CRISI RUSSIA-GEORGIA

La grave crisi russo-georgiana recentemente apertasi, con tanto di movimento di truppe verso i confini ecc., è un altro nitido segnale dell'escalation militare in cui il mondo capitalista è proiettato, come risposta alla crisi sistemica che lo morde sempre più in profondità.

Mentre i signori del globo fanno correre l'umanità verso l'abisso, l'avanguardia comunista è in un ritardo spaventoso...

Anche se è senz'altro bello "parlare di tutto", credo che oggi più che mai, almeno per noi comunisti, ci siano argomenti prioritari da trattare.

Viva la lotta di classe, il partito e la bandiera rossa

Forum: 

rendita petrolifera e meschinità

Gek, hai perfettamente ragione!

In Georgia i venti di guerra soffiano da un bel pezzo. Alla base di tutto c'è senz'altro la rendita legata alle esportazioni del petrolio dell'area del Mar Caspio, su cui fino a questo momento la Russia ha detenuto un pressochè totale monopolio - prima comunque dell'apertura dell'oleodotto BTC, che proprio attraverso la Georgia raggiunge la Turchia e il Mediterraneo, aggirando la Russia. E poi, correlata, c'è l'aspirazione georgiana ad entrare nella NATO.

Le provocazioni si sono susseguite in rapida successione, soprattutto dopo la cosiddetta Rivoluzione delle Rose, attraverso le tensioni separatiste in Ossezia, Abkazia e Kodori, la guerra del gas, del vino...

Tuttavia c'è anche qualcosa di più. C'è una dirigenza georgiana con una esperienza politica pressochè nulla, arrivata al potere grazie all'appoggio USA, che assolutamente non è all'altezza della partita interimperialista che si sta giocando. Non certo le tensioni in sè, dettate da grossi interessi contrapposti, ma i ritmi sincopati di questa crisi secondo me sono da attribuire anche all'affarismo senza scrupoli e all'improvvisazione politica di Saakashvili e la sua banda, sempre disposta a lanciare provocazioni, salvo poi fare dietro-front con tanto di smentite, ecc. In questo mi ricorda certi politicanti dell'ultima ora nostrani.

Fa rabbia comunque che i destini di intere popolazioni, di regioni con culture antichissime e ricchezze ambientali uniche, possano essere sacrificati in nome degli interessi imperialistici. E' triste soprattutto che il proletariato sia praticamente inerte e la sua avanguardia ridotta ai minimi livelli. Come dici tu, il nostro ritardo è spaventoso!

Concordo su tutto sia con Gek che con Mic. E a proposito di quello che diceva Mic, forse l'infognarsi nella crisi mondiale, produce un ceto politico borghese sempre più scadente, vedi l'Italia e.. il mondo intero.

Ciao,

Smirnov

Ritorno un attimo sulla questione dopo aver fatto un salto nelle pagine dove si parla di sessualità e ribadisco con forza quanto detto da Gek: è bello parlare di tutto, ma qui le priorità sono altre, prima di tutto, il rafforzamento/costruzione del partito... Poi, si può anche disquisire sulla sessualità del futuro, però, sinceramente, con tutto quello che sta accadendo nel mondo e in "casa nostra", mi sembra che insistere (non discutere) su certe cose sia da salotto intellettual-snob di quelli presi in giro da Woody Allen: che...!

Risaluti Smirnov

PS Lotusflower, non mi riferivo a te, ma ad altri.

L'appoggio degli USA alla Georgia in funzione anti-Russia è l'ennesima dimostrazione del fatto che la teoria dell'"Impero", secondo cui la borghesia americana è oggi l'unica vera potenza imperialista senza avversari di sorta, è assolutaemnte sballata: subito dopo l'implosione dell'URSS sullo scenario mondiale sono sorte nuove nazioni, nuovi fronti di conquista, e altre centrali imperialistiche vanno ora coagulandosi...

A noi il compito di rifiutare qualunque prospettiva nazionale offerta dalle varie borghesie - anche quelle ammantate di presunta "liberazione" antimperialista - e tenere alta la bandiera rossa dell'internazionalismo che, in qualunque cirostanza e chiunque siano i belligeranti, si schiera con una sola patria: il mondo.

E' da quando il negri-pensiero è apparso sulla faccia della terra che non ne ha azzeccato una. C'è solo da stupirsi, forse, del successo che ha avuto e sta avendo nel corso degli ultimi quarant'anni. D'altra parte, se l'URS è passata agli occhi di generazioni di sinceri proletari come la patria (e già...) del socialismo, perché Negri non può passare come un eminente marxista?

Mah!

saluti,

Smirnov

in effetti c è un ritardo dovuto credo alla debolezza alivello internazionale e credo alla mancanza di contatti nell europa dell est internet può servire per questo

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