come lei, (20 mila euro al mese) e i suoi compari, che si nutrono e succhiano tutti i giorni il sudore (pluslavoro/plusvalore) di chi lavora per mille euro al mese. Un ultimo dato. Nell'arco di tempo di poco più di un secolo (1861/1985) sono emigrati 30 milioni di italiani.

Come si può facilmente comprendere e vedere, la narrazione non è cambiata, la storytelling (come si usa dire oggi), non ha tempo. La società borghese, il sistema dominante, non può limitarsi allo schiacciamento economico-sociale degli individui, tale soppressione tocca tutte le sfere del vivere quotidiano degli individui. “Le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti” (Marx). Allora i migranti italiani, “puzzavano, erano assassini, criminali, disonesti, bianchi ma anche un po' scuri, simil nero” Oggi stessa sorte tocca ad africani, soprattutto dell'Africa subsahariana, siriani, afghani, tunisini ecc. Anzi, se qualcosa è cambiato è solo in peggio. Salvini, Meloni, governi di destra e di sinistra (vedasi i decreti del “sinistro” Minniti) pensano di essere originali, ma non fanno altro che ripetere ciò i loro avi borghesi, han fatto ben prima.

Sicuramente, dopo più di un secolo, la situazione è cambiata, il capitalismo boccheggia, i tassi di profitto sono sempre meno remunerativi, e quindi anche la forza-lavoro da impiegare nei processi produttivi, non può che seguire il corso della crisi, e quindi della domanda e dell'offerta. Il signor Ministro dell'Interno esplicita senza veli il suo pensiero “prima di importare - neanche fossero pacchi- (ndr) migranti dovremo esaurire gli “occupabili” italiani”. Oggi l'offerta supera la domanda, da qui i vergognosi atti di accusa tra i vari governi UE nello scaricabarile di responsabilità, per il respingimento di materiale umano in eccesso. E via tutti a costruire muri alti 5 metri e lunghi 150 km con filo spinato (confine Polonia e Bielorussia), sensori a raggi infrarossi, blocchi navali. Mancano solo fossati con coccodrilli e squali, e un bel Mose lungo tutte le acque territoriali italiane. La nemesi storica puntuale come un orologio si incarica di inchiodare i cantori delle libertà che il 9 novembre del 1989 inneggiarono, con la caduta del muro di Berlino, alla vittoria della Libertà con la elle maiuscola (Sic!). Salvo poi, costruirne altrettanti che quello di Berlino al confronto sparisce.

Poco più di un anno fa ci fu la crisi ai confini tra Polonia e Bielorussia. Circa 10 mila migranti, tra cui donne e bambini, che usati strumentalmente o meno da Minsk, vennero bloccati da un esercito di 17 mila uomini in assetto di guerra. C'era persino chi scriveva (La Repubblica del 9 novembre 2021): “Tentativo di destabilizzare l'UE”. Perbacco! Diecimila disperati armati di fame e miseria in grado di destabilizzare eserciti, anche nucleari e armati di tutto punto. Questi sono i racconti dei lecchini del potere. Chi non ricorda gli idranti sulla folla. Il muro di cui sopra è stato costruito in tempi record, per scacciare i bruti musulmani, mentre da lì a qualche mese si sarebbero spalancate le porte ai biondi cristiani ucraini, sbattuti all'inferno da una guerra criminale, combattuta, come dicono le sirene borghesi, come se essi esponessero i loro bei culi alle bombe del nemico. Fatta combattere, come diciamo noi comunisti, da criminali imperialisti, ai soliti proletari mandati al macello per la difesa dei sacri interessi borghesi, di chi attacca e di chi si difende.

Alcuni numeri ci dicono quanto la grancassa dei porci portavoce della borghesia dipingano un mondo sottosopra. I profughi ucraini arrivati in Europa dall'inizio della guerra del 24 febbraio di quest'anno sono oltre 7 milioni. L'UE ha dimostrato uno slancio “umanitario” (?) senza pari, solo santi e simili possono fargli concorrenza. Alla Polonia (si, quella del muro) spetta lo scettro. L'Italia in quest'arco di tempo ne ha accolti oltre 150 mila. Bene. I migranti arrivati via Mediterraneo 2021 e 2022 (fino a Novembre) circa 160 mila distribuiti nei paesi europei. Gli sbarchi di migranti dal 2008 a tutt'oggi (2022) sono stati 1.023.504! (2) Si, avete letto bene il 4 per mille circa della popolazione dell'Unione Europea distribuiti in quasi 15 anni! Questi sono quelli che dovrebbero destabilizzare il lieto vivere dell'Europa. Detto questo, risulta evidente la strumentalizzazione di tutto l'apparato del potere e dei servi al suo servizio, che chiamare bestie sarebbe un'offesa alle stesse.

