Musica e marxismo. Possibile?

Cari compagni,

vorrei porvi alcune domande sulla musica. Potrà sembrare un argomento futile, soprattutto in questo periodo, ma vorrei delle delucidazioni da chi ne sa più di me.

Posto che l'arte è una sovrastruttura, pensate sia possibile aggiungere impegno politico in campo artistico? Come deve comportarsi un musicista che adotti il metodo marxista (se non è contraddittoria una formulazione simile)? E' secondo voi controproducente per la lotta occuparsi di questioni simili?

Concludo chiedendovi se pensate che oltre ai canti di lotta classici (per intenderci, quelli scaricabili dal sito) sia possibile fare della musica coerente col proprio pensiero suonando anche altri generi musicali.

Grazie! Un vostro compagno inesperto.

Forum: 

Ma certo Peppin, ci mancherebbe altro! Qualunque strumento comunicativo può essere utile per diffondere idee, concetti, analisi, ecc... Una canzone non sarà mai un articolo di approfondimento (per fortuna!) ma può dare spunti di riflessione, può stimolare la curiosità verso certe tematiche e via di seguito. L'arte è fondamentale per la diffusione delle idee.

Pensa che durante la Rivoluzione d'Ottobre, per divulgare i principi del comunismo fra i contadini analfabeti, i bolscevichi avevano dipinto un treno a mo' di fumetto che rappresentava la lotta contro la guerra e i padroni, il potere dei soviet, ecc. e con quel treno giravano in lungo e in largo le campagne!

L'immaginazione è un'arma rivoluzionaria.

e comunque nel sito non trovi solo i canti classici ma anche canzoni moderne, prova a sentirle

ben venga la musica "militante" che oltretutto accompagna da sempre la lotta di classe degli sfruttati !!!

con la consapevolezza che il Capitale piega ogni aspetto della vita sociale sotto le sue logiche: pensa solo - x dirti la prima cosa che mi viene in mente - allo snaturamento commerciale/ideologico della canzone "Imagine" che J.Lennon scrisse, per sua stessa ammissione, ispirandosi al Manifesto del Partito Comunista.....qualche anno fa se nn ricordo male l'ha cantata anche G.Morandi in onore del papa GP2 per il giubileo :(

ciao

Radici della musica popolare

Caro Compagno Peppin,

la creatività umana è qualcosa che i comunisti voglio liberare dall'ipoteca del capitalismo. Ci riguarda, eccome. Ci riguarda come patrimonio dell'umanità e ci riguarda come progetto del futuro.

Ho recentemente scritto un arrticolo sulle radici della musica popolare con Orestes Barbosa, un giornalista di Bahia, a proposito di fado, tango, samba e choro. E' troppo lungo e non posso trasferirlo sul forum. Appena posso ti facccio un estratto. Comunque tutti i grandi generi di musica popolare hanno origini contrapposte al potere, esprimevano in origine le condizioni degli umili, degli emarginati.

Recentemente ho scritto anche un lavoro su José Carlos Ary dos Santos, un grande poeta portoghese autore di oltre 600 fados, che finanziava il Partito Comunista Portoghese, durante la dittatura di Salazar, leggendo in pubblico , a migliaia di spettatori, le sue poesie, su Carlos do Carmo e su Josè Afonso (cercali sul web, poi ne riparliamo con calma).

Forse conosci Josè Saramago (nobel per la letteratura), il compagno Saramago vorrei dire. Ma forse non sai che ha scritto testi per fados. In Portogallo, prima della dittatura esistevano fados comunisti, socialisti, anarco-sindacalisti (c'è su qiesto aspetto il libro di Joaquim Pais de Brito con moltissimi testi).

L'argomento è immenso e più indaghi più scopri che la musica è una forma d'arte dove si riflettono non soltanto i sentimenti e le passioni umani ma anche le contraddizioni di classe.

Noi siamo comunisti, vogliamo una società nella quale le persone vivano bene e la musica è importante per abbellire l'esistenza delle persone; una società di liberi lavoratori ne ha bisogno, come ha bisogno di tutte le forme d'arte e di tutto ciò che valorizza i sentimenti umani. E' il capitalismo che fa di queste cosa una merce, che strappa l'anima alle forme artistiche, che le riduce a prezzi.

