Povertà o esclusione sociale.

Il 29,9% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale nel 2012. L'indicatore cresce di 1,7 punti rispetto al 2011 ed è di 5,1 punti percentuali più elevato rispetto a quello medio europeo (pari al 24,8%). Questo dato tiene conto della quota di popolazione che sperimenta almeno una tra le condizioni: rischio di povertà, severa deprivazione materiale o bassa intensità di lavoro, secondo la definizione della strategia Europa 2020. L'aumento è dovuto alla crescita delle persone in famiglie severamente deprivate (dall'11,2% al 14,5%), mentre sono stazionarie quelle a rischio di povertà (19,4%) dopo l'incremento osservato tra il 2010 e il 2011 e sono stabili, dal 2010, pure quelle con bassa intensità lavorativa (10,3%).

Aumentano le persone in grave disagio economico: nel 2012 sono il 14,5% dei residenti in Italia, 3,3 punti in più rispetto al 2011.

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