Dal 2014 al 25 settembre 2022 i migranti che hanno perso la vita nel Mediterraneo sono 25 mila; solo quest'anno su tutte le rotte del Mediterraneo i migranti morti sono 1.473. C'è un film, Benzine, introvabile, che testimonia la disperazione dei genitori e dei parenti che aspettano notizie dai figli e mariti (in questo caso tunisini), che spesso non possono più mandarle perché sono stati inghiottiti dal mare, che non guarda in faccia nessuno. Nel solo 2015 sono spariti, sempre nel Mediterraneo 1.500 tunisini. Il comodo “taxi del mare” come li chiamava “Giggino 'o poltronaro”, purtroppo si è rivelato un gommone poco affidabile, per usare un eufemismo. Come non ricordare poi quella che viene definita “la strage dei bambini”. Era l'11 ottobre del 2013, morirono 268 persone quasi tutti siriani, 60 di loro erano bambini. Scappavano dalla guerra, la solita maledetta guerra infinita dei soliti maledetti imperialisti di tutti i fronti. Chiamati a processo i responsabili di questi veri e propri omicidi l'hanno fatta franca. È proprio di questi giorni l'intervenuta prescrizione. Melilla, enclave spagnola in Marocco, 37 morti e 77 dispersi, quindi morti anche loro, quasi tutti sub-sahariani,in pratica un vero e proprio assassinio di massa da parte delle autorità marocchine e spagnole, la Spagna del socialista Sanchez, pensate se era fascista cosa avrebbe combinato: direttamente una raffica di mitra e chiusa la questione.

Questi sono solo un millesimo dei fatti che accadono nel mondo reale dei migranti. I paladini e difensori della democrazia e delle libertà universali intanto, con Frontex, (i cui bilanci passeranno dai 6,3 milioni di Euro del 2005, ai 2 miliardi del 2025! e un esercito di 10 mila uomini!)(3) l'agenzia a guardia dei confini di mare e di terra dell'UE, fornisce ai libici le coordinate (4) dei barconi per andare a riprendere i poveri disgraziati e sbatterli in centri di tortura che nulla hanno da invidiare ai lager. Le istituzioni europee che si scandalizzano per le porcherie delle mazzette nello scandalo del Qatargate, e che giurano che la democrazia non è in vendita, che non metteranno la polvere sotto il tappeto, (anche perché ci vorrebbe un tappeto grande quanto tutta l'Europa), dovrebbero spiegare gli affari miliardari di quasi tutti i paesi dell'Unione con il Qatar che tra l'altro detiene il 6,1% della Deutsche Bank. Dei 200 miliardi di investimenti per i mondiali di calcio, la metà (47%) provenivano da banche, fondi pensione e compagnie assicurative europee. Non ci pare di aver sentito il loro grido di dolore per la morte dei 6.500 (cifra ufficiale sicuramente al ribasso) proletari, guarda caso tutti migranti. Pecunia non olet.

Tralasciamo, per ora, (lo faremo in un secondo momento) quelle che sono le responsabilità del capitalismo nella devastazione del mondo sia dal punto di vista ambientale e anche per la conseguenza delle guerre di rapina in ogni angolo del mondo che hanno costretto e costringono intere popolazioni a emigrare da terre devastate sia dalle borghesie locali che dalle borghesie mondiali.

Nel concludere, non possiamo esimerci dal denunciare tutta la vasta immondizia della cosiddetta sinistra più o meno radicale che continua ad appellarsi alla santa Costituzione, e ai diritti umani. Un esempio? Eccolo: “Salvare vite umane quando si trovano in pericolo non è solo una norma prevista dal diritto internazionale e sancita dalla Costituzione Italiana, ma è un valore assoluto che connota il grado di civiltà di uno Stato, sempre se si vuole annoverare ancora tra quelli civili e dove vige il diritto.” (5) C'è veramente da commuoversi. Ancora non “hanno capito” (o forse si) che in una società dominata dal capitale, a) tutte le costituzioni e diritti universali dell'uomo sono sempre subordinati agli interessi della borghesia, e che quindi, anche nella migliore delle ipotesi, è semplice carta straccia; b) la violazione dei diritti umani da parte del capitale: fin dal suo primo vagito il capitalismo ha sistematicamente violato tali diritti, fa parte della sua natura, che è disumana. Sperare e/o far credere che il cobra, lo Stato capitalista, diventi una lucertola è da stolti e/o essere schierati a fianco della borghesia.

Nell'assistere a tanta barbarie, non possiamo che rifarci a Marx, “la storia si ripete sempre due volte, la prima come tragedia la seconda come farsa”. Non poteva certo sapere che alla farsa dei nani e saltimbanchi governanti contemporanei di cui i migliori reperti si trovano nella penisola italica, capeggiati da una puffetta mannara che per vendicarsi del suo essere underdog (sfavorito/perdente), come lei stessa ama ricordare, cancella l'under per rimanere solo dog, sempre pronta ad azzannare chiunque osi sfiorargli l'osso, si sarebbe aggiunta una infinita ripetizione della storia che accomunava allo stesso tempo tragedia e farsa. Ai proletari resta un'unica scelta, un'unica via d'uscita, azzannare a loro volta gli azzannatori.

Note:

(1) secoloditalia.it.

(2) openpolis.it (fino al 2020, per i successivi due anni consultare il Ministero dell'Interno);

(3) altreconomia.it

(4) altreconomia.it

(5) pane-rose.it (Firmatari Nicola Candido, Segretario regionale della Sicilia – Mimmo Cosentino, Segretario provinciale di Catania – Partito della Rifondazione Comunista – SinistraEuropea )

Venerdì, December 16, 2022