I marxisti si sono sempre interessati di questi aspetti, hanno sempre considerato arte e letteratura come fatti di grande importanza.

D'accordo con Bogdanov. Vogliamo il pane, ma anche le rose. Altrimenti che ci serve il pane?

Appunti per il Compagno Peppin

Caro Compagno Peppin,

ti sono debitore di una risposta.

Il potere ha sempre tentato di espropriare il popolo delle sue espressioni musicali. Ad esempio, il canto gregoriano fu una delle più gravi di queste espropriazioni. In origine il popolo cantava per quarte (come la musica sarda) e proprio per fare in modo che esso non partecipasse attivamente ai riti religiosi, introducendo nei testi la sua protesta mediante la deformazione delle parole latine, fu imposto che si cantasse per terze (che è la musica che conosciamo).

Il fado fu in origine, ed è ancora nelle forme musicali, una forma di canto dei marinai, i proletari del mare dell’impero portoghese. La leggenda popolare (ma forse artefatta) dice che ad inventarlo fu una prostituta, Maria Severa Onofriana, che esercitava il mestiere nel bordello di Rua do Capelão, ne quartiere della Muraria a Lisboa.

In realtà Paìs de Brito, un musicologo di sinistra, ha documentato come in Portogallo, prima della dittatura di Salazar, esisteva il fado comunista, socialista, anarco sindacalista, ecc. riportando centinaia di testi che parlavano delle condizioni del lavoro e del popolo. Durante la dittatura salazarista i fadisti furono perseguitati dalla PIDE (polizia politica) portoghese. Moltissimi di essi erano membri ed appoggiavano il Partito Comunista Portoghese di Alvaro Cunhal. I più grandi poeti portoghesi scrivevano, e scrivono fados ed erano tutti di sinistra: David Mourão-F erreira (poi ministro col governo rivoluzionario) , Manuel Alegre (che in opposizione alla sinistra borghese si candidò da solo raccogliendo un milione e mezzo di voti, cioè oltre il 24%), Josè Afonso, un immenso poeta e musicista autore del “Menino do Bairro Negro” e della canzone “Grandola Vila Morena” utilizzata come segnale per la rivoluzione dei garofani, e Josè Carlo Ary dos Santos, che scrisse oltre 600 fados e che finanziava il PCP leggendo in pubblico, a migliaia di persone per volta, le sue poesie.

(puoi trovare la documentazione dei suoi funerali sul web). L’ultimo in ordine di tempo è il premio Nobel Josè Saramago, il compagno Josè Saramago, che ha scritto testi di incredibile bellezza per decine di fados.

Un testo che costò la persecuzione di Ary dos Santos e del grande fadista Carlos do Carmo si chiamava “Os putos” (i ragazzi) e racconta la povertà dei bambini di Lisboa. MA il più grande autore di musiche del fado, Alain Oulmann (marito di Amalia) fu esiliato e morì in seguito alle percosse ricevute dalla PIDE.

Un “fadista” fuori Portogallo è Chico Buarque de Hollanda, una leggenda del samba, autore del famoso “Fado Tropical” che il popolo cantava per protesta prima e durante la rivoluzione dei garofani.

Le notizie che ti do sono frammentarie, ti servono per cercare (e ne vale la pena).

Uno sei samba più famosi si chiama “Se o operario sabesse” (se l’operaio sapesse). Gli autori sono due geni popolari del samba Nelson Sargento e Cartola, neri. Dice “ se l’operaio sapesse il valore del suo lavoro…”. Cartola è autore di un centinaio di samba e molto famosi. S i chiamava Agenor de Oliveira ed era detto Cartola perché faceva il muratore e portava il cappello di carta che a volte i muratori si fanno col fondo delle buste del cemento. Fino agli anni ’20 del secolo scorso in Brasile, quando la polizia ti arrestava controllava se avessi i calli sulle dita della mano sinistra, perché se li avevi eri un malandro, suonatore di violão (chitarra), delinquente. Il samba ha raccontato la vita degli operai negri delle città del Brasile. Non posso qui spiegarti la sua struttura musicale, occorrerebbe molto spazio ma ma sua origine è anche l’opposizione all schiavismo, al colonialismo ed all’imperialismo anglosassone. Chico Buarque e Gilberto Gil dovettero rifugiarsi in Italia durante la dittatura militare.

L’origine del samba è legata alla musica liturgica africana, quella degli orixas ed al Quilombo.

Il Quilombo fui una repubblica fondata daagli schiavi fuggiti dalle piantagioni. Quello del mitico Zumbi, un eroe della lotta contro la schiavitù, occupava un territorio più grande del Portogallo e comprendeva 22 città fondate dagli schiavi evasi . Magari se potrò racconterò questa storia perché è densa di comunismo primitivo.

Il tango è anch’essa una musica urbana. Nata nei barros di Buenos Aires fu in origine musica spontanea e da bordello (tango ha la stessa radice semantica di tanghero). Gli autori erano quasi tutti italo-argentini e trasferivano nella struttura musicale tutto il dramma dell’emigrazione. Anche il tango fu perseguitato dalla dittatura militare di Aramburu. Nei testi viene riflessa l’esistenza povera dei barros, la pobertà il dramma dell’alcolismo, ecc. (cercati questo su You Tube Juan Carlos Baglietto-Lito Vitale La ùltima curda – Baglietto è un compagno) e della prostituzione. Molti tanghisti furono legati al Posadismo (il trotskjismo argentino) ed altri all’anarchismo (per il fatto che in Argentina fu l’anarchico Errico Malatesta a fondare alcuni importantissimi sindacati).

Bene, spero di averti dato qualche elemento di ricerca.

Io credo che tutto questo sia patrimoni dell’umanità e solo monumentali imbecilli, quali quelli con cui purtroppo sono stato finora in contatto, direbbero che è “musica borghese”. Non sono disposto a regalare alla borghesia quest’arte, questa straordinaria esperienza umana; il comunismo dovrà riprenderla e valorizzarla magari per usarne le forme per raccontare un mondo diverso, un mondo che cambia, un modo diverso, ed opposto, di spendere la propria esistenza insieme agli altri uomini. La musica nacque come fatto e legame sociale, come forma di identità, come sedimento di memoria collettiva. Il marxismo ha un profondo rispetto per essa quando è musica e non merce degenerata o rumore che istupidisce i giovani nelle discoteche. Ciao.

Appunti per il Compagno Peppin

Caro Peppin,

c'è un musicista che vale la pena di conoscere: Woody Guthrie . La sua importanza musicale sta nel fatto di essere stato quasi integralmente plagiato da Bob Dylan e molti altri e nell'avere riportato in auge lo stile coutry, la musica contadina americana.

Il contenuto dei suoi testi è formidabile. Lui era un musicista da strada, cantava durante gli scioperi, raccontava la vita della povera gente, raccontava le rivolte dei poveri. Ovviamente visse e morì povero.

Io non amo la musica amercana: il jazz e il blues sono strutturalmente musiche africane, non americane, il resto è merce, fatte poche eccezioni come Janis Jopkin e pochi altri e come alcuni musicisti come Andy Mc Keen, Don Ross, Michael Marning, ecc.

Guthrie fu, come dire, un musicista "di classe" i cui contenuti, poetici e musicali, stavano tutti dalla parte dei lavoratori, dei disoccupati, degli scioperanti, dei braccianti. Rappresenta per gli Usa ciò che per il Messico fu Miguel Assevedo Mejas, il cantore della rivolta zapatista.

Te lo indico come un esempio ma anche perchè vale davvero la pena ascoltarlo. Ciao.

Io vi consiglio Dick Gaughan

Io vi consiglio Dick Gaughan (dickgaughan.co.uk), cantante folk comunista scozzese, ancora attivo. Secondo me i suoi due album più belli sono "Handful of earth" e "Different kind of love song". Bellissime le canzoni "The world turned upside down" (dedicata ai Diggers, i proto-comunisti della Rivoluzione inglese), "Workers' song", "Both sides the Tweed" e "Revolution".

Grazie

Ottimo suggerimento, Compagno Gek. Eccellente.

Una domanda: sei tu quel signore con la chitarra della foto?

si è propio lui

Ebbene sì :D

Collega

Caro Compagno Gek, qui non è possibile parlarne, ma la musica è stata il mio lavoroe ne scrivo ancora attualmente. Se c'è un modo per parlarne senza invadere il forum.....

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